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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

28/11/2018.  BARLETTA - INFURIA VIOLENTA LA POLEMICA SUI SOCIAL PER IL PRESTITO DE NITTIS AL TEATRO PETRUZZELLI DI BARI. INTENSO IL "FUOCO DI SBARRAMENTO" SUL DELICATO E PREZIOSO PASTELLO-CAPOLAVORO "GIORNATA D'INVERNO" (RITRATTO DI LEONTINE SINFONIA DEL BIANCO, 1882).

De Nittis in prestito al Petruzzelli dal Comune di Barletta: é già preceduta da un intenso “fuoco di sbarramento” e controinformazione sui social la conferenza stampa di oggi pomeriggio (ore 16) nel foyer superiore del teatro di Bari dove, come annuncia il comunicato diffuso ieri dal portavoce, “avrà luogo la conferenza stampa di presentazione de La Traviata di Giuseppe Verdi, nuova produzione e nuovo allestimento della Fondazione Teatro Petruzzelli che chiuderà la Stagione d’Opera e Balletto 2018. Questa produzione del capolavoro verdiano, per la regia di Hugo de Ana, nasce da un incontro ideale fra melodramma ed arte pittorica ed è ispirata alla tele di Giuseppe De Nittis (Barletta, 25 febbraio 1846 – Saint-Germain-en-Laye, 21 agosto 1884). A raccontare alla stampa i dettagli del progetto ed il ponte ideale che unirà le città di Bari e Barletta saranno il regista dello spettacolo Hugo de Ana, il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Teatro Petruzzelli Antonio Decaro, il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, il sovrintendente della Fondazione Teatro Petruzzelli, Massimo Biscardi.

Sotto tiro è finito il provvedimento n. 192 del 16 novembre, adottata con voto unanime, dove la Giunta comunale delibera di concedere alla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, per l’esposizione temporanea al Foyer del Teatro Petruzzelli, dal 19 al 30 dicembre 2018, il prestito delle opere di Giuseppe De Nittis assicurate in totale per 1.800.000 euro: “Il salotto della principessa Mathilde” (catalogo generale n. 97, olio su tela, valore assicurativo € 1.000.000), “Figura di donna” (catalogo generale n. 86, olio su tela, valore assicurativo € 200.000), “Giornata d’inverno - Ritratto della signora De Nittis” (catalogo generale n. 87, pastello su tela, valore assicurativo € 600.000) alle condizioni previste dalla formula “chiodo a chiodo” per il valore assicurativo a carico degli organizzatori subordinato all’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.

Cosa viene contestato all’amministrazione comunale ed a chi per essa? Già alla vigilia del recente Consiglio comunale di lunedì scorso alcune indiscrezioni giornalistiche davano in arrivo sulla scrivania della presidente Sabino Dicataldo una “domanda di attualità” formulata dal gruppo Cinque stelle in merito alla liceità del prestito di “Giornata d’inverno”, il prezioso e fragile pastello-capolavoro denittisiano datato 1882. Il Movimento ha proseguito sulla strada della protesta indirizzando sul profilo Facebook dello stesso Dicataldo (Buona Politica, forza di maggioranza alla giunta Cannito), dopo l’avvenuta pubblicazione del comunicato sulla conferena stampa al Petruzzelli di oggi pomeriggio, una serie di commenti postati e firmati dal prof. Michelangelo Filannino, dirigente scolastico e già candidato sindaco oggi sui banchi dell’opposizione, con toni forti e parole critiche tipo: “Spero non si ripetano episodi simili in futuro. Posso capire la fretta di apparire, ma svendere lo spessore umano della donazione di Leontine De Nittis a quattro pellicce baresi che guarderanno distrattamente i quadri mentre fumano e bevono mi pare discutibile. Sono le quattro pellicce che devono andare alla Pinacoteca De Nittis. Non é la devozione di Leontine De Nittis a diversi inchinare a quelle pellicce”.

