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26/09/2005.  CANOSA DI PUGLIA - A VENEZIA GRAN SUCCESSO DELLE BANDE MUSICALI.

Grande successo di pubblico e di critica per il film “Le Bande” di Lucio Giordano, presentato in prima assoluta il 3 settembre scorso al Festival del cinema di Venezia, come film fuori concorso. Presso la sala Pasinetti del Palazzo del Cinema gremita di gente erano presenti il regista, Lucio Giordano, l’autore della fotografia, Roberto Girometti (Presidente A.I.C.), i protagonisti Massimo Giordano e Federica Gomma e la cooprotagonista pugliese, Francesca Lavacca.

Il film, sostenuto dal Comando generale e regionale della Guardia di Finanza, è ispirato all’”Operazione primavera” del 2000, la più grande mai messa in campo per contrastare il contrabbando di sigarette. La pellicola è prodotta da “Domasya produzioni”.

Girata tra le campagne e le strade di Polignano a Mare, Monopoli, Conversano, Triggianello, Locorotondo, Castellana, Alberobello e alcune zone dell’Abruzzo nei mesi di giugno e luglio scorsi, la pellicola si ispira ai gravi episodi di scontri fra le forze dell’ordine e i contrabbandieri che nel lontano 2000, culminarono con la morte dei due finanzieri di Locorotondo travolti da un blindato nei pressi di Brindisi. L’episodio di contrabbando appunto dal quale ebbe origine l’Operazione Primavera.


Trama di “Le Bande” (http://www.domasyafilm.it/produzioni_.php?CiD=9)
Protagonisti due ragazzi di Locorotondo a cui i contrabbandieri cambiano traumaticamente la vita. I due, infatti, perdono sin dalla più tenera età la madre, musicista e direttrice d’orchestra. Sulla strada del ritorno da una tournèe a Lanciano, in Abruzzo, casualmente si trovano con l’auto in mezzo a una autocolonna corazzata. Scambiata per una macchina della polizia, quella della famiglia della musicista viene spinta fuori strada e uno dei genitori muore sul colpo. Si salvano il padre e i bambini, uno dei quali, però, riesce a vedere in faccia l'autista. Un particolare che gli tornerà in mente successivamente, quando sarà ormai ragazzo.
La prematura morte del genitore, intanto sconvolge il normale corso della vita in una famiglia piccolo borghese di provincia. Per poter superare le difficoltà economiche, i ragazzi vivono di espedienti e di piccola criminalità sino a quando uno dei due non incrocia l’autista contrabbandiere nel frattempo diventato boss. Da qui il desiderio di vendetta, ma anche di presa di coscienza di liberazione da coloro che per denaro hanno distrutto la sua famiglia e di tanti altri in una sporca guerra non dichiarata combattuta ogni notte sulle strade pugliesi.
Fuoristrada corazzati contro auto di ordinanza dei finanzieri. Ambulanze e auto di civili tolte di mezzo senza tanti complimenti per non ostacolare l’autocolonna carica di sigarette di contrabbando, sparatorie, arresti e storie di famiglie segnate.


Ad interpretare il ruolo della mamma dei due bambini protagonisti, direttrice d’orchestra, è Francesca Lavacca, poliedrica insegnante di lettere, musicista, cantante e attrice, con la passione per la pittura e il restauro, nata a Canosa di Puglia. Interpreta il ruolo di Maria De Rosa Orfino. Il la pellicola ha inizio con una scena girata in teatro: sulle note de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, la Orfino dirige l’orchestra.

La cooprotagonista pugliese, nata a Canosa di Puglia, ha debuttato nel maggio 2002 come attrice cooprotagonista nella commedia “La Strana Coppia” di Neil Simon per una associazione teatrale locale; lo spettacolo teatrale fu anche recensito su “Scena”, fortunata rubrica di Rai Tre, curata da Costantino Foschini.
Francesca Lavacca, il 23 giugno 2004 è la protagonista della commedia brillante di Aldo De Benedetti “Da Giovedì a Giovedì” per la regia di Gianni Ciardo (progetto MITHOS “SPAZI E MEMORIA” - Festival del teatro e del cinema - anni ’20-’40 –Viterbo). Ma ora ci racconta com’è andata a Venezia.

