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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/10/2009.  NOTIZIE DAL GOVERNO – NEWSLETTER ANNO X N. 38 DEL 20 OTTOBRE 2009.

In questo numero:



 


Nasce la banca del Mezzogiorno


Approvato dal Consiglio dei ministri il 16 novembre 2009 un apposito disegno di legge finalizzato a creare le condizioni finanziarie per uno sviluppo del credito nel Mezzogiorno, per un riequilibrio economico dell'intero territorio nazionale, per acquisire un rapporto più bilanciato fra impieghi e depositi nelle diverse aree del Paese, nonché per fare fronte ai problemi strutturali che tuttora incidono sul credito nel Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia). Il nuovo intervento si basa su tre direttrici fondamentali: 1) incrementare la capacità di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno; 2) sostenere le iniziative imprenditoriali più meritevoli; 3) canalizzare il risparmio verso iniziative economiche che creino occupazione nelle Regioni meridionali. Sarà il Comitato promotore della Banca del Mezzogiorno s.p.a., composto da un massimo di quindici membri nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, anche in rappresentanza delle categorie economiche e sociali, di cui almeno cinque espressione di soggetti bancari e finanziari con sede legale in una delle regioni del Mezzogiorno e uno di Poste Italiane s.p.a, ad avviare le iniziative per concretare l'intervento e riferire al Ministro dell'Economia su modi e fattibilità dell'iniziativa. Il Comitato promotore è costituito senza oneri per la finanza pubblica. La Banca opera per almeno cinque anni come istituzione finanziaria di secondo livello, sostenendo progetti di investimento nel Mezzogiorno e promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese anche con il supporto di intermediari finanziari con adeguato livello di patrimonializzazione.

Dossier "Banca del Mezzogiorno, una banca per il piccolo e medio credito"


 


Class action nella pubblica amministrazione


Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 15 ottobre 2009, ha approvato uno schema di decreto legislativo che, attuando una specifica delega conferita al Governo, introduce nel nostro ordinamento il nuovo istituto del ricorso per l'efficienza delle Amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici e ne detta la disciplina processuale. La "class action" rientra nel sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Il provvedimento, da una parte mira al recupero di efficienza dell'apparato pubblico e ad un forte recupero di produttività, dall'altra garantisce la tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle Amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard di riferimento. È prevista una tipologia di ricorsi diversa dall'azione collettiva introdotta dalla legge finanziaria per il 2008. L'introduzione della "class action" ha il fine di: assicurare elevati standard qualitativi ed economici dell'intero procedimento di produzione del servizio reso all'utenza, tramite la valorizzazione del risultato ottenuto; nonché quello di prevedere: mezzi di tutela giurisdizionale degli interessati nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici che si discostano dagli standard qualitativi ed economici fissati o che violano le norme preposte al loro operato; l'obbligo per le amministrazioni, i cui indicatori di efficienza o produttività si discostino in misura significativa dai valori medi dei medesimi indicatori rilevati tra le amministrazioni omologhe, di fissare ai propri dirigenti anche l'obiettivo di allineamento ai parametri deliberati dall'organismo centrale di valutazione; l'attivazione di canali di comunicazione utilizzabili dai cittadini per segnalare qualsiasi disfunzioni nelle PA.

Dossier "Class Action nella pubblica amministrazione"


 


Patti d'integrità contro la corruzione negli appalti pubblici


Nel settore dei contratti pubblici la domanda complessiva attivata nel primo semestre del 2009 è cresciuta del 6,3% passando in termini assoluti da 35 a oltre 37 milioni di euro. È ciò che emerge dal Rapporto trimestrale curato dall'Autorità di vigilanza dei contratti pubblici diffuso il 9 ottobre scorso. L'apertura del mercato alla concorrenza impone però un sistema di regole in grado di assicurare pubblicità alle gare e la più ampia partecipazione tra imprese poste su un piano di parità. Per questo motivo, è stata rilanciata la Rete europea degli appalti pubblici in occasione di una conferenza internazionale che si è tenuta a Roma la scorsa settimana. Inoltre per migliorare l'efficienza delle amministrazioni nella gestione degli appalti è ora a disposizione di tutti i Comuni italiani il Patto d'integrità, una best practice già adottata dai comuni di Milano e Torino. Dopo il protocollo recentemente firmato con l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici per lavori, forniture e servizi nel settore dell'ITC, è questo il secondo passaggio della strategia avviata con la ratifica della Convenzione ONU sulla corruzione e l'individuazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione nel Dipartimento della Funzione Pubblica. Obiettivo è quello di migliorare la trasparenza e quindi l'efficienza del "sistema appalti", ridurre i costi, accrescendo la trasparenza del trattamento dei fascicoli di gara.

