www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

05/03/2009.  NOTIZIE DAL GOVERNO - NEWSLETTER ANNO X N. 9 DEL 3 MARZO 2009.

In questo numero:



 


Trasporti: la riforma del diritto di sciopero


Contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con la salvaguardia dei diritti della persona e dell'impresa, entrambi tutelati dalla Costituzione: è questo l'obiettivo principale della riforma del diritto di sciopero nel settore dei trasporti approvato dal Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2009. Il disegno di legge intende avviare un sistema di relazioni nel settore del lavoro basato su libertà e responsabilità. I punti salienti del provvedimento: proclamazione dello sciopero e referendum preventivo; - sistema delle sanzioni; - possibilità della revoca; - sciopero virtuale; - riforma della Commissione di garanzia. Per proclamare lo sciopero nel settore del trasporto è necessario che le organizzazioni che lo indicono abbiano la rappresentanza di almeno la metà dei lavoratori; in alternativa, se le sigle rappresentano almeno il 20%, serve un referendum preventivo che ottenga almeno il 30% di consensi. La revoca degli scioperi, sempre nel settore dei trasporti, dovrà essere comunicata con congruo anticipo per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini. Quanto allo 'sciopero virtuale': esso sarà disciplinato dalla contrattazione, potendo essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario. Quanto alle sanzioni: incorrono in sanzioni amministrative i lavoratori di qualunque categoria che bloccano strade, autostrade, porti, ostacolando la libera circolazione. La responsabilità di comminare sanzioni passa dal datore di lavoro alla Commissione di garanzia e la riscossione viene affidata ad Equitalia.

Dossier "Trasporti: la riforma del diritto di sciopero"


Riforma lavoro pubblico: parte la consultazione telematica


In vista della definizione dei decreti attuativi previsti dalla legge di riforma del lavoro pubblico, il ministro della pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, hanno avviato una consultazione pubblica telematica, per raccogliere i contributi di circa 2900 operatori della pubblica amministrazione e di circa 70 esperti selezionati sulle opzioni di attuazione della legge delega di riforma del lavoro pubblico. Il provvedimento fa parte della riforma della pubblica amministrazione approvata dal Consiglio dei ministri il 18 giugno 2008 su proposta del ministro della pubblica amministrazione e innovazione, Brunetta, ed è diventato legge con l'approvazione definitiva da parte del Senato il 25 febbraio scorso. Obiettivi della legge: convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali; miglioramento efficienza ed efficacia procedure della contrattazione collettiva; introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture amministrative, finalizzati ad assicurare l'offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali; definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici; introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale; valorizzazione del requisito della residenza dei partecipanti ai concorsi pubblici, qualora ciò sia strumentale al migliore svolgimento del servizio. Inoltre, i vincitori delle procedure di progressione verticale dovranno permanere per almeno 5 anni nella sede della prima destinazione e sarà considerato titolo preferenziale la permanenza nelle sedi carenti di organico.

Dossier "Riforma lavoro pubblico, consultazione pubblica per i decreti delegati"


Sport per i ragazzi: a chi spetta la detrazione


Incentivare i ragazzi a fare sport: questa è la motivazione alla base della facilitazione fiscale che consente ai genitori una detrazione pari al 19% delle spese sostenute nel corso dell'anno per mandare i figli in piscina, in palestra o a fare qualsiasi altro sport. L'agenzia delle Entrate - con la risoluzione del 25 febbraio 2009 - ha ritenuto opportuno dare dei chiarimenti sulle modalità di calcolo del beneficio. L'agevolazione è applicabile fino a un tetto massimo di spesa di 210 euro; è prevista per ciascun figlio e non per ciascun genitore; il limite agevolabile rimane tale anche se la spesa è sostenuta da entrambi i genitori; la detrazione può spettare ai due coniugi in relazione a quanto pagato da ciascuno di loro, ma sempre su un importo complessivo di 210 euro; la detrazione IRPEF del 19% è riconosciuta per le spese di iscrizione annuale o per l'abbonamento dei ragazzi compresi tra i 5 e 18 anni in centri o associazioni sportive dilettantistiche. Inoltre: le strutture a cui si iscrivono i ragazzi per le attività sportive devono avere determinate caratteristiche e la spesa deve essere certificata secondo le modalità previste dal decreto interministeriale del 28 marzo 2007; gli impianti, siano essi palestre, piscine o polisportive, devono avere espressamente finalità sportive ed essere di carattere dilettantistico; la certificazione per la spesa sostenuta è costituita da bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o quietanza, che devono contenere la denominazione e i dati relativi alla società, la causale del pagamento, l'attività esercitata, i dati anagrafici del ragazzo e il codice fiscale di chi effettua il pagamento.

