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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

03/12/2006.  VIDEO GAMES VIOLENTI - UN APPELLO.

APPELLO



Il videogame dal titolo "Rule of Rose", prodotto e distribuito in Giappone a marchio Sony e in arrivo a breve in Italia sotto altro marchio, che ha come oggetto sevizie ad una bambina di 10 anni e come obiettivo di gioco la sua sepoltura da viva, ha scosso le coscienze di molti italiani.

I media si sono occupati con sconcerto di questo caso, che supera la soglia di cio' che puo' essere considerato lecito, legittimo e ragionevole e peraltro rappresenta l'ennesimo episodio di un'escalation di violenza nei contenuti dell'entertainment video.

La correlazione tra la violenza dei videogames (immagini ripetute e scene "vissute" in modo attivo, con un alto livello di concentrazione) e l'innalzamento del tasso di aggressivita' nei giovani e giovanissimi, e' stata oggetto di molte ricerche e confermata anche da uno studio comparativo di uno dei maggiori esperti in materia, il Prof. Craig Anderson.

Mentre la Presidente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia, On. Anna Serafini, sostiene che "la violenza dei videogiochi fa perdere il confine fra bene e male", la Prof.sa Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo all'Universita' La Sapienza di Roma, dichiara a Panorama che "la cosa preoccupante e' la filosofia che pervade questi giochi. Si vince se si e' piu' violenti. Viene premiata la violenza e la criminalita' e il ragazzo puo' abituarsi, in una sorta di inquietante adattamento cognitivo".

E' sotto gli occhi di tutti l'aumento dei casi di violenza perpetrata da giovani su altri giovani, su persone disabili o diverse, sui propri genitori, sugli anziani, ed e' difficile pensare che questo fenomeno non sia legato all'aumento della violenza e dell'aggressivita' nelle immagini e nei messaggi ai quali i ragazzi, attraverso videogames, cinema e televisione, sono continuamente sottoposti.

In questo contesto, la produzione e l'immissione sul mercato di prodotti di entertainment con contenuti devianti, cinici e con finalita' di gioco esplicitamente contrarie al rispetto della vita e della legge, non puo' che essere considerato da parte di un'impresa un GRAVISSIMO ATTO DI IRRESPONSABILITA' SOCIALE.

Gli intellettuali, i professionisti, gli uomini e le donne firmatari di questo appello sono legati dalla convinzione che le ragioni del business e del profitto non possono giustificare scelte d'impresa che possono produrre effetti dannosi per i singoli individui, per le famiglie e per l'intera societa'.

Su questa base CHIEDONO alle singole imprese dell'entertainment video e alle loro rappresentanze di settore di RINUNCIARE ad iniziative di produzione e commerciali basate su prodotti dal contenuto cosė palesemente violento e antieducativo per i giovani, al fine di NON ALIMENTARE il fenomeno dilagante del bullismo, della violenza e della criminalita' giovanile e contribuire, invece, alla crescita di una generazione sana, retta e cosciente dei valori e del rispetto dell'essere umano e della legalita'.


Hanno firmato l'appello al 20 novembre 2006:

Ilaria Catastini (Anima per il sociale nei valori d'impresa, Pentapolis, Hill&Knowlton Gaia); Enzo Argante (Pentapolis, Tempo Economico); Annamaria Malato (Salerno Editrice, Fondazione Human Life Fund); Valentino Conti (Conti & Partners Comunicazione); Maria Pia Ruffilli (Anima); Riccardo Giovannini (Anima, RGA); Sabrina Florio (Anima, So.Se.Pharm); Maria Teresa Rosito (Anima); Salvatore Suriano (Co.Ri.Se); Clelia Arduini (ArcheoClub Italia); Raffaele Ranucci (Assessore Regione Lazio); Luigi De Simone Niquesa (T.C.L..); On. Ermete Realacci; Sen. Francesco Ferrante; Roberto della Seta (Legambiente); Cristina De Luca (Ministero Solidarieta' Sociale); Paolo Zocchi (Ministero Affari Regionali); Fabio Renzi (Symbola); Secondo Amalfitano (Anci); Matteo Renzi (Presidente Provincia Firenze); Rosy Barretta (imprenditrice); Laurence Martin (Confitarm); Alberto Piantoni (Bialetti); Eugenio Patane' (Consigliere Comune Roma); Aldo Bonomi (sociologo)



PER ADERIRE: Vi preghiamo di rispondere per email a guerra@pentapolis.it oppure per fax al numero 02 689 67 826 confermando la vostra adesione con la specifica che volete venga indicata accanto al vostro nome. Per informazioni telefonare allo 02.45495135. Potete inviare l'appello ai vostri contatti.


Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
dell''Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
- http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205



Clicca qui per visionare "La Stadera" (n. 13 novembre 2006)









 

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