www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

26/08/2015.  CANNE DELLA BATTAGLIA - BANDIERE A MEZZ’ASTA ANCHE IN SEGNO DI LUTTO PER LA NOSTRA ARCHEOLOGIA. DALLE TOMBE DI ANTENISI ALL'ISOLA ARCHEOLOGICA DI VIA VITRANI A BARLETTA FRA ABBANDONO E DEGRADO.

Anche a Barletta le bandiere a mezz’asta per il barbaro assassinio dell’archeologo siriano. Condividiamo in forma e sostanza il gesto del sindaco Cascella e, in parte, le sue parole nel comunicato ufficiale di condanna quando scrive: “Barletta, città vittima di ignobili barbarie, non può che essere partecipe della condanna di ogni crimine contro l’umanità. Ma anche in nome del nostro patrimonio archeologico, dalle testimonianze custodite dal Castello al sito di Canne della Battaglia”.

Come avete letto bene, condividiamo ma solo in parte queste parole. Perché, a nostro avviso, ben altre parole dovrebbero infatti essere pronunciate come specchio di una realtà, come si vuole, davvero vissuta e conosciuta a proposito di quanto esiste ancora nel nostro patrimonio archeologico così genericamente illustrato e riassunto dal sindaco (e giornalista) Pasquale Cascella.

L’isola archeologica di via Vitrani, ad esempio, momento illustre e pionieristico anni Ottanta di archeologia urbana ahimé spesso (come in questo caso) dimenticato, come dimenticato lo è da chi lo sporca lanciandovi di tutto.

Ma c’è di più e di peggio. Onorare la memoria dell’archeologo siriano ucciso dagli islamisti è, per Barletta, riflettere ed interrogarsi sull’abbandono che colpisce drammaticamente Canne della Battaglia, reginetta per una sola serata il 2 agosto come passerella e condannata al rango di Cenerentola proprio a causa di questa superficiale valutazione e memoria.

Contrada Antenisi, proprietà comunale da quando il sindaco Bernardini l’acquistò nel 1984, lasciata al degrado ed alle erbacce, al fuoco delle sterpaglie, alla beffa dei risarcimenti ai proprietari privati confinanti pagati per l’incuria di chi mai ha provveduto alla bonifica. Sotto questo manto di vergogna vennero alla luce una serie di tombe a grotticella del IV-III secolo avanti Cristo, con relativi corredi (vasi, askos, e quant’altro) recuperati e depositati ma non si sa più dove. Ne scrissi allora, trentuno anni fa, molte volte con titoli a quattro colonne come corrispondente della Gazzetta grazie alle notizie passatemi da Pietro Doronzo, già presidente del locale Archeoclub, col quale condividiamo (ma sul serio) impegni, passione e responsabilità su Canne della Battaglia. Ho ripreso negli ultimi tempi con l’aiuto di altri colleghi dei socialmedia, delle televisioni eccetera la questione, ma nessuno (delle istituzioni preposte anche alla tutela del patrimonio di proprietà comunale come valore economico di bilancio) si è guardato bene dal rendersene conto…

Vorrei sperare che anche sull’Antiquarium di Canne della Battaglia sia stata esposta la bandiera a mezz’asta in segno di vero lutto: per l’archeologo assassinato, e per la “nostra” archeologia anch’essa violata e brutalizzata.

Ma questa è tutta un’altra storia… Anche perché all’Antiquarium (edificio dello Stato su suolo comunale), pur in possesso delle bandiere donate nell’agosto 2007 dal nostro Comitato con pubblica cerimonia alla presenza di bersaglieri, scout, personalità politiche del territorio, semplici cittadini nessuno mai della Sovrintendenza ha pensato di collocare il supporto portabandiere all’ingresso. Bazzecole…

Nino Vinella
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
Venerdì 21 agosto 2015

IL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI BARLETTA...

http://www.comune.barletta.ba.it/retecivica/avvisi15/150820_bandiere_lutto_khaled_al_asaad.html

L'ALBUM FOTOGRAFICO SU FACEBOOK...

