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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

30/08/2007.  BARLETTA - OPERE D'ARTE IN PRESTITO A MEZZA ITALIA: MA CON QUALI VERI VANTAGGI PER IL COMUNE?.

Il fior fiore del patrimonio artistico di Barletta va in prestito a mezza Italia ed all’estero con una vorticosa “girandola” fino a gennaio 2009: il busto (unico al mondo) di Federico II di Svevia, capolavori di De Nittis come “Colazione in giardino” e “Passa il treno”, il sarcofago marmoreo degli apostoli ed altri preziosi reperti.
Così, nell’attesa del Polo museale “vero”, l’amministrazione comunale e il sindaco Maffei (con delega alla cultura) hanno dato inizio ad un’altrettanto sostanziosa campagna di prestiti delle migliori e più celebri opere d’arte appartenenti alla municipalità. e ad essa pervenuti con donazioni, lasciti, eredità varie quanto generose.
Ciò che colpisce è, a differenza di altre volte, proprio la massiccia concentrazione in un relativamente breve periodo di provvedimenti importanti come il prestito di opere d’arte (con assicurazione da chiodo a chiodo) che, in altre epoche e sotto altri cieli politico-amministrativi, erano stati abbastanza rari e comunque diluiti su più ampi intervalli.
Un raffica di delibere, da novembre 2006 a fine luglio scorso, ha legato un preciso punto dell’attività amministrativa nei beni culturali alla gestione dei prestiti quali “biglietti da visita” di Barletta in giro per l’Italia ed il mondo: nulla da contestare, ognuno giudichi dal proprio punto di vista e tragga le proprie conclusioni.
E’, come ha scritto Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo, “la più grande migrazione di rondini mai vista da queste parti”. Mentre le sue, però, partivano senza più ritornare (alludendo alle vendite delle proprietà dei rovinati nobili siciliani), le nostre bellissime rondini faranno invece puntualmente ritorno, per contratto, al nido barlettano, ci mancherebbe!, ma non senza aver prima deposto le uova nei loro provvisori soggiorni fuori Barletta dove, fra mostre, scuole d’arte ed esposizioni varie, quelle uova di rondine si schiuderanno come uova di struzzo producendo buoni redditi (biglietti d’ingresso, visite guidate a pagamento, bookshop, stampa e vendita editoriale, brochure, gadget, ristorazione) a beneficio sempre di altri.
Perché il punto è proprio questo. “Bene, bravo, bis” all’Amministrazione per questa sua sistematica promozione e valorizzazione, attraverso l’export culturale, del nostro patrimonio artistico. Ma come la mettiamo coi laureati in beni ed attività culturali sfornati ogni anno dalle nostre Università che non riescono a sfondare proprio qui da noi? Come sblocchiamo il processo economico che continua e ruotare su edilizia abitativa e commercio escludendo iniezioni di liquidità “dormiente” proprio su beni ed attività culturali dagli stessi imprenditori non ritenute abbastanza remunerative o addirittura a rischio insolvenza e fallimento sul nascere? Come invertiamo la tendenza a spendere piuttosto che ad incassare?
Tale prospettiva é un maledetto purgatorio per noi cittadini–contribuenti barlettani ma soprattutto, ci risulta, per chi vuole lavorare nell’indotto dei beni culturali: adesso viviamo infatti nel limbo di un polo museale discusso solo sulla carta e tutto di là da venire, ma in cuor nostro speriamo di approdare quanto prima al paradiso di quest’araba fenice, finanziata riccamente con una prima dote di almeno 700.000 euro (fondi del Pis normanno-svevo-angioino per la sistemazione del fossato e dei sotterranei del Castello ad uso espositivo).
Tutto questo finirà per accadere, prima o poi. Nel frattempo, a volare via saranno altre rondini (i nostri giovani laureati nei beni culturali) mentre all’apparenza, a cambiarci la vita e le speranze, sono stati i rutilanti eventi di quest’anno, la sontuosa inaugurazione di Palazzo Della Marra (cene o rinfreschi compresi), le visite importanti, le teatrali dissertazioni dell’ospite d’onore Vittorio Sgarbi (proprio lui che ai prestiti resta rumorosamente contrarissimo) e simili faccende del genere. Com’era del resto prevedibile nell’eccitato clima di grande rilancio del settore su scala cittadina, susseguente alla citazione di “Barletta capitale della cultura” in campagna elettorale, clima peraltro scaturito, ripetiamo e scandiamo bene le parole di circostanza, dopo la riapertura in grande stile di Palazzo Della Marra quale primo e finora unico “contenitore maximo” in attesa del Castello e dintorni.
Proprio dalla barocca sede della civica pinacoteca in via Cialdini stanno via via partendo i quadri più famosi ed eleganti (ma non solo questi) di Giuseppe De Nittis, evidentemente prescelti in base alla loro notorietà internazionale ma anche su suggerimento, a quanto pare, degli esperti e manager nazionali di settore a cui si sono di colpo spalancati quei più vasti confini di un mondo finora non abbastanza efficacemente esplorato dalle nostre parti. E destinato però a far lucrare guadagni e ritorni economici solo a favore di chi si potrà gestire (e godere) “in trasferta” i diversi capolavori concessi a titolo di prestito, mentre alla disinibita Barletta che vuole farsi riconoscere a distanza non resterà che la gloria del munifico atto più qualche manciata di spiccioli…
Se incolonnassimo, infatti, i dati in una (non tanto) ipotetica “partita doppia” dei beni culturali di questo primo anno dell’Amministrazione al governo, fra la colonna del dare, rappresentato dai prestiti concessi a titolo del tutto gratuito, ovvero senza pretendere null’altro in cambio tranne la restituzione (s’intende) delle opere stesse più il pagamento delle rispettive polizze assicurative, e quella dell’avere, vedremmo quest’ultima segnare “zero assoluto” con un penoso deficit costituito dalla totale assenza di ogni voce di incasso, introiti, diritti e quant’altro. Tranne l’apertura, formalizzata sempre a fine luglio con apposita delibera, della raccolta fondi nella cittadinanza per il quadro “Signora napoletana”, offerto alla modesta somma di euro 541.405 (pari a sterline 365.800 ma fatturate) dallo stesso concittadino acquirente. Morale: dalle opere d’arte donateci gratis e date in prestito continuiamo a non beccare un solo quattrino, ma vi invitiamo a darci i vostri euro, o barlettani, per acquistare l’ennesimo De Nittis, che sarebbe comprato a queste cifre solo per “arricchire” la collezione degli altri 171 che la vedova Léontine, francese, donò gratis a Barletta quale gesto d’amore verso il defunto marito e l’Italia tutta.

