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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/10/2009.  MINERVINO – AMBIENTE: ACCENSIONE DELLE STOPPIE, ECCO LE REGOLE NELL’AREA MURGIANA .

Benché le temperature sia siano notevolmente abbassate e si preannunciano piogge copiose, resta alto il rischio di danni al territorio e all’ambiente che spesso derivano dall’incuria dell’uomo e dalla mancanza di una corretta gestione dei suoli agricoli. E proprio per evitare i rischi derivanti dall’antica pratica della bruciatura delle stoppie, l’Ente parco nazionale dell’Alta Murgia ha emanato anche per quest’anno alcune disposizioni urgenti in materia di bruciature delle stoppie. La bruciatura interessa i terreni seminativi ed è partita a fine settembre per protrarsi per tutti i prossimi mesi autunnali.
In attesa che venga adottato il Regolamento, l’Ente del Parco ha trasmetto a tutti i comuni una delibera su come effettuare la pratica della bruciatura. In buona sostanza, chi intende bruciare le cosiddette “stoppie” deve attenersi a regole e modalità ben precise, altrimenti sono previste dure sanzioni, soprattutto se determinano piccoli focolai e peggio incendi. Come si è già detto la bruciatura si poteva effettuare già a partire da fine settembre, a condizioni che “lungo il perimetro delle superfici interessate sia tracciata una fascia protettiva per una larghezza continua e costante di almeno dieci metri o di almeno quindici lungo i confini che distano meno di cento metri dalle superfici boscate, rimboschite, cespugliate, a macchia mediterranea, a coltura arborea, nonché dai terreni incolti. La fascia di protezione, precisa, deve essere realizzata esclusivamente su suolo agricolo e deve essere tenuta sgombra da ogni residuo di vegetazione con periodiche lavorazioni del terreno”. “L’accensione delle stoppie deve essere comunicata all’ente Parco, al coordinamento territoriale per l’ambiente del Corpo forestale e al comando di polizia municipale del territorio competente, indicando la data, l’orario di accensione e di spegnimento, la località, il foglio di mappa e la particella. Le operazioni vanno eseguite dotandosi di mezzi adatti al controllo e allo spegnimento delle fiamme”.
La Gazzetta del Nord Barese
Rosalba Matarrese





 

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