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.656029667772395.1073741834.340728599302505&type=3

ANTENISI, STORIA FRA DEGRADO E ABBANDONO A CANNE DELLA BATTAGLIA

16 gennaio 2014

CANNE DELLA BATTAGLIA – ANTENISI, QUEL SEPOLCRETO COMPRATO DAL COMUNE TRENT’ANNI FA E DIMENTICATO… ANCHE QUI ARCHEOLOGIA ABBANDONATA AL SUO DESTINO: ERBACCE, RECINZIONI DIVELTE, INCENDI. E NEL VENTRE DEL SOTTOSUOLO UNA NECROPOLI DEL IV SECOLO AVANTI CRISTO TUTTA DA ESPLORARE.

Ci siamo tornati. L’ultima volta era maggio 2012. Arrivarci non è più un'impresa. Ma non c’è nessuna indicazione dalla strada maestra. Nemmeno le guardie campestri se ne ricordano più.... Ma quando ci sei, rivedi le distanze vere e solo allora ti accorgi che il cimitero dimenticato di Antenisi sta solo a pochi metri dal millenario menhir nei pressi della Masseria di Canne, appena oltre qualche filare di ulivi sulla ex provinciale 142, la cosiddetta Panoramica dei Sepolcreti che da via Canosa porta all'Antiquarium.

Praticamente sta di fronte al villaggio preistorico, dunque in piena e diffusa archeologia del territorio da proteggere per spiegare, per capire, per studiare prime tracce dell'insediamento umano da queste parti.

Antenisi è il nome di una contrada antichissima nell'agro di Canne, oggi stabilita sulla linea di confine del Parco dell'Ofanto esistente solo sulla carta della Regione Puglia ma di fatto nulla. Zona cioé teoricamente "protetta".

Protetta contro i tombaroli, da chi in agricoltura ne stravolge il paesaggio rurale sostituendo vigneti ad oliveti secolari, e protetta magari anche da ci vuole speculare con qualche cambiamento o aumento di volumetrie di fabbricati agricoli in rovina... Insomma, un'Antenisi protetta (ma solo teoricamente) da tutti questi "nemici". Ed invece totalmente e paradossalmente lasciata indifesa contro il suo, vero proprietario che, pure in questo caso, è il Comune di Barletta.

Espropriata d'urgenza esattamente trent’anni fa, nel 1984, dal sindaco Bernardini a seguito di un fortunoso ritrovamente dovuto ad un’operazione della Guardia di Finanza, quell'area agricola in contrada Antenisi, di circa trentamila metri quadrati, fu dunque acquisita al demanio comunale barlettano (per 67 milioni di lire) come suolo d'interesse archeologico e riservò agli archeologi la scoperta di una tomba a camera o a grotticella, con annessi resti di una sepoltura databile intorno al IV-III secolo avanti Cristo e parte del corredo funerario consistente in un askos decorato dalle significative dimensioni.

Sotto pressing dell'Archeoclub, l'amministrazione comunale acquistò la doppia porzione di suoli dai rispettivi proprietari, recintò con rete metallica entrambe le aree e poi se ne dimenticò del tutto solo a distanza di qualche tempo.

La logica di un acquisto come questo a spese della collettività (seguito nel 2005 dalle particelle catastali delle Terme di San Mercurio con pagamento dell'indennità di esproprio) era di dotare il mai nato Parco archeologico-ambientale su Canne della Battaglia di varie "isole" archeologiche da mettere in rete di sistema...

Siamo tornati a visitare la zona col TGNorba 24 ed il collega giornalista Giovanni Dibenedetto: ecco il report documentato dalle foto.

Reti divelte e sfondate in vari punti; erbacce dovunque pronte a prendere fuoco da un momento all'altro; il cartello con la scritta "Proprietà comunale" colpito da una fucilata dunque arrugginito e quasi illeggibile; la fossa che servì come trampolino di scavo quasi ricolma di terriccio accumulato da sedimenti e dalle piogge; i resti di murature risalenti al periodo ricoperti da funghi; focolai d'incendio un pò dovunque sulle carcasse di olivi ridotti a moncherini; cartucce esplose dai cacciatori (di frodo?); l'ingresso della sepoltura lasciato aperto con la grossa pietra che ne doveva bloccare l'accesso spostata da una parte; dovunque segni e tracce evidenti di "tombaroli" più volte in azione alla ricerca di altro prezioso bottino forse tuttora celate dalle viscere di un sottosuolo che non smette di stupire.

Su tutto aleggia sempre un senso di abbandono e di desolazione, nella campagna ofantina di un mite gennaio pieno di tante speranze e di attese…

NINO VINELLA





 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com