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01/12/2018.  BARLETTA - ISA DANIELI AL TEATRO CURCI TRENTACINQUE ANNI DOPO IL FILM “DESIDERIO”: EMOZIONANTE AMARCORD CON LA BARLETTANITA’ DI OGNI TEMPO. L'ATTRICE NAPOLETANA MERAVIGLIOSA INTERPRETE CON GIULIANA DE SIO NELLA GUSTOSA COMMEDIA "LE SIGNORINE" .

Isa Danieli. Trentacinque anni dopo, la grandissima attrice napoletana incrocia Barletta. Stavolta sulle tavole del Curci dove, con Giuliana De Sio, ha debuttato ieri sera in “Le signorine”, gustosa e pungente commedia di Gianni Clementi per la regia di Pierpaolo Sepe fino a domenica 2 dicembre.

Isa Danieli. Un ritorno a Barletta trentacinque anni dopo. Ma allora, nel 1983, fu sul grande schermo che le strade s’incrociarono per la prima volta: quando la Danieli fece parte di quello straordinario cast del film “Desiderio” firmato dalla barlettana Anna Maria Tatò, compagna nella vita di Marcello Mastroianni.

Così ne scrissi sulla Gazzetta: “Desiderio”, l’ultimo film di Anna Maria Tatò messo in circolazione da qualche settimana, è una pagina di lessico barlettano. Fanny Ardant, la protagonista che ritorna nei luoghi della sua infanzia, non è forse ideale controfigura autobiografica della stessa regista, barlettana di nascita? Così gli spettatori hanno seguito all’Astra le proiezioni del film hanno capito sceneggiatura e dialoghi. Un’operazione di recupero cinematografico, con tocchi tuti originali e vagamente psicanalitici, della “barlettanità”, che poi è pugliesità, meridionalità in senso diretto.

L’occhio della Tatò, come tutti coloro che qui ci sono cresciuti e se ne sono poi partiti alla ricerca di un’altra idea di vita, è pervaso di nostalgia. Le sequenze, girate in zona, permettono al pubblico, cicerone in casa sua, di riconoscere l’itinerario dei ricordi che sopravvive (per fortuna) oggi ancora. E si va dalle campagne intorno a Canne, coi ruderi di antiche masserie ed i segni della civiltà contadina, agli oliveti coi trulli. La spiaggia del Brigantino, quel “Levante” mitico con un pizzico di mondanità provinciale fra gli ombrelloni e la sabbia. La rincorsa di un tempo che fu e che è nelle quinte naturali di un centro storico vissuto fra Porta Marina e la chiesa del Carmine.

La Cattedrale di Trani, con la camera di ripresa in libera uscita dai confini di Barletta, ma altrettanto consonante al discorso del film. E poi i volti, i personaggi: i “zocolari”, i tessitori di funi marinare con la pelle rinsecchita dal sole; i bulletti che giocano al flipper e poi passano disinvoltamente a quel gioco di carte tutto barlettano (non si conosce altrove) che si chiama “maniglia”. La rapsodia in barlettano della Tatò riesce poi con sapienza a portare sullo schermo i colori, i profumi e perfino i sapori di questa sua (e nostra) città. I fichi, appena colti messi a seccare spaccati al sole; i pomodori rossi distesi sui sacchi; il vino rosso e tosto che tinge i bicchieri; le cime di rapa; la scamorza; quella “tianedda” di riso e patate con le cozze nere consumate di fronte ad un Adriatico quieto ma sempre inclinante alla burrasca estiva.

Dicevamo dei luoghi, dei volti, dei personaggi: ma c’è un altro ingrediente che ha scatenato il processo, spontaneo e culturale, di immedesimazione dei barlettani nel film “Desiderio” di Anna Maria Tatò. Il senso dell’orrido casereccio, del mistero fra le mura di casa, delle ombre che agitavano i sonni dei bambini di allora.

Ed ecco apparire, spaventosa perché sorgente da dentro, l’immagine spettrale della “guria”, la presenza amica-nemica della casa, quello spirito di fantasma domestico che incuteva timore e che volutamente si additava ai bambini. Leggende della nostra cultura, un preciso punto di riferimento nell’educazione di nemmeno tanto tempo fa e che oggi resta un retaggio sentimentale da investigare.

Dire grazie alla Tatò per questo suo omaggio a Barletta ed alla “barlettanità”? Si, senz’altro. Ma con giudizio. Non siamo soltanto questo, anche se la sua esplorazione è stata intelligente. Piuttosto spiamoci ancora meglio: altro materiale ce n’é…”

Nonna meridionalissima tutta pugliese, e dunque tutta barlettana, dell’affascinante e sensualissima protagonista attrice francese Fanny Ardant, con Isa Danieli in quel film arricchito dalla fotografia del grande Peppino Rotunno e dalle musiche del futuro premio Oscar Nicola Piovani – film rimandato nei mesi scorsi da Rai Movie - recitavano fior di attori.

Nel cast, fra tutti gli altri nomi di rango, apparivano l’indimenticabile Carlo Giuffré ed il cantante Nunzio Gallo. Isa Danieli seppe, come sempre, lasciarci il suo proprio segno distintivo attoriale e recitativo. Segno che potremo rivedere, ancor più perfezionato dall’esperienza e dalla lunghissima carriera fra televisione, fiction, sceneggiati e soprattutto teatro, teatro, ancora teatro.

Trentacinque anni dopo. Al Curci.

Nino Vinella

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

Isa Danieli al Teatro Curci 35 anni dopo il film "Desiderio": emozionante amarcord. Ma allora, nel 1983, fu sul grande schermo che le strade s’incrociarono per la prima volta: quando la Danieli fece parte di quello straordinario cast del film “Desiderio” firmato dalla barlettana Anna Maria Tatò

https://www.barlettalive.it/news/cultura/771275/isa-danieli-al-teatro-curci-35-anni-dopo-il-film-desiderio-emozionante-amarcord





 

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