A firma di Fabio Porreca: “E' sbagliatissimo inflazionare un capolavoro del genere. Per il Petruzzelli poi.
Una "trasferta" senza senso. E chiudo ricordando che, quanto a storia, almeno quella teatrale di Barletta, non ha da invidiare quella di nessuno e che, nello specifico, quando Barletta aveva già il Teatro "San Ferdinando" (poi ristrutturato e diventato il "Curci" nel 1864) e quando il De Nittis era già uno dei pittori più affermati dell' epoca, Bari neanche aveva un Teatro, che fu finito nel 1903! E, infine, bisogna far capire alla Sopraintendenza locale (di Foggia e BT che ha rilasciato i permessi ) che certi quadri non sono quadri comuni e potrebbero risentirne delle vibrazioni, dei fattori climatici e del calore dei riflettori. Quindi occorre una politica di difesa del patrimonio culturale, in Italia come a Barletta, che sappia preservare il nostro passato per garantirne il futuro. Il loro posto dovrebbe essere dietro una bacheca climatizzata e blindata e non a fare comparse teatrali di una sera! Bisogna davvero smetterla di trattare in tal modo i beni culturali di cui anche Barletta gode (ma esiste un direttore locale responsabile del Museo De Nittis, aggiornato scientificamente, preparato tecnicamente e collegato al Ministero dei beni culturali?). I baresi si mettessero in fila, pagassero e venissero in Pinacoteca a vedere un De Nittis del genere. Come facciamo noi per andare a vedere un Giotto, un Leonardo, un Perugino, un Picasso, un Pinturicchio, un Rembrandt. Ma che diamine! Qui é una questione culturale, di competenze, e di orgoglio, oltre che di rispetto della volontà di alto profilo altruistico che la moglie del pittore ebbe, donando la collezione alla città affinché li custodisse al meglio : e non per consentire una "fuitina" di un quadro così delicato (cioè non stiamo parlando delle Scuderie del Quirinale o di una esposizione presso un Museo, ma di una serata teatrale ! ) é davvero brutto. E non è la prima volta, e speriamo sia l'ultima che avviene una cosa del genere”.

La storica dell’arte dott.ssa Luisa Filannino (Associazione culturale Virgilio): “A mio parere è una scelta infelice quella di prestare tre opere che andranno esposte in un foyer che di per sè ha il carattere della precarietà. Le tele hanno bisogno di un microclima costante che quel luogo, per la sua funzione, non può garantire, specie poi in un periodo di grande affollamento quale sarà l'appuntamento teatrale. Prestare poi l'opera "Giornata d'inverno", un pastello, è davvero sconsigliabile. Le opere dipinte a pastello sono fragilissime. Il pastello è soggetto a cadute di colore in forma di polvere. Ogni spostamento, sia pure minimo, ogni cambiamento climatico lo sottopone a "traumi", rischiando di fargli perdere la sua meravigliosa brillantezza. Ha inoltre bisogno di un microclima costante. E' una delle opere più belle che abbiamo, descritta come "la sinfonia del bianco", non capisco cosa vi abbia portato a tale decisione. Spero, per il bene dell'opera che il sindaco possa fare un cambio con un quadro x esempio ad olio, che non comporta tali rischi. In fondo abbiamo una collezione che ci da grande scelta. In futuro raccomanderei di non autorizzare prestiti di opere a pastello. Aggiungo inoltre che grandi musei come la Galleria di arte moderna a Roma non ha mai autorizzato il prestito del trittico "Le corse al Bois de Boulogne" del nostro De Nittis, perché un pastello”.

LA REDAZIONE

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

Sui social si contesta il prestito di un pastello. De Nittis in prestito al Petruzzelli di Bari per "La Traviata", scoppia la polemica. La storica dell'Arte Luisa Filannino: "E' una scelta infelice quella di prestare tre opere che andranno esposte in un foyer che di per sè ha il carattere della precarietà. Le tele hanno bisogno di un microclima costante"

https://www.barlettalive.it/news/cultura/771004/de-nittis-in-prestito-al-petruzzelli-di-bari-per-la-traviata-scoppia-la-polemica


IL GIUDIZIO DI EDMOND DE GONCOURT: GRANDE SINFONIA DEL BIANCO.



 

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