Lei ha partecipato alla prima del suo “primissimo” film. Com’è andata?
Molto bene direi. Ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Erano presenti rappresentanti della Guardia di Finanza della Puglia, il regista, gli attori, la stampa, la tv. Il film, particolarmente intenso, ha emozionato tutti i presenti.

Perché, secondo lei, la pellicola ha riscosso un grande successo?
Il successo del film, ormai in arrivo nelle sale cinematografiche, è dovuto all’attualità dell’argomento ma, soprattutto al grande coinvolgimento che ha caratterizzato la realizzazione del film. Questo grazie alla straordinaria capacità del regista di credere nel Sud, nella Puglia in particolar modo e, soprattutto ha avuto il coraggio di denunciarne le problematiche che troppo spesso attanagliano il Meridione.

Qual è stato il suo ruolo nel film?
La mia più grande fortuna è che in questo film ci sono anch’io: sono la coprotagonista, direttrice d’orchestra, nonché mamma dei due protagonisti da bimbi. Quindi un ruolo particolarissimo ed emozionante. Ho avuto la pelle d’oca nel rivedermi e mi sono commossa. Ancora più gratificante è stato rivedermi nei tg di Rai 2 e Rai3 come uno dei pochissimi volti che hanno rappresentato il film.

Ma da dove nasce la sua passione per il cinema? Quali sono state le sue precedenti esperienze
nel settore?

La mia passione per il cinema ha origini remote. A dire il vero è impossibile scindere questa grande passione da me stessa. E’ nata con me. Debuttare nel cinema, dopo una gavetta (che non è mai sufficiente) nel mondo della musica e nel teatro, è per me un traguardo e insieme un punto di partenza straordinario. Ho iniziato studiando pianoforte classico e di lì al canto il passo è stato breve. Ho cantato con i migliori musicisti pugliesi e non solo. Poi mi sono lasciata coinvolgere dal teatro. L’Ultimo lavoro teatrale firmato dall’ecclettico comico pugliese Gianni Ciardo è stato un trampolino di lancio per il cinema; Lucio Giordano mi ha notato e mi ha scelto per il suo film. Ultimamente ho avuto l’onore e il piacere di lavorare per importanti nomi dello spettacolo a Roma e in giro per l’Italia.

La fortuna aiuta gli audaci. So che la sua caparbietà nasce anche da una
rigida educazione. Ce ne parla?

Sinceramente mi riconosco audace e caparbia all’ennesima potenza. Molti sono i sacrifici e le rinunce che si devono fare per un” sogno,” ed il compito diventa ancora più arduo se si pensa che spesso in questo si è assolutamente soli. E’ vero, ho avuto un’educazione molto rigida. Ho sempre cercato di dare il massimo: a scuola, nella vita e soprattutto nel cercare di rendere felici i miei genitori (mia madre soprattutto). Mi sono laureata in pochissimo tempo, ho studiato e mi sono cimentata in qualunque cosa potesse arricchirmi. Forse era un modo per farmi amare di più. Non so se ha funzionato, ma una cosa è certa: questo mi ha aiutato a crescere, a diventare forte, tenace, assolutamente pronta a sopravvivere ad ogni situazione.

Quali sono le sue aspirazioni per il futuro?
Nel nostro mondo non si parla di ciò che sta per accadere. Molte sono le proposte ed i progetti in cantiere. Tra questi, un ruolo importante in un film che sarà girato in Brasile, collaborazioni con grandi emittenti televisive ed una fiction.

La Troupe del film è composta da:

Regia: Lucio Giordano
Direttore della fotografia: Roberto Girometti
Fonico: Lello Rotolo
Scenografa: Eleonora Devitofrancesco
Operatore: Riccardo Tonni
Assistente alla regia: Davide D'Alessandro
Organizzatore: Roy Geraci
Costumista: Maddalena Marciano
Trucco: Roberto Pastore
Stunt Coordinator: Ottaviano Dell'Acqua, Gabriele Mansueto.

Per ulteriori informazioni cliccare sul sito internet: http://www.domasyafilm.it/produzioni_.php?CiD=9

L'Addetto Stampa






 

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