www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

27/07/2005.  Metropolitana leggera nella VI Provincia, una idea da sviluppare.

Il progetto del sindaco di Andria, Zaccaro, potrebbe diminuire l'inquinamento e decongestionare il traffico

Ho letto con interesse l'articolo, a firma di Michele Palumbo, apparso giorni fa sulla Gazzetta, circa le iniziative assunte dal Sindaco Vincenzo Zaccaro e dall'Assessore Ottavia Matera, sul progetto di metropolitana di superficie ad Andria. Colgo l'occasione per manifestare a Lei e, Suo gentile tramite, agli Amministratori del Comune di Andria il mio più vivo plauso per il progetto e per le attività propedeutiche poste in essere mentre, a tutti noi cittadini della nuova provincia, l'augurio di una rapida realizzazione. Andria, come Barletta e Trani, non è esente dai gravi (e spesso subdoli ed invisibili) problemi che il traffico veicolare, mai regolamentato, riversa sulla vivibilità e sulla salubrità di queste nostre città che, nei prossimi anni in prima linea ed insieme, vivranno lo sviluppo della nuova realtà amministrativa della sesta provincia. Sia a Barletta che ad Andria, come a Trani, le amministrazioni locali che da decenni si susseguono, non hanno saputo tenere nella giusta considerazione le conseguenze che la popolazione avrebbe subito a causa di un disordinato sviluppo urbanistico che, di fatto, è stato solo un pesante incremento del carico edilizio, privo di ogni pianificazione. I primi, veri, piani regolatori delle nostre città sono ancora molto giovani, eppure già da tempo obsoleti! Io penso che lo sviluppo urbanistico di un territorio debba essere programmato per un unico scopo: garantire la vivibilità e la salubrità dell'ambiente in cui si sviluppano tutte le attività delle comunità di persone coinvolte. Non può far piacere a nessuno di noi, né sicuramente ai nostri figli né ai figli dei nostri figli su cui ricadono e ricadranno le conseguenze delle nostre scelte attuali, leggere i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sull'inquinamento delle città italiane, come abbiamo fatto in questi giorni, ed apprendere che in Italia ci sono 106 vittime al giorno a causa dalle "polveri sottili". La principale causa delle "polveri sottili" è il traffico. Non ci sono dubbi. "Si possono salvare migliaia di vite ma bisogna intervenire sul traffico". Lo afferma Roberto Bertollini, direttore dell'OMS Europa. Intervenire sul traffico significa contenere la strage di vite umane in atto, ma significa anche ridurre i costi sociali della bolletta sanitaria (che in Italia arriva a raggiungere i 28 miliardi di euro l'anno) per ricoveri e degenze a causa delle polveri sottili, cosiddette PM10, abbastanza piccole da infiltrarsi negli alveoli polmonari e depositare metalli pesanti ed altre sostanze tossiche e cancerogene quali quelle contenute nei gas di scarico delle auto; possono entrare anche nel circuito sanguigno e colpire reni e fegato. Se questi drammatici dati fossero ancor più pubblicizzati, tutti noi ci renderemmo conto della grave responsabilità che portiamo quando utilizziamo a dismisura le nostre auto, anche quando ne potremmo tranquillamente fare a meno. Ma ancor più grave è la responsabilità di chi amministra la cosa pubblica, quando opera scelte che non incentivano al disuso del mezzo privato a favore di quello pubblico e, soprattutto, quando non creano presupposti efficaci per favorire lo sviluppo di un efficiente trasporto pubblico. Viviamo tutti le realtà delle nostre città e sappiamo bene quanto inefficaci e spesso inefficienti siano quei timidi tentativi di autobus cittadini che oggi esistono e che pure sono fonte di grave inquinamento. Non possiamo immaginare la realtà della nuova provincia che nei prossimi anni si affermerà e che abbiamo fortemente voluto, con tutti i suoi nuovi uffici, sedi di enti e amministrazioni, ecc., priva di un adeguato sistema di trasporto pubblico, efficiente al punto tale da disincentivare l'uso del mezzo privato e ridurre drasticamente i livelli di inquinamento, già oggi inaccettabili. Il sistema di metropolitana leggera pensato per Andria dal sindaco Vincenzo Zaccaro e dall'assessore Ottavia Matera, persone di cultura e valenti professionisti del Foro di Trani, è l'unico sistema che potrebbe drasticamente e razionalmente ridurre a valori minimi la congestione del traffico e le sue subdole ed invisibili conseguenze. Il progetto e la sua realizzazione non è cosa semplice, anzi presuppone competenze tecniche specifiche e volontà politiche fortemente determinate alla corretta organizzazione ed assetto delle aree urbane interessate (la Ferrotranviaria SpA, affidataria dell'incarico dello studio di fattibilità, è azienda estremamente competente, affermata nel settore e già gestore dei progetti delle Ferrovie Bari Nord). Un plauso, quindi alla determinazione del Sindaco Zaccaro e l'augurio di buon lavoro per questo importante e qualificante impegno. Nel luglio dello scorso anno ho predisposto un analogo progetto per la città di Barletta. Il Sindaco Francesco Salerno ne fu immediatamente entusiasta e subito coinvolse gli Uffici Tecnici del Comune perché si attivassero nella valutazione della proposta. Ne fu informata anche la Ferrotranviaria SpA che espresse un giudizio incoraggiante. E' fin troppo evidente, oltre che auspicabile, che le metropolitana leggera di Barletta e quella di Andria potrebbero essere un'unica metropolitana, suddivisa in più linee e numerose fermate, al servizio delle due città, così come già oggi è la Ferrovia Bari Barletta, in quella tratta. Secondo questa idea, quindi, il collegamento interesserebbe non solo le città di Andria e Barletta, ma anche quelle dell'intero comprensorio provinciale, fino a Canosa, Minervino, Spinazzola. Anche Trani dovrebbe essere direttamente coinvolta con una nuova linea ferrata, parallela a quella che già esiste e che da Bisceglie la collega a Barletta. In questa ottica ne beneficerebbero anche San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita. Sarà forse solo un bel libro dei ?.sogni. Con gli strumenti finanziari che le leggi oggi consentono e l'apporto di remunerativi investimenti privati, anche questi sogni possono diventare realtà.


FRANCESCO CARPAGNANO
ingegnere, staff tecnico della Linea 3 Metropolitana Milanese Idea Progetto
Metropolitana Leggera di Superficie a Barletta


Clicca qui per visionare l'articolo pubblicato il 26.07.2005 sulla Gazzetta del Nord Barese








 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com