www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

06/11/2005.  Canosa, bagliori sulla città «del vescovo».

Si presentano oggi a Canosa (Bari) i risultati degli scavi archeologici del 2005 (nella Cattedrale di S. Sabino, ore 18). L'incontro, sotto l'egida della Fondazione archeologica canosina, è organizzato dalle Università di Bari e di Foggia e dalla Soprintendenza archeologica della Puglia. Dopo i saluti delle autorità (dal governatore Vendola al sindaco Ventola, dai rettori Girone e Muscio ai prèsidi di Lettere Petrocelli e Pinto Minerva, dal soprintendente Andreassi al presidente della Fondazione Caripuglia Castorani, da G. Otranto a M. Corrente, dal parroco della Cattedrale Felice Bacco all'assessore Balducci, e a Sabino Silvestri), saranno presentate le «Indagini nella catacomba di S. Sofia», con relazioni di C. Carletti, D. Nuzzo, P. De Santis dell'Università di Bari; e gli «Scavi nel complesso paleocristiano di S. Pietro» con realzioni di G. Volpe, A. De Stefano, R. Giuliani, D. Leone dell'Università di Foggia.


03/11/2005
Una grande basilica con un ampio nartece (il «portico» d'ingresso alla chiesa) e porticato, tappezzati da lapidi tombali di dignitari (un «defensor ecclesiae») ma anche di umili cristiani (come quella del «pargolo Giorgio»), è ciò che è emerso a Canosa in questi ultimi anni sulla collina di San Pietro. Gli archeologi dell'Università di Foggia, capitanati da Giuliano Volpe, cercavano su quella collina - collassata per un tratto, crollo che ha coinvolto le absidi della chiesa, e assediata da nuove costruzioni - l'antica sede episcopale di Sabino, il santo vescovo di Canosa e protettore di Bari. Un presule importante del VI secolo per gli incarichi affidatigli dai pontefici, ma anche per l'energia con cui diresse la sua comunità di fedeli e per il piglio manageriale impresso al rinnovamento edilizio e artistico nella sua diocesi durante il suo lungo vescovato, dal 514 al 566 circa. La ricerca avveniva anche sulla scorta di documenti del IX secolo, soprattutto l'operetta Historia vitae inventionis translationis sancti Sabini episcopi, che sembrava indicare nella omonima chiesa di San Pietro la sede dell'antica cattedrale di Canosa, nonché luogo della sepoltura del vescovo. Difatti su quella collina è riapparsa negli anni una «insula episcopalis», con il grande tempio collegato da un corridoio alle stanze dell'episcopio, pavimentate con le piastrelle del vescovo (portano marchiato il logo di fabbrica «Savinus») e con formelle raffiguranti i simboli cristiani del pesce, del pavone, della croce... E poi tombe riccamente mosaicate con tessere vitree, e a pochi metri anche le fornaci del vescovo. Eppure non tutti i quesiti sono risolti. «Dopo cinque anni di scavi - ci dice Giuliano Volpe - abbiamo compreso che questa non era la cattedrale di Canosa, nonostante i riferimenti dell'operetta del IX sec. E tuttavia è questa la chiesa di S. Pietro, un complesso "martiriale" edificato ex novo da Sabino per insediarvi la propria tomba. La Cattedrale vera non è ancora scoperta». Con ogni evidenza, soggiunge l'archeologo, il sepolcro del santo vescovo era nel bel «mausoleo privilegiato, costruito contemporaneamente con la chiesa». Si sa dalle fonti e dalle leggende che le spoglie di Sabino furono traslate nella nuova cattedrale, e - forse in seguito - nel duomo di Bari. In questa «insula episcopalis» recentemente gli archeologi hanno messo in luce un edificio residenziale, che si è rivelato una «domus» di età tardo-antica, articolata in numerosi vani, con diverse funzioni (alcuni contengono i dolia, i grandi contenitori di derrate) e stanze mosaicate. Tutto farebbe pensare a una residenza di personaggi eminenti della comunità ecclesiastica canosina, nel VII secolo. Ovvero - suggerisce Volpe - una struttura di proprietà ecclesiastica, fuori delle mura, per ospitare pellegrini giunti fin qui per venerare le reliquie dei martiri e le ossa di san Sabino. Dopo il IX secolo, quando la chiesa di S. Pietro fu dismessa, furono qui accumulati elementi architettonici di pregio. Ora, dopo cinque anni di indagini, gli scavi si interromperanno, «per procedere allo studio di tutti i reperti e alla pubblicazione complessiva, in attesa della ripresa degli scavi finalizzati anche alla definitiva sistemazione dell'area a parco archeologico». Il Comune, ci svela l'archeologo, sta procedendo all'acquisizione dei terreni. Ma il progetto ambizioso è quello di istituire a Canosa un «itinerario sabiniano», che metta in relazione tutte le emergenze tardo-antiche e medievali, che qui sono davvero rilevanti, per mostrarci nel suo splendore «Canosa città del vescovo». In questo itinerario saranno comprese anche le catacombe di Santa Sofia, da due anni oggetto di indagine da parte degli archeologi dell'Università di Bari, diretti da Carlo Carletti. Qui, ci dice l'archeologa Donatella Nuzzo, si sta investigando un insediamento cimiteriale sotterraneo, scavato sul costone di Lamapopoli e formato da sepolture famigliari, ma anche da deposizioni comuni comprendenti centinaia di defunti. Dove l'indicatore principale per una datazione sono, per ora, le lucerne del V-VI secolo, importate dall'Africa o di imitazione locale, con simboli cristiani. Una piccola luce sulla storia di Canosa.

