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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/04/2008.  BITONTO - LA MEMORIA e/è IL CANTO.


LA MEMORIAe/è IL CANTO - IV Edizione - 5 maggio 2008
Auditorium „Emanuele e Anna Degennaro
Basilica SS. Medici - Bitonto
L'idea madre sopraggiunse quando ci interrogammo sulla MEMORIA. Fu facile allora riconoscere che ciò che si ricorda di più sono le canzoni e le poesie.Di lì nacque l'idea di creare un evento culturale che coniugasse la vocazione emozionale della poesia con la forza liberatrice del canto. Nacque LA MEMORIA e/è IL CANTO.Era come mettere il sonoro ad un film muto: dotare di voce il pensiero; lasciare lo spirito libero di vibrare nell’aria.

Pensammo alla nostalgia vestita di canto nelle canzoni brasiliane; alla rassegnazione colma di speranza negli spirituals afro-americani; alle antiche narrazioni musicate che narravano di miti ed eroi, di guerre e di sogni: memoria affidata al canto, memoria cantata, canto di memoria.Pensammo al “rimembrare” dei poeti, una sorta di memoria fisica, quella loro, per riappropriarsi “nelle membra”, come nella mente e nel cuore, di un passato che non si vuole perdere; che si vuole rivivere o che non si vorrebbe mai più tornare a vivere.

E ogni volta alla MEMORIA abbiamo affidato la necessità di non dimenticare la storia, i luoghi, le persone, che hanno segnato il nostro fragile presente, torturato da sanguinose ingiustizie o atroci guerre, e che lo hanno allo stesso tempo affrancato con luminosi esempi di intelligenza, creatività, altruismo e lealtà. Lontana dall'essere dunque, per noi, sede della condanna e del rancore, la MEMORIA è la casa dell'eternità e contiene, per questo, in essa il pane della speranza: che si possa, e si deve, ricostruire nuovi possibili percorsi di umana reciprocità.

Così, il dictat imposto dalla volontà di non dimenticare tutte le guerre, tutti gli scontri civili, tutte le secessioni culturali, religiose e politiche ci spinse a commemorare le vittime delle Torri Gemelle, nel 2002; i caduti di Nassirya, nel 2004: la figura straordinaria di Giovanni Paolo II, nel 2006. Oggi siamo alla IV Edizione, e vogliamo fare MEMORIA di un uomo che, con forza, determinazione e coraggio, ha affrontato la vita con il passo leggero delle idealità, affermando che volontà e impegno sono sufficienti a sostenere i sogni di una politica a misura d'uomo: ALDO MORO.

Vogliamo provare a chiederci se la storia, che pur non va dimenticata, possa essere cambiata in una nuova dimensione, che se ne infischia delle leggi della fisica; sovverte “il disordine” delle cose; e si riscrive nuova secondo le leggi dell’amore e della pietà. Che la MEMORIA ci restituisca la dolcezza di un ricordo di cui vorremmo riappropriarci, perché è PROPRIO QUELL’UOMO, con la sua presenza fisica, la sua onestà culturale,la sua tenerezza umana, che ancora oggi, dopo trent’anni dalla sua morte, ci manca.






 

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