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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

13/10/2005.  Hallowen? No, grazie.

Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
ABBIAMO PENSATO A TE!


1. Il significato - Halloween è la forma contratta dell'espressione inglese "All Hallows'Eve day" che letteralmente significa vigilia d'ognissanti.

2. La ricorrenza - Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica (di fatto, la magia è esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno). Il mondo dell'occulto così lo definisce: "è il giorno più magico dell'anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico", "è la festa più importante dell'anno per i seguaci di satana".
La Bibbia invece afferma: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il,dolce in amaro» (Isaia 5,20).

3. La leggenda - L'antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d'ognissanti, dopo l'ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all'anima del reprobo. Jack, ignaro dell'effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all'inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all'interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.

4. La tradizione- Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un'enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o' lantern. Utilizzate la notte d'ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.
I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano "pace" né all'interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro "benevolenza". Trick-or-treat è l'usanza del "dolcetto o scherzetto". Trick or treat letteralmente significa: "trucco o divertimento", "stratagemma o piacere", ma che ha il significato originale di "maledizione o sacrificio".

5. Fatti storici - La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico, mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigevano sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa, da qui è nato il "trick or treat".



Il simbolo più tipico di Halloween è una zucca intagliata, con occhi, naso e bocca, illuminata da una candela posta al suo interno. Nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre, i bimbi americani sono soliti vestirsi da fantasmi, vampiri o piccoli mostri. Bussano alle porte delle case con un sacchetto in mano, ricevendo dolci e caramelle.
Se la moda fosse soltanto questa, ci sarebbe ben poco di cui preoccuparsi. Si tratterebbe soltanto di un secondo Carnevale, per la gioia dei bambini e il divertimento dei genitori. Ma ci sono altri aspetti da considerare.
Intorno al tipico Halloween infantile si è scatenato un fenomeno parallelo che va a toccare i giovani e gli adolescenti: quello dei "rave" e delle feste in discoteca all'insegna del cattivo gusto. Rappresentano una vera e propria esaltazione del macabro, in cui le persone indossano i costumi più orribili e dissacranti, spesso anche offensivi nei confronti della religione.
In certe feste con tematiche esoteriche, oltre a ballare, è possibile incontrare maghi e cartomanti che sostengono di poter prevedere il futuro attraverso l'Oroscopo o la lettura dei Tarocchi. Approfittano della ricorrenza per avvicinare i giovani alle pratiche magiche e superstiziose.
Halloween, quindi, si è trasformato in un'occasione in più per fare tardi e frequentare ambienti discutibili. La moda finisce per distrarre l'attenzione dei ragazzi in un periodo dell'anno che, per tradizione, era sempre stato riservato al ricordo di tutti i santi e alla commemorazione dei defunti.
Le varie feste esoteriche ed "horror" rischiano di spingere i giovani sulla strada della paganizzazione. Uscendo di notte e concentrandosi su certi party macabri e stregoneschi, diventa difficile dedicarsi agli appuntamenti proposti dal calendario cristiano.
Il ricordo dei santi e dei morti viene sostituito dalla volgarità di certi costumi. I momenti di raccoglimento e di preghiera sono travolti dal volume assordante della musica da discoteca.
Inoltre, non bisogna trascurare l'aspetto dell'avvicinamento dei giovani al mondo dell'esoterismo, favorito soprattutto dalla grande familiarità con Internet delle nuove generazioni. Dal computer all'occultismo, il passo può essere breve.
Tutto comincia in modo innocente, per curiosità. Un ragazzo desidera sapere qualcosa di più su Halloween, perché gli amici lo hanno invitato ad una festa. Vuole intagliare una zucca, oppure cerca qualche suggerimento per creare un costume.
Il giovane si siede davanti al computer e digita la parola "Halloween" in un motore di ricerca. I siti che compaiono sullo schermo, spesso, rappresentano una trappola. Con la scusa di parlare della ricorrenza, offrono informazioni sul mondo dell'occultismo e della stregoneria.
Ciò rappresenta un grave rischio, perché la maggior parte dei ragazzi naviga su Internet in condizioni di piena solitudine. Quando si è soli, è molto facile essere indottrinati e strumentalizzati. Non dimentichiamo che tante sette utilizzano la rete per catturare nuovi seguaci, approfittando dell'ingenuità dei giovani.
Inoltre, nel periodo di Halloween, le edicole sono invase da riviste per ragazzi che si ispirano alle più classiche mode "New Age": l'uso di erbe magiche, i presunti poteri delle pietre, la lettura della mano, la fabbricazione di amuleti e talismani e perfino l'adorazione del pianeta Terra, come se fosse una specie di divinità.
E' impressionante vedere come, con la scusa del gioco, si possa arrivare a vere e proprie forme di indottrinamento neopagano. Il tema della magia, da sempre, ha fatto parte delle fantasie di bambini e ragazzi. Le vecchie favole sono piene di streghe, fate ed incantesimi. Ma c'è una grande differenza tra una concezione della magia del tutto innocente, che può aiutare a sognare, e certi inviti a pratiche superstiziose di matrice "New Age".

Ecco perché Halloween non può essere considerato semplicemente un fenomeno commerciale o un secondo Carnevale. Dietro le zucche, i costumi e i festeggiamenti, apparentemente innocui, si nascondono molte insidie.
La migliore soluzione al problema sta sicuramente nello stimolare un maggiore senso critico nei giovani, aiutandoli a non bere passivamente i messaggi ingannevoli che vengono associati a questa festa. Si incomincia per scherzo, raccogliendo l'invito di un astrologo in discoteca, e poi si rischia di finire schiavi di qualche mago televisivo, cartomante o santone.
Ci vuole anche un po' di coraggio. Non bisogna avere paura di ricordare ai ragazzi il significato del periodo dell'anno in cui ci troviamo. Lo ha ricordato qualche tempo fa il Cardinale Carlo Maria Martini, il quale ha invitato i fedeli "a onorare i defunti, ad addobbare le tombe con i fiori e a pregare per i morti". E ha aggiunto: "Halloween è una festa estranea alla nostra tradizione. Una tradizione che ha valori immensi e che deve essere continuata. Quello dei defunti è il culto della nostra storia. E' il momento in cui si apre la speranza per l'eternità".

Sarà un'occasione preziosa per riscoprire la ricchezza spirituale delle nostre più autentiche tradizioni.
Alle zucche vuote, simbolo di Halloween, bisogna rispondere con le zucche piene di una cultura veramente alternativa e controcorrente, che sostituisca il rumore e la confusione di certi fenomeni di massa con l'intimità e i silenzi di una fede vissuta nel proprio cammino quotidiano.

Don Francesco Fruscio


- Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth
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