Giacomo Annibaldis


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - Cultura & Spettacoli 03/11/2005



Canosa, a lezione di archeologia

Via alla «Summer school», l'iniziativa dell'Università di Foggia e Bari, Comune e Soprintendenza di Puglia

Casamassima: «Trampolino per gli studi sulla storia della città»


Prende il via questa mattina, alle 9, la «Summer school» presso il centro studi «Aufidus». «È il primo importante momento di alta formazione, finalizzata ad approfondire le conoscenze sui temi più innovativi nel campo dell'archeologia, realizzato dopo l'apertura del centro Aufidus - spiega Nicola Casamassima, assessore alla Cultura - attraverso questa iniziativa il vasto patrimonio archeologico di Canosa potrà essere conosciuto da giovani ricercatori interessati alle nuove metodologie di indagine sui manufatti archeologici. Non solo; costituirà un trampolino di lancio sia per l'incentivazione di studi approfonditi sul campo e sia per lo sviluppo e la promozione turistica della città». La «Summer school» è organizzata dall'Università di Foggia attraverso mediante il Centro studi Aufidus, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, il Comune e la Fondazione Archeologica Canosina. Il comitato scientifico è diretto da Giuliano Volpe, dell'Università di Foggia ed è composto anche da Marisa Corrente, direttore archeologo della Soprintendenza, Roberta Giuliani e M.J. Strazzulla, dell'Università di Foggia. «Una iniziativa di alto livello che ha riscosso un grande successo- ha detto Volpe-. Infatti sono pervenute più di 50 adesioni da ogni parte d'Italia ma anche dall'estero. Purtroppo accederanno solo 21 allievi ma assisteranno ai lavori anche molti uditori. Si tratta di giovani già laureati con interessi specifici nella archeologia e architettura. Sono ormai cinque anni che facciamo ricerca a Canosa, una città ricchissima di monumenti e che ben si presta all'installazione di laboratori per l'analisi della archeologia dell'architettura ? ha aggiunto Volpe - Spero che, grazie alla collaborazione tra Università, Comune e Soprintendenza archeologica della Puglia, oltre alla ricerca si potranno svolgere attività di valorizzazione, come la creazione di un parco archeologico dell'area episcopale di San Pietro e un parco archeologico urbano di Canosa».

