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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

10/01/2010.  BARLETTA - MOBILITAZIONE PER LA SEDE LEGALE DELLA PROVINCIA BT.

Domenica, 10 gennaio 2010, presso il Circolo Unione di Barletta, si è tenuta la preannunciata manifestazione Popolare avente per tema “Eventi e Obiettivi del 2010”.
Ha presieduto Nicola DI FEO, vice Sindaco di Trinitapoli (BT); ha introdotto i lavori Nardo BINETTI, segretario del Comitato di Lotta “Barletta Provincia”; ha concluso l’avv. Giuseppe CIOCE, consigliere regionale.
Hanno partecipato, inoltre, i consiglieri provinciali Vincenzo VALENTE (capogruppo PPDT), Michele DICORATO e Giuseppe DIPAOLA (La buona politica), il coordinatore della formazione politica Nuova Generazione Michele DIBENEDETTO e il consigliere del sottosegretario di Stato GIOVANARDI Antoino COMITANGELO, oltre a numerosi consiglieri comunali di Barletta.
Un messaggio di saluto ed un impegno ad intraprendere analoga iniziativa nei riguardi dei Comuni di Corato e Ruvo di Puglia è stato inviato al Comitato dalla consigliere regionale Pina MARMO di Andria.
Sul tema “Sede legale a Barletta: votazione o referendum?” hanno relazionato l’avv. Nicola DI MODUGNO, presidente del Comitato e il senatore Biagio TATO’.
Su tale argomento si è preso atto innanzitutto che il Consiglio Provinciale è stato convocato il 25 e il 26 prossimi, per varare in aula lo Statuto e il Regolamento già predisposti in sede di Commissione Speciale presieduta dall’avv. Bernardo LODISPOTO e dal vice Presidente Luigi ANTONUCCI entrambi presenti all’Assemblea e intervenuti nel dibattito.
Il tema affrontato ha portato a una conclusione: la “Sede Legale” della Sesta Provincia Pugliese spetta, in maniera indiscutibile, alla Città di Barletta e che sarebbe naturale che sia lo stesso Consiglio Provinciale a sancirne l’individuazione con un voto a maggioranza qualificata, tanto, anche ai sensi della Legge istitutiva n. 148/04.
Purtuttavia, prevedendo difficoltà decisionali in tal senso, anche in vista delle prossime consultazioni elettorali di primavera alla Regione Puglia e ai Comuni di Andria e Margherita di Savoia, si è auspicato, da più parti, il ricorso all’istituto referendario. Questo darebbe l’ultima parola al popolo sovrano che ha, specialmente quello di Barletta e della Valle dell’Ofanto, invocato, da sempre e a tutti i costi, l’autonomia del proprio territorio.
In tal senso, si è chiaramente pronunciato anche lo stesso relatore sen. Biagio TATO’.
Sul tema “Provincia BT ancora più grande?” ha relazionato l’avv. Riccardo MERRA, coordinatore del Comitato Promotore Città di Lavello, anche in rappresentanza dell’avv. Antonio PETTORRUSO, consigliere comunale di Lavello, dell’avv. Emanuele BRUNETTI di Venosa e dell’avv. Federico PAGANO, sindaco di Palazzo San Gervasio, tutti presenti all’Assemblea.
Il Comitato di Lotta ha consegnato agli Amministratori lucani lo “storico” Ordine del Giorno, sottoscritto a Barletta, il 17 giugno 1923, con cui le comunità di Genzano, Palazzo San Gervasio, Lavello, Rapolla e Venosa si unirono alle altre città del Circondario, per “far voti al Governo perché riconosca l’importanza eccezionale della Circoscrizione Barlettana, e voglia benignarsi elevare il Circondario al grado di Provincia autonoma.”
L’avv. MERRA ha quindi definito storico il ritorno delle cittadine lucane a Barletta, quasi a voler riprendere il cammino per confluire, questa volta, nella nata Provincia di Barletta-Andria-Trani!
L’intervento appassionato del Sindaco di Palazzo San Gervasio, ha auspicato che la confluenza delle comunità potentine avvenga con il ricorso al referendum.
Sul tema “L’alta velocità BARI - ROMA non ignori la nostra Provincia!” ha relazionato, in maniera dettagliata, il prof. Vincenzo PICCIALLI, segretario amministrativo del Comitato.
Dopo una breve introduzione sul concetto di Alta Velocità ferroviaria, il relatore ha esordito facendo notare che Barletta, nell’indice di classificazione delle stazioni stilato dalle Ferrovie dello Stato, occupa il 3° posto nella Regione Puglia (dopo Bari e Foggia), nonostante nella stessa classifica non le sia stato riconosciuto il rango di capoluogo di provincia. Il traffico rilevato, secondo RFI, ammonta a 3 milioni di passeggeri annui, grazie soprattutto all'importanza del nodo ferroviario che Barletta può vantare.
E’ stata prevista, tuttavia, la fermata dell’Alta Velocità a Brindisi che, in prima battuta, era stata esclusa e poi “miracolosamente” recuperata, nonostante abbia un traffico passeggeri inferiore al nostro (7° posto nella stessa classifica stilata dalle FF.SS). Questa decisione si giustifica soltanto con le “scelte politiche” dei due pesi e due misure, del trattamento da figli e figliastri; perché Barletta viene considerata orfana di esponenti politici influenti!
Già il Comitato di Lotta, un anno fa, ha raccolto 6.000 firme consegnandole personalmente al Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera, on. Mauro VALDUCCI, ed ai vertici di Trenitalia, Mauro MORETTI e Innocenzo CIPOLLETTA.
Il rappresentante del Governo, ministro Altero MATTEOLI e i dirigenti delle FF.SS. si giustificarono asserendo che la tratta Bari-Roma doveva necessariamente essere percorsa in meno di 4 ore, per cui la fermata a Barletta avrebbe oltrepassato tale limite. Come giustificare, allora, la fermata di ben 9 minuti a Foggia?
A tal proposito, il segretario Nardo BINETTI ha preannunciato nuove iniziative nei riguardi di Trenitalia, peraltro già anticipate allo stesso Amministratore Delegato Mauro MORETTI, per indurla a rivedere le proprie decisioni.
Il prof. PICCIALLI ha concluso con una vera e propria novità, presentando il progetto già di origine borbonica, nel 1920 ripreso, descritto e riproposto a quell’epoca dall’ing. Dini e recentemente riscoperto in una relazione pubblicata nel 1930 dal Sindacato Datori di Lavori Agricoli “sull’importanza storica, commerciale, industriale, agricola, culturale e demografica della città di Barletta”, ovvero la realizzazione di una linea direttissima Barletta-Napoli lunga 204 km e che oggi correrebbe parallela, all’incirca, all’autostrada A16 Napoli-Canosa, lunga 172,5 km.
Il relatore ha anche annunciato di aver intrapreso, a nome del Comitato, i primi passi nei confronti dell’Italferr, società che, per conto del Gruppo Ferrovie dello Stato, si occupa materialmente della realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, presentando ad essa il progetto.
Ha concluso i lavori l’avv. Giuseppe CIOCE, Consigliere della Regione Puglia, dichiarando ufficialmente il proprio incondizionato appoggio alle iniziative assunte dal Comitato di Lotta “Barletta Provincia” e, in particolare, un suo nuovo intervento nei riguardi dell’Assessore Regionale ai Trasporti Mario LOIZZO, per la realizzazione della promessa fermata presso il Presidio Ospedaliero mons. Dimiccoli della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola, con il coinvolgimento nel tavolo tecnico del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia anche per il rilancio della tratta in chiave turistico-culturale.


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