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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

29/09/2006.  Contratto. Napolitano: "E' un diritto primario dei giornalisti". Confermati gli scioperi.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il rinnovo del contratto dei giornalisti è un diritto primario”. Confermati gli scioperi di domani e dopodomani

''Tra i diritti primari che si devono riconoscere ai giornalisti c'è quello ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato''. Lo ha detto Giorgio Napolitano, alla cerimonia al Quirinale per il Premio Saint Vincent.

Il presidente della Repubblica ha aggiunto che ''con molto rammarico purtroppo il tentativo del governo di riaprire le trattative senza chiusure pregiudiziali e senza intransigenze per il rinnovo del contratto è andato fallito. Mi permetto di incoraggiare - ha proseguito - il ministro del Lavoro ad insistere nel suo sforzo e mi auguro, per davvero, che si possa giungere presto ad una soluzione soddisfacente anche nell'interesse del regolare svolgimento dell'attività dell'informazione''.

Il presidente Napolitano ha parlato a braccio ai vertici degli organismi rappresentanti dei giornalisti riuniti al Quirinale per l'assegnazione del Premio Saint Vincent. Era stato in particolare il presidente della Fnsi Franco Siddi a ricordare che il contratto della categoria, ormai scaduto, non è stato ancora rinnovato e la questione rappresenta per i giornalisti ''una urgenza primaria''.

(ANSA, 28/09/06)

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Le bugie della Fieg. Quanto pesano gli automatismi nell’incremento del costo del lavoro? Uno studio della Fnsi dimostra che le retribuzioni medie sono scese dell'1%

La tesi sostenuta dalla Fieg nel corso della vertenza contrattuale, che le aziende editoriali non sarebbero più in grado di sopportare gli oneri derivanti dagli automatismi contrattuali (aumenti periodici di anzianità), i quali comporterebbero un incremento automatico medio delle retribuzioni del 3% all’anno, è assolutamente priva di fondamento.

Da un’attenta elaborazione dei dati Inpgi, risulta infatti che se si prendono in esame nei comparti produttivi rappresentati dalla Fieg (quotidiani, periodici e agenzie di stampa), il numero dei rapporti di lavoro in ciascun comparto, il relativo totale delle retribuzioni imponibili e si ricavano le retribuzioni medie per rapporto di lavoro, si arriva alla conclusione, raffrontando i dati 2005 sul 2004 che nel 2005 la retribuzione media di tutto il settore è diminuita rispetto al 2004 dell’1%. Se si esaminano i dati per singolo settore si ricava che nel 2005 rispetto al 2004 la retribuzione media nei quotidiani è diminuita del 1,96%, mentre si è incrementata nei periodici del 1,67% e nelle agenzie di stampa dello 0,29%.

Si tratta, come si vede, di un decremento complessivo dell’1% e di un lieve incremento in due settori, che comunque, non raggiunge il tasso di inflazione, che nel 2005 rispetto al 2004 è stato del 2,1%.

Dall’esame di questi dati emerge, quindi, con estrema chiarezza che gli incrementi retributivi erogati nel 2005 a seguito dell’indennità di vacanza contrattuale e degli aumenti periodici di anzianità (scatti biennali) risultano largamente assorbiti dal turnover di tutto il comparto editoriale, che ha garantito complessivamente un riequilibrio retributivo a tutto vantaggio delle aziende Fieg, determinando soltanto nei periodici e nelle agenzie di stampa una lievitazione modesta delle retribuzioni, di gran lunga al di sotto del tasso reale di inflazione.

(www.fnsi.it, 26/09/06)

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Confermati tutti gli scioperi della carta stampata, dell'emittenza nazionale e degli uffici stampa pubblici e privati

La Federazione della Stampa, vista l'indisponibilità degli editori, conferma il programma completo delle giornate di sciopero finora proclamate.

- Venerdì 29 settembre e sabato 30 scioperano i giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dei siti e dei portali web, dei service e delle strutture sinergiche e degli uffici stampa pubblici e privati.

- Giovedì 5 e venerdì 6 ottobre nuovo sciopero dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, degli altri settori della carta stampata e del web.

- Venerdì 6 e sabato 7 ottobre scioperano i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale, pubblica e privata.

- Martedì 24 e mercoledì 25 ottobre scioperano nuovamente i giornalisti dell’emittenza nazionale radiotelevisiva pubblica e privata.

- I giornalisti dei periodici settimanali scioperano per impedire la pubblicazione dei numeri la cui chiusura in redazione è programmata a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. I giornalisti degli altri periodici possono sostenere la vertenza contribuendo al Fondo di Solidarietà della Fnsi oppure i Fondi di Solidarietà aziendali”.

Le modalità degli scioperi

- I giornalisti dei quotidiani si asterranno dal lavoro nelle giornate di venerdì 29 settembre e sabato 30 settembre per impedire la pubblicazione dei quotidiani nelle giornate di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre.

- I giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 7,00 di venerdì 29 alle ore 7,00 di domenica 1° ottobre.

- I giornalisti freelance, i collaboratori, i corrispondenti e i giornalisti degli uffici stampa pubblici e privati si asterranno dal lavoro per le intere giornate di venerdì 29 e sabato 30 settembre.

- Le modalità degli scioperi dei quotidiani, delle agenzie e dei siti web programmati per il 5 e 6 ottobre saranno diffuse nei prossimi giorni.

- I giornalisti dei periodici si asterranno dal lavoro per un numero di giornate sufficiente a impedire l'uscita in edicola dei numeri la cui chiusura in redazione è programmata a cavallo tra la fine di Settembre e l'inizio di Ottobre.

- I giornalisti delle testate a periodicità più che settimanale (quindicinali, mensili etc.), in cui l'organizzazione e i tempi del lavoro rendono difficile impedire l'uscita in edicola, potranno sostenere la vertenza contribuendo al Fondo di Solidarietà Sindacale della FNSI o, laddove esistano, ai fondi di solidarietà aziendale. Resta in vigore lo stato di agitazione.

- I giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata, in adempimento delle disposizioni sulla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali, attueranno due giornate di sciopero il 6 e 7 ottobre, e altre due giornate il 24 e 25 ottobre.

- Non sono previste deroghe di alcun tipo.






 

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