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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

08/04/2020.  BARLETTA – PER IL DOPO-EMERGENZA CORONAVIRUS SI RIPARTE DALLA CULTURA. IL COMUNE VUOLE UN ESPERTO PER LA NUOVA SEZIONE ARCHEOLOGICA DEL MUSEO CIVICO: PUBBLICATO L’AVVISO. AMARCORD: QUANDO FRANCO ZEFFIRELLI VISITO' PALAZZO SAN DOMENICO NELL'OTTOBRE 1985.

Cultura e comunità del territorio: incoraggianti segnali di ripresa per il dopo emergenza Covid-19. Mentre Canosa si appassiona in queste ore alla notizia della prossima nuova sede per il Museo archeologico nazionale, la macchina amministrativa di Barletta si propone di doverne allestire una tutta sua per la sezione dedicata ai reperti nel Museo civico. Ce ne parla il giornalista Nino Vinella, presidente della sede Archeoclub d’Italia Onlus di Canne della Battaglia Barletta.

“AAA cercasi… Avviso pubblico per l'affidamento di incarico professionale di studio, ricerca e collaborazione scientifica quale esperto archeologo per le attività di progettazione e realizzazione della sezione archeologica del Museo civico”. Questo l’oggetto della determina (settore beni e servizi culturali) pubblicata ieri all’albo informatico pretorio nella quale si parte dalle linee di mandato della Giunta Cannito 2018-2023 che “prevedono la valorizzazione del patrimonio museale appartenente al Comune di Barletta e costituito da numerose collezioni (Cafiero, De Stefano, Gabbiani, Girondi e Diviccaro) attualmente esposte in maniera parziale e conservato ancora nei depositi per i quali si dovrà provvedere alla riorganizzazione, ivi compresi i manufatti archeologici ritrovati durante gli scavi di numerosi interventi di ampliamento urbani o acquisiti in passato attraverso donazioni di privati cittadini e di Associazioni”.

Nella determina viene ripercorso l’iter seguito. A dicembre, sempre la giunta ha deliberato ed il Consiglio comunale ha approvato DUP (Documento Unico di Programmazione 2020-2022) con relativa nota di aggiornamento dove, nell’ambito degli obiettivi strategici di valorizzazione dei beni di interesse storico, sono state previste le attività di riqualificazione dei beni di interessi storico, ivi compresi quelli afferenti al Museo Civico. Due mesi fa, a febbraio, sono stati in conclusione approvati il Piano Esecutivo di Gestione 2020/2022, il Piano degli Obiettivi e il Piano delle Performance 2020/2022, prevedendosi, tra gli obiettivi strategici ricompresi all’interno della Linea strategica “N. 6 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”, quello della “Realizzazione Sezione archeologica del Museo Civico”, finalizzato al completamento del percorso espositivo del Museo Civico con la progettazione e l’allestimento della predetta Sezione archeologica e l’esposizione dei reperti archeologici conservati nei depositi.

Arido burocratese a parte, è certamente una buona notizia. Ma che giunge però… puntualmente in ritardo sulla cronistoria, considerando quanto avvenuto e puntigliosamente riportato nella stessa determina: “Il Museo e Pinacoteca di Barletta prevedeva, nell’allestimento presso il complesso conventuale di S. Domenico, una sezione archeologica fruibile fino all’atto del trasferimento delle raccolte museali presso la nuova sede del Castello (marzo-aprile 1992) e, in seguito al trasferimento stesso, non più allestita presso la nuova sede”.

Oggi Palazzo San Domenico in corso Cavour è una scatola vuota, ma fin a quando visitabile da cittadini, scuole, turisti, grandi personaggi ha costituito dal 1929 della sua istituzione il fulcro dei beni culturali di Barletta, conservando fra le sue pareti e nei suoi due piani, oltre alla quadreria De Nittis, le collezioni di cui ci occupiamo.

Mi piace ricordare la mia personale esperienza vissuta (insieme a Pietro Doronzo, io da corrispondente della Gazzetta) con il più famoso degli ultimi suoi illustri ospiti e visitatori: Franco Zeffirelli. Quando, nell’ottobre 1985, il celebre e compianto regista, uomo di cultura, grande italiano nel mondo dello spettacolo, a Barletta per le riprese del suo colossale film-opera “Otello” (interpreti Katia Ricciarelli e Placido Domingo) volle varcare la soglia di Palazzo San Domenico per un minuzioso tour da intenditore e viaggiatore raffinato. Soffermandosi per l’intera mattinata in ogni sezione del Museo-Pinacoteca diretto dallo scomparso prof. Bernardini, Zeffirelli espresse parole di apprezzamento come pure alcuni consigli da esperto, suggerimenti oggi ritornati d’attualità ben trentacinque anni dopo…

Torniamo a quanto si propone di fare il Comune. “Preso atto che si rende necessario di dare avvio ad una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento della progettazione scientifica e realizzazione del nuovo allestimento della Sezione archeologica del Museo Civico ad una figura professionale altamente qualificata di “esperto archeologo” che ne curi la progettazione scientifica, lo studio dei reperti archeologici conservati nei depositi, la selezione di quelli da esporre nelle sale espositive e la redazione dei testi illustrativi degli apparati informativi e didascalici”. Mancando questa professionalità fra le risorse umane interne all’ente comunale, si procederà ad una pubblica selezione in base alla quale verrà individuato l’esperto come collaboratore esterno a cui affidare (per la durata di sette mesi ed il compenso di 5.000 euro Iva inclusa, in collaborazione con il Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali ed i funzionari del Museo Civico: studio dei reperti archeologici conservati all’interno dei depositi; riscontro e aggiornamento scientifico delle schede catalografiche; definizione delle linee progettuali generali del progetto scientifico del nuovo allestimento della sezione archeologica all’interno degli spazi individuati dalla Amministrazione Comunale; selezione dei reperti archeologici da collocare all’interno delle strutture espositive; individuazione dei reperti archeologici per i quali si rendano necessari interventi conservativi e di restauro; redazione del progetto scientifico espositivo; redazione dei testi di carattere generale (inquadramenti storici, tematizzazioni, mappe concettuali, contestualizzazioni territoriali, ecc.) e particolare (didascalie per singolo reperto) finalizzati sia alla realizzazione degli apparati didascalici in esposizione che alla redazione di brochure illustrativa della sezione archeologica; coordinamento delle procedure per la corretta collocazione dei materiali componenti la sezione archeologica all’interno delle strutture espositive.

La scelta dell’esperto archeologo avverrà attraverso l’esame dei titoli e dei curricula professionali a cura di una Commissione tecnica, nominata dal Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali, che procederà alla conseguente individuazione del candidato ritenuto idoneo per il conferimento dell’incarico. La domanda è scaricabile dal sito del Comune di Barletta. I candidatiì dovranno farle pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del 29 aprile 2020.

Barletta, 8 aprile 2020

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