“Nozze di diamante” fra l’archeologia e la valorizzazione del territorio a Canne della Battaglia per il sessantesimo anniversario dell’inaugurazione dell’Antiquarium.

Esattamente come allora, una grande giornata, di festa ma anche di ulteriori progressi, segnando il tempo a coronamento di quella festosa domenica piena di sole 20 aprile 1958 con Aldo Moro in veste di Ministro della Pubblica Istruzione, allorché Barletta, sindaco Giuseppe Palmitessa, ebbe il grande ed esclusivo privilegio di vedersi finanziata con fondi Cassa del Mezzogiorno una struttura museale (la prima nel territorio) che restituiva alla diretta fruizione in loco da parte dei cittadini il materiale archeologico scavato fin dal 1937 ad opera dell’archeologo “scopritore dei sepolcreti” prof. Michele Gervasio, e che le vicende belliche e post-belliche non avevano fino ad allora consentito di vedere esposte.

Quell’inaugurazione fece davvero notizia, tanto da sbalzare Canne della Battaglia nelle pagine dei quotidiani italiani ed in tutte le sale cinematografiche del nostro Paese, quando ancora la neonata televisione era agli esordi: ad occuparsene come evento giornalistico di rango nazionale furono la nostra Gazzetta ed i cinegiornali del tempo, con gli inviati della famosa “Settimana Incom” proiettata nelle sale (la televisione era ancora poco diffusa), i cui filmati originali in bianconero abbiamo ritrovato negli archivi dell’Istituto Luce: il servizio da Canne della Battaglia finiva documentando nello stesso giorno lo scoprimento della colonna commemorativa a Scipione nei giardini di Canosa.
La medaglia d’oro conferita dal presidente fondatore dello storico “Comitato Pro Canne della Battaglia”, il generale di squadra aerea Domenico Ludovico al prof. Michele Gervasio, definito “il patriarca dell’archeologia di Puglia”, suggellò quella mattinata.

E le gigantografie di quelle foto in bianconero di allora campeggiano oggi all’ingresso del rinnovato Antiquarium quale storico biglietto di presentazione ai visitatori, nell’unione fra passato e presente…

Nino Vinella
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia

LA RASSEGNA STAMPA IN RETE SUL WEB...

Antiquarium Canne della Battaglia, 60 anni fa l'inaugurazione con Aldo Moro. Era il 20 aprile 1958, con Aldo Moro in veste di Ministro della Pubblica Istruzione

http://www.barlettalive.it/news/cultura/713357/antiquarium-canne-della-battaglia-60-anni-fa-linaugurazione-con-aldo-moro

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CANNE DELLA BATTAGLIA 1958: ALDO MORO INAUGURA L'ANTIQUARIUM...

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Ecco il testo integrale dell'articolo pubblicato su "La Gazzetta del Mezzogiorno" di lunedì 21 aprile 1958...

LA VALORIZZAZIONE DELLA ZONA ARCHEOLOGICA

Moro a Canne della Battaglia
Per l’inaugurazione dell’Antiquarium

Una medaglia d’oro al prof. Gervasio – Scoperti a Canosa un busto e una stele di Scipione l’Africano

Ancora una tappa nella valorizzazione della Zona Archeologica di Canne. Qualche anno fa vennero inaugurati il fabbricato della fermata ferroviaria e la mostra fotografica del Sepolcreto Annibalico. Ieri una folla imponente ha partecipato all’apertura dell’Antiquarium. Alla cerimonia sono intervenuti il Prefetto, il Comandante la Zona aerea gen. Fanelli, il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, architetto De Angelis d’Ossat, i Soprintendenti di Puglia e Lucania, il Questore, il Capo Compartimento delle FF.S. ing. Bastianelli, il Sindaco di Barletta avv. Palmitessa, il Sindaco di Canosa prof. Rosa, il Provveditore agli Studi prof. Cassano, il dr. Lattanzio e numerosi altri.

L’arrivo del Ministro Moro ha suscitato vivissimo entusiasmo. Quindi si hanno i vari discorsi. Il primo a parlare è il Sindaco di Barletta, avv. Palmitessa, il quale ringrazia innanzi tutto i convenuti e dopo aver ricordato le benemerenze del Comitato pro-Canne dichiara che ormai segue con passione il problema di Canne. Si leva poi a parlare il generale Ludovico, Presidente del Comitato pro-Canne della Battaglia, il quale rievoca le tappe della valorizzazione della zona archeologica e dopo aver ringraziato le Amministrazioni maggiormente interessate, rievoca l’opera benmerita del prof. Michele Gervasio. A nome del Comitato pro-Canne egli consegna al prof. Gervasio una medaglia d’oro ricordo. Ed ecco l’oratore ufficiale: il prof. Michele Gervasio. “Oggi celebriamo – dice – l’unità morale della nostra Patria, Nell’eterno duello fra l’Oriente e l’Occidente per il dominio del mondo, Canne è di esempio”. L’oratore passa quindi a rievocare le guerre puniche soffermandosi particolarmente sulla seconda durante la quale ebbe luogo il terribile scontro di Canne fra Romani e Cartaginesi. La bella illustrazione del prof. Gervasio, seguita con la massima attenzione, alla fine è calorosamente applaudita. Segue a parlare il Sopraintendente Degrassi il quale fa un’ampia relazione su quello che è stato fatto per valorizzare la celebre zona archeologica di Canne. Infine il prof. Degrassi rivolge un elogio al suoi collaboratori che hanno contribuito alla sistemazione del Museo.

Le interessanti sale sono subito affollate dal pubblico. Il Ministro, guidato dal Soprintendente Degrassi, con evidente soddisfazione, passa col seguito a visitare gli scavi archeologici della collina di Canne.

Un’altra cerimonia si è poi svolta a Canosa. Nell’aula consiliare del Comune il Sindaco prof. Vito Rosa ha ringraziato il Presidente del Comitato pro-Canne per l’iniziativa dell’offerta della stele a e del busto a Scipione l’Africano che infatti sono stati inaugurati per l’occasione a Canne. Quindi egli ha offerto al Ministro Moro una targa d’oro a nome della cittadinanza. Subito dopo ha luogo lo scoprimento del busto a Scipione l’Africano. Il gen. Ludovico rievoca l’eroico gesto di Scipione l’Africano che ebbe luogo proprio a Canosa. Successivamente il Ministro Moro prende la parola per ringraziare il Sindaco prof. Rosa e tutta la popolazione per la gradita offerta che conserverà fra i ricordi più cari e dichiara di seguire le necessità canosine con particolare attenzione. Infine il corteo delle autorità si porta al giardino comunale dove, dopo la deposizione di una corona al monumento ai caduti, viene scoperta la stele a Scipione l’Africano. Ecco le parole incise sulla stele: “Il popolo canosino - ricorda e onora - Publio Scipione Africano - che in questa roccaforte - fedele e ospitale - nei disperati giorni seguiti - alla strage di Canne - lui tribuno diciannovenne - riaffermò e impose agli sfiduciati superstiti - la volontà di risorgere - credente - nella missione di civiltà - destino glorioso - di Roma immortale”. Le parole sono state dettate dal gen. Ludovico.

S.P.