Paolo Pinnelli

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 03/11/2005


Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di Laurea in Beni Culturali

Dipartimento di Scienze Umane
Centro Studi Aufidus – Canosa di Puglia


L’Università di Foggia (Facoltà di Lettere e Filosofia - Dipartimento di Scienze Umane) mediante il Centro Studi storico - archeologici di Canosa Aufidus organizza, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, il Comune di Canosa di Puglia e la Fondazione Archeologica Canosina, la II summer school di archeologia, che si terrà a Canosa dal 3 all’8 novembre del 2005.

La scelta di Canosa come luogo di svolgimento del corso è motivata dalla recente istituzione in questa città, presso il Centro di Studi Storico - Archeologici Aufidus, di un Laboratorio di Archeologia dell’Architettura, che ha avviato la costruzione di una banca dati sui resti edilizi di età romana, tardoantica e medievale del territorio della Puglia centrosettentrionale e sui relativi cicli produttivi, finalizzata alla elaborazionedi unGIS.

Il corso intende offrire un momento di approfondimento teorico sulle metodologie e gli approcci allo studio degli elevati e dei relativi contesti, sui problemi del rapporto fra archeologia e gli ambiti della conservazione e del restauro, dell’urbanistica e della valorizzazione dei centri storici, ma soprattutto si propone di porre a confronto le ormai molteplici esperienze condotte in Italia centro - settentrionale con quelle realizzate nel Meridione, che sembrano denunciare, fatta eccezione per poche realtà, livelli di ricerca ancora embrionali e non sostenuti da progetti di ampio raggio.

Le lezioni teoriche, tenute da alcuni fra i maggiori specialisti degli argomenti prescelti, avranno principalmente lo scopo di favorire, attraverso il largo spazio previsto per i dibattiti, un proficuo confronto fra tutti i partecipanti (studiosi, corsisti, ecc.) sulle tematiche trattate.

Agli spazi di riflessione teorica si alterneranno momenti dedicati a temi di carattere più applicativo (mensiocronologia, restituzione grafica in 3D, fotogrammetria, GIS) che saranno trattati anche attraverso esercitazioni pratiche sul campo e in laboratorio.

Docenti: Stefania Angiulli (Politecnico di Bari), Andrea Augenti - Enrico Cirelli (Università degli Studi di Bologna - sede di Ravenna), Giovanna Bianchi (Università degli Studi di Siena), Gian Pietro Brogiolo (Università degli Studi di Padova), Aurora Cagnana (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria), Marisa Corrente (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia), Elisabetta De Minicis (Università degli Studi della Tuscia - Viterbo), Francesco Doglioni - Angela Squassina (Università degli Studi di Venezia), Paola Galetti (Università degli Studi di Bologna), Roberta Giuliani (Università degli Studi di Foggia), Elisabetta Gliozzo (Università degli Studi di Siena e di Foggia), Daniele Manacorda (Università degli Studi di Roma 3), Maurizio Minchilli - Loredana Tedeschi (Università di Sassari), Paolo Peduto (Università degli Studi di Salerno), Paolo Perfido (Politecnico di Bari), Juàn Antonio Quiròs Castillo (Universidad del Paìs Vasco), Chiara Raimondo (Università della Calabria), Marco Valenti (Università degli Studi di Siena), Giuliano Volpe (Università degli Studi di Foggia).

Comitato scientifico. Prof. Giuliano Volpe (direttore Summer School – Università degli Studi di Foggia), dott.ssa Marisa Corrente (direttore archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia), dott.ssa Roberta Giuliani (Università degli Studi di Foggia), prof.ssa M.J. Strazzulla (Università degli Studi di Foggia).

