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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

18/10/2005.  TRINITAPOLI - PARTE LA "RETE DEI MUSEI".

E' il progetto dell'architetto Capacchione

Quando la storia può attivare nuovi investimenti

Parte da Trinitapoli la «Rete dei Musei» della Regione Puglia, un progetto la cui relazione è stata presentata dall'architetto Donato Capacchione alla «Queens University» di New York nel luglio scorso.

Nell'ambito dell'accordo di Programma-quadro in materia di beni ed attività culturali per il territorio pugliese - Sistema dei Musei - finalizzato a servizi di potenziamento, valorizzazione e fruizione del patrimonio d'arte e cultura, è stato finanziato, primo in Puglia, il progetto presentato dal Comune di Trinitapoli, che presenta forti ricadute nelle aree strategiche dei Pis (Progetti integrati territoriali).

In generale l'intervento consiste nella valorizzazione e fruizione del patrimonio d'arte e cultura, attraverso il consolidamento del ruolo «storico» del museo (luogo deputato alla conservazione), ma risponde anche ad una domanda qualificata di nuovi servizi culturali, sempre più orientata verso la facile fruizione e la socializzazione. L'intervento è finalizzato a rafforzare le relazioni tra le diverse risorse presenti e a completare l'offerta di servizi e prodotti culturali.

La rete museale consentirà di accrescere la visibilità complessiva del bene e della sua capacità di attrarre pubblico non convenzionale; aumentare l'afflusso di turisti attraverso l'interazione o una collaborazione formale con tour operator e altri servizi del settore turistico; rafforzare i legami all'interno della comunità locale e della sua economia attraverso partnership con altri soggetti importanti che svolgono ruoli di primo piano; migliorare le possibilità di competere con altre attrattive; realizzare un sistema di collaborazione che aiuti a ridistribuire le risorse mancanti e produrre economie di scala (migliore gestione delle risorse umane, possibilità di gestire in comune servizi e funzioni); realizzare la capacità di attrarre finanziamenti aggiuntivi collaborando con una certa regolarità con potenziali sponsor. La messa in rete del sistema prevede l'utilizzazione di apparati elettronici per la fruizione e la protezione dei reperti.

Così l'area del Parco archeologico diverrà una «stazione sperimentale», costituendo un vero e proprio sistema avanzato di ricerca. «La realizzazione del Centro Servizi consentirà ad un gran numero di autorevoli docenti delle maggiori Università e a studiosi in genere di studiare sul campo, con gli archeologi, l'intera area del Parco - informa l'assessore ai lavori pubblici, Giustino Tedesco - in quanto il Centro sarà dotato di tutte attrezzature in grado di gestire la struttura dal punto di vista didattico-scientifico, quali sale multimediali, laboratorio di restauro e catalogazione di primo intervento, piccola sala convegni, bar, una piccola foresteria, ecc.». In quanto struttura-sistema, il percorso virtuale diventa spazio cognitivo e narrativo, ovvero, possibilità per il museo virtuale di mostrare e rendere leggibili non solo opere, reperti od oggetti, ma anche eventi o episodi dinamici (pensiamo ad esempio all'ipotesi di un museo virtuale della vita quotidiana del mondo antico).

«La proposta - sottolinea l'assessore alla Cultura, Mena Guerra Giannattasio - vuole avere funzione di supporto alla politica culturale delle aree archeologiche e perciò proponiamo una «gestione completa» dei servizi a sostegno della fruizione e della divulgazione». La realizzazione di un totem informativo, ubicato nei pressi di un parcheggio interno per biciclette, avrà il compito di favorire l'integrazione dell'area ipogeica con il territorio attraverso: itinerari virtuali, videoguide e ricostruzioni tridimensionali, alfine di coinvolgere il visitatore in un universo multisensoriale; strumenti informativi e didattici multimediali; guide informative sulle strutture ricettive del luogo.

Gli interventi del verde sono stati pensati in funzione della peculiarità dell'area: l'utilizzo di piante e sementi riconducibili all'epoca dell'età del bronzo, l'ausilio di bioarcheologi e botanicoarcheologi hanno consentito di proporre soluzioni che consentiranno all'utente-visitatore di percorrere anche a livello visivo ed olfattivo l'epoca di riferimento, il tutto teso anche ad una partecipazione multisensoriale.

Gaetano Samele


Clicca qui per visionare l'articolo pubblicato sulla Gazzetta della Capitanata martedì 18 ottobre 2005





Clicca qui per visionare il bando sul Progetto di
Archeologia a cura dell'Istituto Staffa di Trinitapoli






 

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