Dossier "Appalti pubblici: Patti d'integrità contro la corruzione"


 


Sostegno al Made in Italy, una campagna per promuovere la moda italiana


"If you speak fashion, you speak Italian": se parli di moda, parli di Italia. É questo il titolo della campagna di comunicazione presentata in anteprima il 29 settembre 2009 dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e dal Presidente dell' Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), Umberto Vattani, destinata a sostenere la moda italiana negli Stati Uniti. Il progetto ICE ha come target prioritario il mercato statunitense, con uno stanziamento di oltre 3,5 milioni di dollari USA e copre il periodo ottobre 2009-aprile 2010 sviluppandosi lungo tre direttrici: azioni per stimolare gli acquisti di prodotti moda italiani da parte di compratori USA; azioni per stimolare la vendita diretta di prodotti italiani negli USA; campagne di comunicazione e immagine per rilanciare il sogno italiano, l'"Italian Dream", nell'immaginario dei consumatori USA. Le prime iniziative concrete del progetto ICE hanno puntato a stimolare gli acquisti, con due missioni di dettaglianti indipendenti USA in Italia: 1) una delegazione di gioiellieri americani ha visitato la rassegna "Vicenza Oro Choice" e il distretto orafo di Arezzo, incontrando alcune delle aziende più rappresentative del settore; 2) una delegazione di "buyer" dell'abbigliamento è stata presente alle sfilate milanesi dei giovani stilisti del "Progetto Incubatore", alla Fiera di Milano del "Pret a Porter", alla presentazione di "Who's on next", premio per giovani talenti organizzato da Alta Roma e Vogue Italia. Le missioni di dettaglianti indipendenti proseguiranno nei primi mesi del 2010.

Dossier "Promozione della moda italiana negli USA"


 


Lavoro minorile: collaborazione più stretta tra ministero e telefono azzurro


Incentivare il contrasto al lavoro minorile attraverso l'azione congiunta di istituzioni e associazioni e la collaborazione dei cittadini. Questa la finalità del Protocollo d'intesa firmato il 12 ottobre 2009 dal Ministero del Lavoro, salute e politiche sociali con l'Associazione "S.O.S. - Il Telefono Azzurro ONLUS", che definisce nuove modalità di azione. In particolare, il "Servizio 114 Emergenza Infanzia", istituito con decreto del 6 ottobre 2003 e affidato in gestione a Telefono Azzurro, diventa strumento privilegiato di allarme, con il duplice obiettivo di tutelare i minori e di rendere tempestiva l'azione delle direzioni provinciali del lavoro, sulla base delle segnalazioni pervenute, anche in forma anonima. Queste alcune delle modalità operative previste: le segnalazioni pervenute al Servizo 114 saranno utilizzate creando collegamenti con le strutture territoriali competenti in ambito sociale e di sicurezza e con i Servizi ispettivi del ministero del Lavoro; sarà predisposta una banca dati comune alla Direzione per l'Attività ispettiva del Ministero del Lavoro e a Telefono Azzurro, con una mappatura delle strutture territoriali che possono essere attivate dagli operatori del settore; saranno avviate attività di formazione specifica, per potenziare le competenze nelle situazioni di necessità che coinvolgano bambini e adolescenti italiani e stranieri; saranno promosse iniziative di comunicazione sul tema del lavoro minorile, per divulgare il Servizio 114 Emergenza infanzia.

Dossier "Contrasto al lavoro minorile: potenziato il "Servizio 114"


 


Conciliare, questa settimana, si può, gratuitamente


Imprese, consumatori e professionisti che vogliano risolvere una controversia di tipo commerciale tramite la procedura di conciliazione, possono farlo gratuitamente durante la "Settimana della Conciliazione" (19-24 ottobre 2009) promossa dall'Unione italiana delle Camere di commercio. L'iniziativa giunge quest'anno alla sesta edizione. "Concilia, e il mondo ti sorride": è lo slogan con cui le Camere di commercio pongono al servizio degli utenti questo strumento di risoluzione, che si caratterizza per la rapidità dei tempi di soluzione, la semplicità del procedimento, i costi ridotti e predeterminati, la riservatezza della procedura. La procedura è gratuita per le domande presentate presso gli Uffici di Conciliazione delle Camere di commercio; per le controversie con valore massimo di 50.000 euro, indipendentemente dall'esito dell'incontro di conciliazione purché non si tratti di controversie in materia di diritto societario (che non sono gratuite). Per avviare la procedura basta inviare la richiesta alla Camera di commercio della propria provincia, che contatterà l'altra parte, curando tutti gli aspetti organizzativi fino alla data dell'incontro: nel caso che le parti raggiungano l'accordo, potranno sottoscrivere un verbale che avrà la stessa efficacia di un contratto. Tutte le informazioni resteranno riservate. Le parti, in caso di mancato accordo, possono in ogni momento rivolgersi al giudice ordinario.

Dossier "Settimana della conciliazione"









 

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