Condizioni di partecipazione. Saranno ammessi alla frequenza della summer school 20 corsisti che abbiano formazione, esperienza e/o consolidati interessi in ambito archeologico. Saranno preferiti laureati, dottori o dottorandi di ricerca, specializzati specializzandi in archeologia. In caso di disponibilità saranno ammessi anche laureandi in discipline archeologiche. L’ammissione ai corsi è soggetta a insindacabile parere del Comitato scientifico.

La partecipazione di uditori è ammessa esclusivamente alle lezioni teoriche.

Diplomi. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Crediti universitari. L’Università di Foggia riconoscerà n. 1 credito formativo agli iscritti al corso.

Quota di partecipazione. € 200.

La quota comprende. Iscrizione al corso e alloggio in appartamenti in camere multiple, ubicati a Canosa di Puglia, in posizione centrale.

I corsisti che dovessero preferire l’alloggio presso una struttura alberghiera potranno eventualmente contattare l’Hotel d’Altavilla di Canosa di Puglia (BA), (0883. 612583, 666231)convenzionato con il corso; si intende che in questa opzione il costo dell’alloggio sarà a completo carico del corsista e che tale soluzione non dà diritto a sconti sulla quota di partecipazione al corso stesso.

I prezzi appositamente concordati con l’Hotel d’Altavilla per il solo pernottamento sono i seguenti:

Camera singola: € 55
Camera doppia: € 35 a persona
Camera tripla: € 25 a persona

La quota non comprende. Il vitto non è compreso nella quota di adesione ma sarà a carico dei partecipanti. Il ristorante convenzionato con il corso è il “Boemondo” di Canosa di Puglia, situato nel centro della cittadina, di fronte alla cattedrale(tariffa concordata per i corsisti: € 12 a pasto).

In ogni caso gli appartamenti saranno attrezzati anche per consentire ai corsisti di provvedere autonomamente al proprio vitto.

L’Università di Foggia si riserva la possibilità di sostenere parzialmente tali spese con fondi eventualmente disponibili al termine del corso. In tal caso, priorità sarà data a giovani studenti universitari.

Come si raggiunge. Canosa è raggiungibile preferibilmente in autobus da Barletta o da Foggia.

Iscrizioni e organizzazione generale. Chiunque sia interessato può inviare un curriculum vitae et studiorum e il proprio recapito all’indirizzo email: archeologia@unifg.it, entro il 16 ottobre 2005.

È importante specificare la soluzione per l’alloggio desiderata.
(Termine iscrizioni a esaurimento disponibilità)

Per informazioni: tel. 0881 587638; 320 4394593; 333 3113099; 329 3903719

Coordinamento scientifico: dott.ssa Roberta Giuliani

Segreteria organizzativa: dott.ssa Giovanna Baldasarre; dott.ssa Nancy Mangialardi

Rettore: Prof. Antonio Muscio

Preside: Prof.ssa Franca Pinto Minerva

Direttore del Dipartimento: Prof. Isabella Loiodice

Direttore della Scuola: Prof. Giuliano Volpe







Programma:

Giovedì 3 novembre
9 - 9.45 Saluto del Sindaco di Canosa (F. Ventola).
Presentazione del corso (M. Corrente, G. Volpe)
9.45 - 11.30 Esperienze di archeologia dell'architettura in Italia
R. Giuliani, Archeologia dell'architettura nella Puglia centro - settentrionale nel quadro delle ricerche in Italia meridionale: casi di studio e linee di indagine
11.30 - 13.30 G.P. Brogiolo, Le ricerche nell'Italia nordorientale
13.30 - 15 Pausa pranzo
15 - 17 Archeologia dell'architettura: gli approcci e i metodi
G.P. Brogiolo: Approcci e metodi di analisi dell'edilizia storica
17 - 17.30 Dibattito
18 - 21 Cattedrale di San Sabino. Presentazione delle ricerche archeologiche attualmente in corso a Canosa di Puglia:

