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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

26/09/2006.  ECHI DI STAMPA - DENUNCIA DELLA GAZZETTA SULLO STATO DI CANNE DELLA BATTAGLIA.

CANNE DELLA BATTAGLIA - Annibale «dimenticato»

Non sono più in esposizione i reperti del famoso condottiero cartaginese

E c’è preoccupazione per il degrado in cui è il sito archeologico


«Dove sono finiti i reperti e i cimeli di Annibale?». Fra stupore e disappunto, da tempo ci poniamo la domanda e se lo chiedono - soprattutto - i turisti italiani e stranieri (tedeschi in prima fila) che in questi ultimi tempi si recano in visita a Canne della Battaglia. Un fatto davvero grave che sale sempre più alla ribalta delle cronache e delle segnalazioni che arrivano in redazione.

Nel ridottissimo spazio e angolo dell’Antiquarium che, sino a poco tempo fa era riservato ad Annibale con la sua storia che poi è il racconto della battaglia che il condottiero cartaginese vinse contro i Romani nel 216 a. C. è rimasto solo un pannello con la descrizione della battaglia medesima. Che poi, secondo gli esperti, è una ricostruzione vecchia che risale al 1912 e mai aggiornata alle recenti scoperte che, invece, ricostruiscono e ingrandiscono di quasi duemila metri l’area della scontro, fugando le antiche perplessità sulla strategia del famoso combattimento.

«Ma dove sono finiti i reperti e i cimeli di Annibale?». Che, a ragion veduta, sono una delle principali attrazioni di turisti e visitatori nonchè studiosi e operatori culturali. I quali attraverso il sito annibalico cercano di riscoprire l’atmosfera della battaglia.

Alcuni operatori culturali raccontano che i turisti trovano dettagliate indicazioni sulla cittadella, il villaggio apulo, i reperti antichi di ogni epoca, ma nessuna indicazione è riferita alla battaglia. Cioè, alle gesta di Annibale. Più sconcertante ciò che è accaduto nei primi giorni dello scorso mese di maggio. A Canne si è recato in visita un operatore tedesco, tale Veit Molter, che è direttore di una rivista specializzata con una tiratura di 8000 copie: venne invitato perché visitasse e scrivesse del celebre sito affinché lo facesse conoscere a tutti i punti turistici della Germania e d’Europa.

Addirittura, l’esperto tedesco era intenzionato a dedicare la copertina della rivista. Purtroppo, arrivato a Canne e visitati i luoghi se ne è andato amareggiato. Chi era al seguito racconta che ha dichiarato: «Ma se sulla battaglia non ci credete neppure voi, come pretendete che altri la valorizzino?». Parole dure, quelle di Veit Molter e - a seguire - di tanti altri addetti e turisti.

Esternazioni che mirano a lanciare un preoccupante grido d’allarme: «Così facendo Canne non avrà un futuro». E noi aggiungiamo. È mai possibile non capire il valore di siti come quello di Canne della battaglia, unico al mondo? Non solo. Ancor oggi ci sono coloro i quali si permettono di mettere in dubbio persino l’esistenza della battaglia? L’ultima beffa è che all’Antiquarium è stato occupato lo spazio del celebre scontro e di Annibale con l’esposizione di gattini!

«Ma dove sono finiti i reperti e i cimeli di Annibale?». Comune di Barletta (amministratori e dirigenti), Authority di Canne, Soprintendenza devono dare una risposta.



Michele Piazzolla

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 6.9.2006




Canne preda del degrado - L’antica Masseria San Ruggiero, un pezzo di storia dimenticata

Non c’è solo il problema del recupero e della valorizzazione del sito dove si svolse la famosa battaglia. L’immobile è un esempio di antica architettura rurale di inestimabile valore. Di recente, alcuni professionisti barlettani hanno acquisito porzioni della proprietà, senza però avviare un progetto di recupero.

Il problema di Canne della Battaglia non è solo riconducibile al recupero e alla valorizzazione del sito archeologico o alle gesta di Annibale, il condottiero cartaginese che in questi luoghi nel 216 a.C. sconfisse i Romani.

C’è anche da evidenziare il degrado e l’ormai galoppante abbandono delle aree circostanti dove vi sono esempi di architettura rurale antica, case e masserie: un patrimonio pur inestimabile e meritevole di attenzione, perché racchiude e aggiunge altre testimonianze di storia, usi e costumi di Canne nei secoli successivi alla famosa battaglia.

Da un giro di perlustrazione nella zona sulla strada che porta ai luoghi della battaglia, abbiamo riscontrato lo stato di abbandono e di rovina in cui versa la storica «Masseria Canne», più nota come «Masseria di San Ruggiero», sita in agro Canne, a pochissima distanza dal Sepolcreto ed a monte della Fonte di San Ruggiero.

Da una breve ricerca, risalente agli inizi del secolo scorso, la suddetta masseria, i cui proprietari erano i conti Iannuzzi di Andria, fu messa e aggiudicata all’asta nel 1921 a cura del Banco di Napoli e per atto del notaio, tale Luigi Ortona.

Attualmente, secondo alcune indiscrezioni, sembra che alcuni professionisti di Barletta e dintorni hanno acquistato una buona porzione della masseria, unitamente ai proprietari che altro non sono che gli eredi di coloro che se l’aggiudicarono all'asta del 1921. Pare che il gruppo intero di proprietari non si conosca. Tutto è avvolto nel massimo silenzio. Chiaramente «assenti» la Soprintendenza e il Comune di Barletta. Mentre il degrado e l’abbandono incombe, nessuno si è interessato ad oggi di poter sollecitare un piano di recupero per evitare la rovina e creare eventualmente sviluppo e occupazione trasformandola in un agriturismo come i tanti che sono sorti negli anni scorsi nel nord barese e nella valle dell’Ofanto.

È utile aggiungere che nelle linee programmatiche del nuovo Piano urbanistico generale del Comune di Barletta vi è esplicitamente menzionato il recupero turistico di Canne della Battaglia. Purtroppo i tempi della politica e della burocrazia sono abbastanza lunghi.

Mentre quelli del degrado incombono, per cui urgono tempestivi interventi. E soprattutto che i proprietari capiscano la necessità di togliere dal degrado un luogo storico che è anche (indirettamente) patrimonio della collettività. È questione di volontà, probabilmente. Basta elaborare un progetto eco-compatibile e integrarlo con proposte nell’ottica di dare sviluppo e occupazione. Ma soprattutto contribuire a valorizzare Canne della Battaglia.



Michele Piazzolla

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 16.9.2006







La vista panoramica dal sito di Canne che si erge sulla vasta area dove nel 216 a. C. Annibale sconfisse i romani (Foto Calvaresi)




L’antica Masseria San Ruggiero vista dalla strada che porta a Canne della Battaglia.




Clicca qui per visionare la prima pagina della Gazzetta del Nord Barese del 16 settembre 2006










 

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