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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

15/10/2007.  UN’OPA SU QUELL’UNICO QUADRO DI DENITTIS SPONSORIZZATA DAL COMUNE A SPESE DEI BARLETTANI? NO GRAZIE… CI PUO’ BASTARE LA DONAZIONE GRATUITA DELLA VEDOVA CON GLI ALTRI 174 DIPINTI ESPOSTI A PALAZZO DELLA MARRA..

Ho partecipato alla presentazione del quadro “Signora napoletana” a Palazzo della Marra, serata ammaliatrice non solo come avvenimento mondano ispirato dalle corde del sentimento patriottico verso l’artista barlettano Giuseppe De Nittis.
Ad un certo punto, ho avuto infatti come l’impressione di stare invece nel bel mezzo di un salotto buono della finanza con l’assemblea dei numerosi azionisti chiamati dal presidente di turno a partecipare ad una di quelle operazioni che vanno di moda sui mercati del libero capitalismo, e che in gergo si chiama “opa” (offerta pubblica di acquisto) lanciata per la bella e sonora cifra di 365.800 sterline inglesi corrispondenti a 541.405 euro, una fortuna!
Mentre le voci della stampa continuano infatti a chiamarla “colletta”, è proprio per i notevoli volumi economici in potenziale movimento dalle tasche dei cittadini che l’offerta pubblica di acquisto sul quadro di Giuseppe De Nittis assume i contorni di una vera manovra sponsorizzata e sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Barletta con propria delibera di giunta n. 143 dello scorso 24 luglio dal titolo “Raccolta di fondi per l’acquisizione del ritratto Signora napoletana”.
In essa, viene riassunta la cronistoria e in più sono dettate le regole della sottoscrizione pubblica di tale iniziativa che va interpretata, scrivono sindaco ed assessori nel virgolettato “come un atto di omaggio della cittadinanza verso il famoso pittore barlettano a testimonianza di un naturale ed evidente orgoglio per Giuseppe De Nittis, fiore all’occhiello dell’identità artistica della città”.
Così stando le cose, l’omaggio avverrebbe a titolo oneroso, ovvero pagando tanto o poco ciascuno, ma comunque pagando per questo unico quadro a fronte degli altri 174 che furono donati GRATIS dalla vedova Léontine col suo testamento del 1913 affinché fosse proprio la città natale del marito a valorizzare il lascito: fatto avvenuto proprio quest’anno con l’apertura della Pinacoteca a Palazzo Della Marra. Ma quel debito di riconoscenza non è stato ancora colmato, anzi siamo solo all’inizio di un’opera di promozione più generale ed articolata della collezione De Nittis ereditata dalla vedova, già ricca di suo senza bisogno di pagare un altro quadro che, seppur magnifico ed ammaliatore come ascoltato nella serata di presentazione, manca di una propria letteratura, cioè significa che sfugge ad una critica consolidata come tutti gli altri.
Per come l’ha impostata l’Amministrazione comunale, tutta la manovra dell’offerta pubblica di acquisto, benché carica di sentimenti abbastanza retorici e poco pratici, risulta carente di altri aspetti, come la possibile deducibilità fiscale dell’eventuale contributo come fa lo Stato (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio alias Codice Urbani) quando è lui l’attore principale. Da primi controllo effettuati direttamente dal sottoscritto presso la competente Direzione del Ministero per i Beni e le Attività culturali nonché presso esperti consulenti della materia di livello regionale e nazionale, tale agevolazione è assolutamente negata agli Enti locali, cioè ai Comuni e soggetti assimilati, a meno di “miracoli” e di deroghe specificatamente espresse.
Chi davvero godrebbe allora dei benefici dell’opa su De Nittis a lunga scadenza? Indovinatelo voi, non ci vuole molto… In più, aggiungo solo che si parla ormai negli altri provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale di procedere velocemente verso la creazione effettiva del Polo museale (delibera di giunta n. 141 del 27 luglio come atto di indirizzo della giunta alla dirigente comunale beni culturali per la gestione di servizi ausiliari, biglietteria e bookshop di Palazzo Della Marra con gara d’appalto). Potranno soggetti del nostro territorio, cooperative e quante altre realtà organizzate con risorse umane formate in loco contendere il terreno a più corazzati gruppi e holding nazionali? Se omaggio c’è da fare a De Nittis ed alla sua arte, credo che sia proprio questo: far lavorare con lui i nostri giovani.

Nino Vinella
giornalista, cittadino (e contribuente) barlettano
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
domenica 14 ottobre 2007



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