Scavi nel complesso paleocristiano di S. Pietro (G. Volpe, A. De Stefano, R. Giuliani, D. Leone)
Scavi nella catacomba di Lamapopoli (P. De Santis, D. Nuzzo) Saranno presenti l'assessore regionale ai Beni Culturali (P. Balducci) e i Rettori delle Università di Bari (G. Giorne) e di Foggia (A. Muscio)



Venerdì 4 novembre

9 - 11 Le fonti per l'archeologia dell'architettura
P. Galetti: Il contributo delle fonti scritte allo studio dell'edilizia tardoantica e medievale
11 - 11.15 Pausa
11.15 - 13.15 Archeologia dell'architettura e centri storici: problemi metodologici e di tutela
D. Manacorda: Archeologia, architettura, centri storici: problemi di metodo
13.15 - 15 Pausa pranzo
15 - 17 F. Doglioni, A. Squassina, Rapporti tra analisi stratigrafica e restauro
17 - 17.15 Pausa
17.15 - 19 La documentazione degli elevati
M. Medri, La rappresentazione delle unità stratigrafiche murarie nel matrix di Harris
19 - 19.30 Dibattito


Sabato 5 novembre

9 - 11 L'apporto archeometrico
A. Cagnana, Cicli produttivi dei materiali da costruzione: pietra, malta, pellicole pittoriche fra Archeologia e Archeometria
11 - 11.15 Pausa
11.15 - 13.15 E. Gliozzo, Archeologia dell'Architettura e Archeometria: domande e risposte possibili
13.15 - 13.45 Dibattito
15 - 20 La restituzione grafica e le ricostruzioni in 3D dei complessi arcitettonici antichi
S. Angiulli, P. Perfido: Il rilievo e la rappresentazione grafica dell'architettura antica e le potenzialità dell'anastilosi virtuale. (lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in laboratorio)


Domenica 6 novembre

9 - 19
(con pausa pranzo dalle 13 alle 15) Applicazione delle scienze matematiche e statistiche all'archeologia dell'architettura
J.A. Quiròs Castillo, Mensiocronologia, produzione dei materiali in serie e datazione dell'architettura (lezione teorica ed esercitazione pratica sul campo e in laboratorio )


Lunedì 7 novembre

9 - 11 Archeologia dell'architettura e archeologia dei paesaggi urbani e rurali
C. Raimondo, Un progetto di atlante cronotipologico delle tecniche murarie tardoantiche e altomedievali in Calabria
11 - 11.15 Pausa
11.15 - 13.15 Archeologia dell'architettura e GIS
A. Augenti, E. Cirelli, Archeologia urbana a Ravenna: applicazioni GIS su deposito archeologico
13.15 - 15 Pausa pranzo
15 - 20 Il rilievo fotogrammetrico delle architetture. Costruzione di sistemi georeferenziati per l'edilizia storica
M. Minchilli, L. Tedeschi: Fotogrammetria per l'architettura e l'archeologia finalizzata alla costruzione di un GIS (lezione teorica ed esercitazioni pratiche sul campo e in laboratorio)


Martedì 8 novembre

9 - 11 Archeologia dell'architettura e archeologia dei paesaggi urbani e rurali
P. Peduto: Bacini, tarsie e spolia al tempo degli ultimi Longobardi meridionali e dei Normanni in Italia.
11 - 11.15 Pausa
11.15 - 13.15 E. De Minicis: Le ricerche di archeologia dell'architettura nell'Italia centrale: alcuni casi di studio
13.15 - 15 Pausa pranzo
15 - 17 M. Valenti: L' edilizia rurale nei villaggi altomedievali della Toscana
17 - 19 G. Bianchi: Lettura di insediamenti abbandonati e di centri storici minori della Toscana meridionale.
Proposta di metodi di analisi ed elaborazione dati per una interpretazione delle vicende storiche ed economiche (secc. IX - XIV)
19 - 20 Dibattito e bilancio dell'esperienza











 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com