www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

23/12/2018.  BARLETTA - QUELLE “CARTELLATE” IN CASA DE NITTIS: PEPPINO E QUEL NATALE DELL’INFANZIA NEL SUO PALAZZO DI CORSO VITTORIO EMANUELE. UN AMARCORD PIENO DI GUSTO, NOSTALGIA E DI TANTA DOLCEZZA. LE STRUGGENTI MEMORIE DEL FUTURO GRANDE ARTISTA DI FAMA EUROPEA .

Giuseppe De Nittis fa sempre… notizia. Tre suoi capolavori in prestito al teatro Petruzzelli per l’allestimento scenico di una Traviata verdiana ispirata (dicono) al suo inconfondibile stile impressionista di metà Ottocento.

E poi quella cosiddetta “Casa De Nittis” allestita nel Palazzo della Marra, sede della civica pinacoteca, quasi a voler reindirizzare, ma confondendogli le idee, il visitatore di turno.

Giuseppe De Nittis, dunque: barlettano, pittore, artista e perfino… buongustaio. Si, buongustaio. Non è un sacrilegio. Abbiamo consapevolmente scelto un’angolazione gastronomica per guardare Giuseppe De Nittis come uomo, ed entrare nella sua casa, quella paterna di Barletta in corso Vittorio Emanuele (quella con tanto di lapide esposta ma in perenne stato di abbandono e di oblìo) e poi quella più sontuosa di Parigi. In punta di piedi, passando per la porta della cucina e, se possibile, restarci. A tavola: gli odori, i profumi, la filosofia del mangiar bene, la curiosità di andare indietro nel tempo alla ricerca di quelle abitudini che sembrano perdute, un mosaico di piccole cose comuni.

“V’è un’usanza nel mio paese, a Barletta in Puglia, che fu la felicità della mia infanzia”. Inizia così a scrivere De Nittis, quando da piccolo lo chiamavano affettuosamente Peppino, nel suo Taccuino 1870-1884, quelle “Notes et souvenirs” in forma di diario autobiografico, con altre preziose testimonianze sulla vita familiare del nostro pittore.

Così ricorda Peppino De Nittis… “Dieci giorni prima di Natale, si preparano dei dolci che altro non sono che i dolci di miele dell’antichità. Tutta la famiglia si mette all’opera e tutta la casa ne è piena, per quanto grandi siano le stanze. Il fatto è che ne occorrono grandi quantità, perché se ne fanno scorpacciate per una decina di giorni. Le famiglie sono sempre numerose e poi si deve anche pensare a provvederne i parenti poveri.

I dolci di miele sono sfoglie di pasta sottili come carta, ritagliate con una rotella nelle più svariate forme e avvolte in piccoli rotoli che vengono fatti asciugare su due panni stesi per terra. Poi, dopo uno o due giorni, si friggono nell’olio e si mettono ad asciugare su fogli di carta stesi su lenzuola. Quando si sono raffreddati, si immergono nel miele bollente e, spolverati di zucchero e cannella, vengono posti nei piatti.

Noi cominciavamo a parlare di quei dolci due mesi prima, perché Natale è ovunque la gran festa dei bambini e nel Napoletano più che altrove”.

Cartellate in casa De Nittis.

Il nostro dolce modo di fare gli auguri. Buon Natale a tutti!

Nino Vinella, giornalista

Barletta, 23 dicembre 2018





 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com