Dossier "Sport per i ragazzi: a chi spetta la detrazione"


Volontari del servizio civile per la donazione del sangue


L'Ufficio nazionale per il servizio civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Coordinamento interassociativo AVIS, CRI, FIDAS, FRATRES (CIVIS) e il Centro nazionale sangue, promuove la "Settimana di donazione del sangue dei volontari in servizio civile" che si svolgerà, su tutto il territorio nazionale, dal 2 all'8 marzo 2009. Saranno circa 32 mila i giovani tra i 18 ed i 28 anni in servizio civile che andranno a rafforzare il popolo dei donatori di sangue. L'evento, che si inserisce nelle manifestazioni celebrative della "Giornata nazionale del servizio civile", è stato presentato a Palazzo Chigi il 26 febbraio 2009 nel corso di una conferenza stampa del Sottosegretario con delega al SCN, Carlo Giovanardi. Alla manifestazione partecipano le Regioni e Province autonome, che ospiteranno sul proprio territorio autoemoteche dedicate all'iniziativa e messe a disposizione dei volontari che intendono donare il sangue. A Roma una autoemoteca con due stand sosterrà in Piazza di Spagna, un'altra sarà in via San Martino della Battaglia, n.6, davanti alla sede dell'Ufficio nazionale per il servizio civile. La donazione di sangue periodica, volontaria, anonima, non retribuita e consapevole, è la miglior garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona. I volontari possono donare il sangue quattro volte l'anno, le volontarie due volte. L'Ufficio nazionale per il servizio civile ha dedicato all'evento un manifesto pubblicitario, che sarà affisso nelle sedi degli Enti, il cui slogan ("Un dono che serve") intende sottolineare da una parte la peculiare entità del bene donato e la caratteristica della donazione e della gratuità che connotano il volontariato ed il Servizio civile, dall'altra la necessità di sangue del nostro Paese, che non dispone di quantità adeguate al fabbisogno quotidiano.

Dossier "Servizio Civile: settimana della donazione del sangue"


Aumenti della pasta, multe per i produttori


Gli aumenti registrati dai consumatori nel prezzo di vendita della pasta sono stati causati, tra l'altro, da intese tra aziende produttrici e associazioni di categoria volte a realizzare un accordo anticoncorrenziale: è quanto riscontrato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, con provvedimento del 25 febbraio 2009, ha comminato multe per oltre 12 milioni di euro. L'Autorità ha sanzionato due intese: quella concordata tra UNIPI (Unione Industriali Pastai Italiani) e 26 aziende produttrici, rappresentative di circa il 90% del mercato nazionale, e quella realizzata da Unionalimentari, l'Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare. Questi comportamenti hanno interessato l'intero mercato della produzione della pasta e generato un incremento nel prezzo di vendita, in buona parte trasferito al consumatore: il prezzo finale, infatti, è aumentato di circa il 36% nel periodo delle intese. L'intesa tra UNIPI e le 26 aziende produttrici sanzionate è durata dall'ottobre 2006 al marzo 2008 e ha fatto registrare un incremento nel prezzo di vendita pari al 51,8%. Secondo l'Antitrust le imprese hanno concertato una comune strategia che ha permesso alle aziende di piccole dimensioni di aumentare i prezzi: le catene distributive, in presenza di incrementi generalizzati, sono state costrette ad accettare i nuovi listini. Le imprese maggiori, che non volevano essere le sole ad aumentare i prezzi, hanno azzerato il rischio di perdere significative quote di mercato. Le multe comminate sono state determinate tenendo conto della situazione di difficoltà del settore e del notevole aumento del costo della materia prima. Il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante per la sorveglianza dei prezzi mettono a disposizione dei consumatori che riscontrassero livelli anomali ed eccessivi dei prezzi della pasta il numero verde 800.955.959 e la casella email garante@osservaprezzi.it.

Dossier "Prezzo della pasta, multate le intese che alterano la concorrenza"


Programmi di assistenza e di integrazione sociale


Il 10 febbraio 2009 il Ministero per le Pari opportunità ha emanato l'avviso per la presentazione di progetti riguardanti Programmi di assistenza e di integrazione sociale. I progetti sono rivolti ad assicurare un percorso di assistenza e integrazione sociale alle vittime che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone a scopo di sfruttamento. Tali progetti (che possono essere presentati da Regioni, Enti locali, o da soggetti privati convenzionati con tali enti) devono prevedere, in particolare: attività pro-attive e attività di primo contatto volte all'emersione delle persone sfruttate; accoglienza abitativa; protezione; attività finalizzate ad ottenere il permesso di soggiorno; formazione; attività finalizzate all'inserimento socio-lavorativo. L'ammontare delle risorse destinate ai progetti è di € 4.600.000 a valere sulle risorse assegnate al Dipartimento per le pari opportunità. Le iniziative sono finanziate nella misura del 70% del totale della spesa a valere sulle risorse statali e nella misura del 30% del totale della spesa a valere sulle risorse della regione o dell'Ente locale. Ciascun proponente può presentare un solo progetto, che può prevedere più soggetti attuatori, indicando dettagliatamente il riparto di compiti e competenze. Possono essere indicate forme di partenariato o di collaborazione istituzionale con soggetti pubblici, documentate con lettere d'intento e/o protocolli d'intesa. I progetti devono essere inviati o consegnati al Dipartimento entro e non oltre quarantacinque giorni dalla pubblicazione del presente avviso. Il testo dell'avviso e tutti i relativi allegati, sono disponibili sul sito http://www.pariopportunita.gov.it. È possibile contattare la Segreteria tecnica della Commissione interministeriale: tel. 06/67792450; e-mail: progettiarticolo18@palazzochigi.it.


Dossier "Programmi di assistenza e di integrazione sociale"





 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com