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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

29/03/2018.  ROMA – “BARLETTA A PALAZZO MADAMA” TERZA PUNTATA. “IL MIO IMPEGNO COME VALORE”: A TU PER TU CON LA SEN. ASSUNTELA MESSINA (PD). “MI APPARTIENE L'IDEA DELL'ASCOLTO, ED ORA E’ IL MOMENTO DI FARE SCELTE IMPORTANTI PER IL PAESE PARTENDO PROPRIO DAI TERRITORI".

Quel “Provaci ancora Prof!” della popolarissima serie televisiva le calza proprio a pennello. Assuntela Messina, prima donna di Barletta a Palazzo Madama, nella sua prima giornata da Senatrice nella XVIII legislatura repubblicana. E, giustamente, primissima intervista. Qui dove inizia a vivere la sua nuova esperienza parlamentare. Qui, a Palazzo Madama. Così…

“Assuntela Messina. Regione di elezione: Puglia. Nata il 29 dicembre 1964 a Barletta (Barletta-Andria-Trani). Professione: Docente di liceo. Incarichi, cariche e titoli al momento della candidatura: Presidente regionale del Partito democratico di Puglia. Elezione: 4 marzo 2018”.

C’è scritto nella sua scheda personale sul sito web del Senato. Aggiungo di mio: amatissima dai suoi studenti del Liceo scientifico “Carlo Cafiero” dove insegna da anni. Un percorso pubblico e politico nel Partito Democratico che s’intreccia con l’educazione familiare all’impegno nel sociale: suo padre Armando, democristiano della corrente di Aldo Moro, è stato sindaco di Barletta proprio durante quegli anni culminati col rapimento e la sua uccisione.

L’inconfondibile e riccioluta capigliatura, un sobrio ma elegantissimo tubino nero, scortata a distanza da suo marito Dodo Alvisi, ecco Assunta Carmela Messina (come l’ha chiamata Giorgio Napolitano all’appello per la prima votazione in aula, dove siede gomito a gomito con Luigi Zanda) al mio microfono.

“E’ un momento di grande emozione, un’emozione dettata dal senso di responsabilità che ognuno di noi sta vivendo in prima persona, e anche come comunità. L’emozione accompagnata dall’importanza del momento storico che il nostro Paese sta vivendo, e deve necessariamente essere quindi declinata attraverso quell’attenzione ai bisogni reali, alle condizioni reali perché qualsiasi proposta sia una proposta di dignità, e soprattutto di lungimiranza”.

La città di Barletta è co-capoluogo della Provincia di Barletta-Andria-Trani: questo territorio potrà avere nuove voci che lo rappresentino in questo particolare momento?

“Io penso che sia anche questo un dovere morale, etico. Perché essere qui, oggi, significa rappresentare un’idea di Paese. Ma soprattutto un’idea che possa riverberarsi nei singoli territori, anzi possa essere costruita partendo dai singoli territori, dalle regioni. E quindi da ciò che è necessario mettere in campo perché la ricostruzione, a tutti i livelli, sia una ricostruzione nel segno soprattutto dell’efficacia delle risposte specifiche ma anche all’interno di una visione globale”.

La gente attende dalla classe politica, cioè dalle stesse persone che sono state elette, delle risposte. Vogliamo, in una ideale agenda ma anche un’agenda pratica, scegliere tre problemi da affrontare?

“Io ritengo che il tema del lavoro, dell’occupazione e dell’occupazione giovanile sia il primo elemento da considerare. Accanto a questo, poi, e proprio per tornare alla domanda, i territori hanno bisogno di un’attenzione da un punto di vista anche delle infrastrutture. E poi il rilancio del turismo per quanto riguarda la nostra Puglia. O meglio, più che di rilancio, dobbiamo parlare della possibilità di ampliare ancora di più l’orizzonte di quelle che sono le proposte che andremo a fare. Quindi è un impegno davvero a 360 gradi in cui comunque l’attenzione alle singole questioni non diventi mai particolarismo ma possa essere portata ad un livello più ampio. All’interno del quale anche la relazione tra di noi possa rappresentare un ulteriore valore aggiunto”.

