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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

28/03/2017.  ECCO LA PRIMA PUNTATA DELLA NUOVA RUBRICA SETTIMANALE “DALLA PARTE DI LEI” A CURA DI FRANCA CHIORAZZO SU DI UN TEMA DI FORTE ATTUALITA’: “BULLISMO E GIOVANI DI OGGI, FRA VITTIME E CARNEFICI NESSUNO NASCE MOSTRO. DOVREMMO AMARE SEMPRE I CUCCIOLI D'UOMO” .

“Cosa” sono gli esseri umani? La risposta sembra semplice, ma non è facile rispondere.

Far parte della specie umana è un dono, un privilegio. Siamo gli unici viventi, dotati di ragione, con la capacità di scegliere, chi essere e come essere, un amalgama di bene e di male.

Alcuni, però non seguono la ragione, fanno scelte sbagliate e si trasformano in bruti.

A cosa porta questa breve riflessione sulla natura degli esseri umani? Semplicemente a ragionare sul perché di un fenomeno dilagante, tragico, aberrante, invasivo, affossato, forse ancora un po' sottovalutato: il bullismo.

Perché questa biblica piaga, cieca, e bieca imperversa distruggendo le vite dei nostri adolescenti?

Ripensando al passato, mi vengono in mente alcune famose canzoni napoletane, che decantavano, spacconi e sciupafemmine, belli e maledetti, duelli rusticani e fenomeni di nonnismo forse dimenticati. A questi modelli si ispirano i nostri ragazzi? Poco credibile.

Una epidemia inarrestabile sta falcidiando tante giovanissime vite; poche le presenze adulte autorevoli da imitare, sempre più distratte e titubanti; quello che di buono c'è ancora non ha la forza dirompente dei modelli trasgressivi.

Seguire le regole comporta disciplina, la trasgressione, produce adrenalina, ma chi da regole ai nostri ragazzi? In questo quadro desolante, meritano compassione sia le vittime che i carnefici.

Chi sono poi i carnefici? Ragazzini a volte non ancora adolescenti, cresciuti troppo in fretta. Chi di loro ha ascoltato le fiabe di un tempo, dove c'era il cattivo che era punito, ed il buono premiato?

Chi di questi fanciulli è stato abbracciato con trasporto avvolgente e ascoltato veramente?

Piccoli bulli, incoscienti, che pagano un prezzo altissimo. Chi ha armato le loro mani? Chi ha forgiato le loro menti e le loro coscienze?

Il branco distrugge il soggetto e l'io pensante è ottenebrato dal conformismo. O si è come il capo o se ne diventa la vittima, non c'è scelta.

I giovanissimi hanno gli strumenti intellettivi, spirituali ed affettivi per resistere all'ipnotismo del gradasso di turno?

Fanno pena le vittime e i carnefici, piccoli uomini e piccole donne, che porteranno per sempre nell'anima e nel corpo i segni di esperienze terribili, tatuaggi indelebili ed indecifrabili.

Nessuno nasce mostro, mostro si diventa, a volte anche inconsapevolmente, almeno per quanto riguarda i nostri "cuccioli di uomo" che dovremmo amare sempre e proteggere .

Franca Chiorazzo





 

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