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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

26/02/2009.  NOTIZIE DAL GOVERNO - NEWSLETTER ANNO X N. 8 DEL 24 FEBBRAIO 2009.

Decreto di contrasto alla violenza sessuale


Il 20 febbraio 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato (su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei Ministri dell'Interno, Roberto Maroni, della Giustizia, Angelino Alfano, e per le Pari Opportunità, Maria Rosaria Carfagna) un decreto-legge per l'adozione immediata di misure di contrasto a determinati reati, specie a quelli legati a violenza sessuale. In particolare: 1) è previsto l'ergastolo in caso di omicidio commesso in occasione dei delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo e atti persecutori; 2) si estende l'obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo; 3) è previsto l'arresto obbligatorio in fragranza per violenza sessuale e per violenza sessuale di gruppo, con conseguente possibilità di procedere con rito direttissimo; 4) viene limitata l'applicazione dei benefici penitenziari previsti dalla legge Gozzini ai condannati per delitti di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo; 5) viene estesa a tulle le vittime di violenza sessuale il gratuito patrocinio a spese dello Stato. Oltre a ciò: è introdotto il reato di atti persecutori ("stalking") per sanzionare minacce e molestie reiterate che potrebbero evolversi in violenza sessuale o omicidio; i sindaci, previa intesa con i Prefetti, possono avvalersi della collaborazione di associazioni di cittadini (non armati) in grado di segnalare casi di disagio sociale o che rechino pregiudizio alla sicurezza; può essere protratto fino ad un massimo di sei mesi il trattenimento di stranieri irregolari.

Dossier "Decreto di contrasto alla violenza sessuale"


Agroalimentare: disegno di legge per la competitività


Il 20 febbraio 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che completa il pacchetto delle misure finalizzate al rafforzamento della competitività del settore agroalimentare, con interventi riguardanti principalmente il contrasto delle frodi nel settore, una migliore funzionalità delle società controllate, un efficace impiego delle risorse destinate. Inoltre, il disegno di legge: a) dispone una tutela rafforzata della competitività dei prodotti a denominazione protetta; b) incentiva la produzione di energia da biomasse; c) reca una nuova disciplina delle etichettature dei prodotti; d) sancisce un patto fra produttori, trasformatori e consumatori, chiamati a stabilire per quali prodotti dovrà essere obbligatorio, e in che termini, indicare l'origine in etichetta. La nuova normativa sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari avrà anche una funzione deterrente verso i comportamenti commercialmente o legalmente scorretti a danno dei consumatori. "A questi ultimi - ha detto il Ministro Zaia - intendiamo dare tutti gli strumenti necessari per orientarsi in un mercato difficile ed avere così un ruolo attivo di 'giurato della qualità' dei prodotti che intenderà acquistare". Sarà obbligatoria l'indicazione del luogo di origine del prodotto e - qualora il prodotto sia stato trasformato - del luogo dell'ultima trasformazione sostanziale e dell'origine del prodotto principale. Sanzioni fino a 10.000 euro per gli inadempienti.

Dossier "Agroalimentare: disegno di legge per la competitività "


Innovazione digitale per le Attività e i Beni culturali


II Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta e il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi, hanno firmato, il 18 febbraio scorso, un Protocollo d'intesa per la realizzazione di un programma di interventi per innovare, anche grazie al digitale, il settore del patrimonio culturale italiano. Gli obiettivi fondamentali da raggiungere sono quelli di ridurre la burocrazia e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese, in un periodo di tre anni, qual è la durata del Protocollo. Il Protocollo si inserisce infatti nelle linee di attuazione del Piano industriale per l'innovazione che prevede intese con le Amministrazioni centrali, le Regioni e i comuni capoluogo, e nel Piano di e-Gov 2012 per la realizzazione di 80 progetti strategici. Il Protocollo firmato con il ministro Bondi prevede, in particolare, la realizzazione dei seguenti interventi, ritenuti prioritari nel settore del patrimonio culturale italiano: Arricchire e ampliare il portale Culturaltalia, che offre un ricco punto di accesso alle risorse culturali on-line del Paese; Raccogliere in un unico importante progetto di valore strategico attività e realizzazioni già esistenti nel campo del sistema museale, con la costituzione di un "Sistema museale nazionale"; Possibilità di ottenere certificazioni on line e rendere disponibile un accesso on-line alla banca dati del patrimonio vincolato; Completare l'evoluzione del protocollo informatico, attualmente in uso presso l'Amministrazione, verso un sistema di erogazione di servizi on-line per la presentazione di istanze di autorizzazione per procedimenti sia di gestione del personale che per l'attività di tutela del patrimonio.