NINO VINELLA
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia – Barletta


Clicca qui per visionare l'articolo di commento pubblicato sulla Gazzetta del Nord Barese



LA SCHEDA DEI PRESTITI DELLE OPERE D’ARTE DI BARLETTA
GIA’ IN CORSO E PROSSIMI A VENIRE
(CON RELATIVE DELIBERE DI GIUNTA E VALORE ASSICURATO DAGLI ORGANIZZATORI DELLE MOSTRE)


DAL 16 LUGLIO 2007 AL 3 OTTOBRE 2007
CATANZARO - COMPLESSO MONUMENTALE SAN GIOVANNI
Mostra “Il convito e l’arte tra l’800 e il primo Novecento” - Delibera n. 121 del 27.6.2007

1. DE NITTIS - “SULL’AMACA” - OLIO SU TELA (EURO 200.000)

DAL 13 SETTEMBRE 2007 AL 13 GENNAIO 2008
MANTOVA – FRUTTIERE DI PALAZZO TE
Mostra “Degas, Cezanne e Renoir. Linea, luce, colore” - Delibera n. 9 del 30.1.2007

2. DE NITTIS - “TRAMONTO NEBBIOSO” - PASTELLO (EURO 200.000)
3. DE NITTIS - “IN FIACRE” - PASTELLO (EURO 200.000)
4. DEGAS - “RITRATTO DI MONET A MEZZO BUSTO” - ACQUAFORTE (EURO 10.000)


DAL 24 SETTEMBRE 2007 AL 10 GENNAIO 2008
TORINO – PALAZZO BRICHERASIO
Mostra “Longobardi tra storia e mito dalla fine dell’Impero ai barbari” - Delibera n. 105 del 22.12.2006

5. ALTORILIEVO MARMOREO SARCOFAGO DEGLI APOSTOLI (EURO 300.000)

DALL’11 OTTOBRE 2007 ALL’11 NOVEMBRE 2007
ROMA – COMPLESSO DEL VITTORIANO (ALTARE DELLA PATRIA)
Scuola d’arte nella fabbrica delle monete “Arte, tecnica e storie 1907/2007” - Delibera n. 128 del 4.7.2007

6. BUSTO DI FEDERICO II DI SVEVIA (EURO 3.000.000)

DAL 18 NOVEMBRE 2007 AL 27 GENNAIO 2008
LIVORNO – MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI
Mostra “Arte a Livorno fra le due guerre. Bottega d’arte fra tradizione e avanguardie”
Delibera n. 127 del 4.7.2007

7. CIFARIELLO - “ONDINA”- STATUETTA IN BRONZO (EURO 30.000)

DAL 28 FEBBRAIO 2008 AL 10 GIUGNO 2008
ROMA – SCUDERIE DEL QUIRINALE
Mostra “Ottocento” - Delibera n. 138 del 23.7.2007

8. DE NITTIS - “COLAZIONE IN GIARDINO” - OLIO SU TELA (EURO 1.000.000)

DAL 18 APRILE 2008 AL 27 AGOSTO 2008
LIVERPOOL (GRAN BRETAGNA) – WALKER ARTE GALLERY
DAL 27 SETTEMBRE 2008 AL 18 GENNAIO 2009
KANSAS CITY (STATI UNITI) – NELSON-ATKINS MUSEUM OF ART
Mostra “L’artista e la Ferrovia” - Delibera n. 72 del 14.11.2006

9. DE NITTIS - “PASSA IL TRENO” - OLIO SU TELA (EURO 500.000)






 

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