Ultimissima domanda a proposito di relazione con il corpo elettorale, quindi con la gente: in che modo favorire una maggiore comunicazione da Palazzo Madama, dal Senato, da Roma verso la città, verso i territori. Una comunicazione che addirittura scavalchi noi giornalisti... Cosa pensa di fare a proposito?

“Ecco: senza scavalcare nessuno. Perché ognuno di noi svolge un ruolo, una funzione fondamentale in tutto questo. L’importante è mantenere sempre alto questo livello di comunicazione perché non ci sia mai il senso della cesura. Ed è, sarà importante soprattutto mettere in atto un sistema che indubbiamente può essere anche di natura mediatica: ma mi appartiene un’idea del contatto, un’idea dell’ascolto, un’idea della persona, e della risposta alla persona che invece sia qualificata da una vicinanza diretta, costante con i cittadini e le cittadine dei nostri territori”.

Senato della Repubblica
Palazzo Madama
Dall’inviato (molto) speciale…
Nino Vinella

Giovedì 29 marzo 2018

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA...

Senato, prima intervista alla sen. Assuntela Messina (PD) da Palazzo Madama

https://www.youtube.com/watch?v=0ow13ZDW5g4&sns=fb

PER SAPERNE DI PIU’…

SEN. ASSUNTELA MESSINA
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00032669.htm#

1ª Seduta pubblica - Venerdì 23 marzo 2018 alle ore 10:32
http://webtv.senato.it/4625?seduta_assemblea=1
RESOCONTO

HTTP://WWW.SENATO.IT/SERVICE/PDF/PDFSERVER/BGT/1066733.PDF

ORDINE DEL GIORNO

HTTP://WWW.SENATO.IT/URI-RES/N2LS?URN:NIR:SENATO.REPUBBLICA;ASSEMBLEA:ORDINE.GIORNO:18.LEGISLATURA;1

Nelle prime due votazioni per l'elezione del Presidente del Senato nessun senatore ha conseguito la maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea. Nel primo scrutinio ci sono state 312 schede bianche e 5 voti dispersi; nel secondo scrutinio 255 schede bianche e 3 nulle, la senatrice Bernini ha avuto 57 voti, la senatrice Bonino 2, il senatore Calderoli 1 e il senatore Napolitano 1. Il Senato tornerà a riunirsi domani alle ore 10,30 per la terza votazione, nella quale è richiesta la maggioranza assoluta dei presenti.

In apertura della prima seduta della XVIII legislatura il Presidente provvisorio, senatore più anziano di età, Giorgio Napolitano ha rivolto un cordiale saluto e un augurio ai neoletti componenti dell'Assemblea e ha svolto alcune considerazioni sul voto, partecipato e appassionato, del 4 marzo che ha rispecchiato un forte mutamento del quadro politico. Gli elettori hanno premiato le forze della contestazione più radicale, che hanno interpretato l'inquietudine diffusa derivante dal disagio sociale, dallo squilibrio nord-sud, dall'insicurezza, dall'instabilità degli equilibri mondiali. Il PD ha subito una drastica sconfitta ma nessuna forza politica ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi; nel rispetto della volontà popolare e delle prerogative del Presidente della Repubblica occorre dunque dare un governo al Paese facendo leva sull'interesse generale, sul comune destino italiano e europeo. Sebbene sia apparsa agli elettori come un insieme di costrizioni anziché di ideali e di opportunità, l'Europa ha garantito pace e diritti civili e rimane l'unico ancoraggio per un'Italia che voglia contare nello scenario globale. Nel confronto politico occorre scongiurare la violenza in tutte le sue forme e varare tutte le riforme che contribuiscano a rendere più partecipata ed efficiente la democrazia.

Il Presidente provvisorio ha poi comunicato: la nomina a senatrice a vita di Liliana Segre, l'elezione di Giorgio Lattanzi alla presidenza della Corte costituzionale, la nomina di Francesco Viganò a giudice della Consulta.
Costituito l'Ufficio di Presidenza provvisorio, formato dai senatori più giovani d'età, e costituita la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, formata dai membri della Giunta della precedente legislatura presenti in Aula, la seduta è stata sospesa e, alla ripresa, sono stati proclamati i senatori subentranti a quelli eletti in più collegi.





 

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