Dossier "Innovazione digitale per le Attività e i Beni culturali "


Lavoro domestico: dal welfare procedure più semplici


Con la Circolare del 16 febbraio 2009, il Ministero del Lavoro, della salute e della solidarietà sociale fornisce chiarimenti sugli adempimenti connessi alla comunicazione riguardante l'instaurazione, la proroga, la trasformazione e la cessazione del rapporto di lavoro domestico. Le disposizioni si applicano a tutti i datori di lavoro che assumono alle proprie dipendenze lavoratori per svolgere attività domestiche. Per attuare la più ampia semplificazione delle procedure, è stata introdotta una procedura speciale di comunicazione dell'instaurazione, trasformazione, proroga e cessazione del rapporto di lavoro domestico, che consente al datore di lavoro di assolvere agli obblighi previsti dalla normativa vigente attraverso l'invio delle comunicazioni direttamente all'INPS. Restano tuttavia validi i termini già fissati dalla normativa, ossia: l'obbligo di comunicazione almeno il giorno prima, in caso di instaurazione del rapporto di lavoro; entro 5 giorni, in caso di proroga, trasformazione e cessazione dello stesso. La procedura dell'INPS dovrà assicurare la data certa di comunicazione, risultante dalla validazione temporale attestante il luogo e l'ora in cui la comunicazione è stata ricevuta all'INPS. Le modalità operative per la trasmissione delle comunicazioni, da parte dei datori di lavoro, saranno indicate dall'INPS con apposita circolare attuativa che introdurrà anche la modulistica semplificata necessaria per tale obbligo di legge. L'INPS garantirà il trasferimento dei dati ricevuti agli organismi interessati che, oltre al Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, saranno INAIL, Servizi regionali e, in caso di lavoratori stranieri, anche Prefetture. A tal fine dovranno essere mantenute da parte dell'INPS le medesime modalità e i medesimi standard previsti dal decreto ministeriale del 30 ottobre 2007.

Dossier "Nuove disposizioni in materia di comunicazione sul lavoro domestico"


Relazione annuale sui beni confiscati alle organizzazioni criminali


Presentata dal Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali, Antonio Maruccia, la Relazione sull'attività in corso e i risultati conseguiti nell'anno 2008. Rispetto ai 684 beni dell'intero anno 2007, nei primi dieci mesi del 2008 hanno concluso la fase amministrativa della destinazione 966 beni; liberati 135 immobili e riconsegnati ai legittimi destinatari in Puglia, Sicilia, Calabria e Campania; è stato elaborato un Protocollo nazionale sui beni confiscati per attuare il coordinamento operativo delle diverse competenze amministrative; sono state attivate intese, per l'effettiva utilizzazione dei beni, con specifiche realtà territoriali, e si è sostenuto il collegamento delle Amministrazioni pubbliche con i soggetti cui è demandata la gestione sociale dei beni. Oltre a ciò, si è proceduto alla rilevazione diretta dei provvedimenti di confisca definitiva presso tutti gli Uffici giudiziari del paese, accertando che dal novembre 2007 al novembre 2008 sono entrati nel patrimonio pubblico 1.218 beni; - sono state incentivate presso le Autorità giudiziarie forme di utilizzo sociale, pubblico o produttivo dei beni sin dalla fase del sequestro, con il coinvolgimento di Regioni, Enti locali, cooperative, associazioni ed enti di volontariato; - è in corso di attuazione su tutto il territorio nazionale un'indagine conoscitiva delle società di capitali sottoposte a sequestro di prevenzione - è stata avviata la sperimentazione di un'attività di diretto sostegno alla gestione di aziende sequestrate, promossa con il coinvolgimento dell'Agenzia Invitalia, "Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa" S.p.A.", del Ministero dello Sviluppo Economico.

Dossier "Relazione annuale sui beni confiscati ad organizzazioni criminali"


Turismo, definiti i requisiti minimi degli alberghi


Un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 febbraio 2009 definisce gli standard minimi dei servizi che gli alberghi devono fornire sul territorio nazionale, allo scopo di assicurare maggiore tutela ai turisti e maggiore competitività all'offerta turistica. Il decreto, emanato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, stabilisce le dotazioni per la classificazione degli alberghi, basata su un codice che presenta un numero crescente di stelle (da 1 a 5), che indicano un insieme di servizi garantiti dall'albergatore per una certa struttura. In particolare: Albergo con 1 stella: il ricevimento è assicurato 12 ore su 24, la pulizia delle camere una volta al giorno, le dimensioni minime della camera doppia sono di 14 metri quadri, il cambio della biancheria da camera è previsto una volta alla settimana. Albergo con 2 stelle: ci dovrà essere anche l'ascensore, mentre il cambio della biancheria da camera avviene due volte a settimana. Albergo con 3 stelle: è richiesto, fra l'altro, un servizio bar, la conoscenza di una lingua straniera da parte della reception (aperta almeno per 16 ore), divise per il personale, servizio internet e bagno privato in tutte le camere. Albergo con 4 stelle: deve essere assicurato, oltre al servizio giornaliero di pulizia della camera, anche un riassetto pomeridiano e il cambio della biancheria ogni giorno, servizio di lavaggio e stiratura della biancheria dei clienti, parcheggio per almeno il 50% delle camere, camere doppie di almeno 15 metri quadrati e bagno di 4. Albergo con 5 stelle: deve essere garantito un servizio di ricevimento aperto 24 ore su 24, tre lingue straniere da parte degli addetti, mentre le camere singole devono avere una dimensione minima di 9 metri quadrati e le doppie di 16.


Dossier "Turismo, definiti i requisiti minimi degli alberghi "





 

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