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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/02/2010.  BARLETTA - “UNA NUOVA STAGIONE PER I BENI CULTURALI IN PUGLIA” IN MOSTRA NELLA GALLERIA DEL TEATRO CURCI.

Giovedì 18 febbraio 2010 alle ore 16 sarà inaugurata – alla presenza del Sindaco di Barletta ing. Nicola Maffei e della Dirigente comunale del Settore Beni e Servizi Culturali, dott.ssa Emanuela Angiuli – la mostra “Una nuova stagione per i Beni Culturali in Puglia” presso la Galleria del Teatro “G. Curci” di Barletta.

Organizzata dall’Assessorato regionale al Sud e Diritto allo studio - Pubblica Istruzione, Beni culturali, Musei, Archivi, Biblioteche, Ricerca Scientifica e dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, la rassegna espone, nelle immagini fotografiche, gli interventi realizzati nell’ultimo quinquennio dalla Regione Puglia.

Descrivere oggi la Puglia attraverso i beni culturali, gli archivi, le aree archeologiche, le biblioteche, le cattedrali, i complessi monumentali, i musei, i teatri, significa cogliere il cambio di passo che, negli ultimi anni, ha caratterizzato l’approccio innovativo al recupero e alla tutela dei beni artistici e architettonici.

Grazie ai fondi europei, nazionali e regionali, è stato possibile riportare allo splendore cattedrali, teatri, musei, biblioteche, recuperare archivi, aree archeologiche, complessi monumentali, creando e consolidando altrettanti sistemi culturali.

A questi interventi sono dedicate sei identiche mostre che si svolgono simultaneamente nelle sei province pugliesi. Ognuno dei sette sistemi è in grado di rendere disponibili, in una rete virtuale o telematica, beni e servizi a vantaggio di un pubblico potenzialmente vastissimo. E di rappresentare, al contempo, un nuovo e potente fattore d’attrattività turistica e un’occasione di sviluppo economico del territorio.

Le testimonianze degli innumerevoli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale regionale, raffigurate nella mostra, sono il simbolo di una regione e di un Sud che non vuole essere rappresentato esclusivamente dalle metafore che alludono al degrado socio-ambientale, ma che, quale immenso crocevia mediterraneo, ha alle spalle un tessuto territoriale ricco e diffuso.

Tale tessuto, nella visione che ha portato alle scelte fatte, ha determinato la capacità di avviare percorsi di sviluppo innovativi, attraverso i quali si sono rotte anche le barriere che ci separavano dall’Europa: scegliendo con forza di investire in cultura, in risistemazione degli archivi, delle biblioteche, dei teatri, dei castelli e dei musei, si è scelto il segno chiaro di una ripartenza, di un nuovo inizio.

Nei moltissimi interventi e nelle azioni intraprese e attualmente concluse o in fase di completamento, Barletta occupa un posto d’eccellenza con il Polo Museale di Barletta, che vede la realizzazione della Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” e la prossima riapertura del Museo Civico nelle sale del piano terra e del primo piano del Castello.

Attraverso il progetto finanziato dalla Regione nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) in materia di Beni Culturali per il territorio della Regione Puglia, si è inteso riorganizzare il patrimonio artistico del Comune di Barletta all’interno di due edifici di straordinaria valenza storico - monumentale: Palazzo della Marra e il Castello Aragonese.

L’intervento si sostanzia nell’esposizione permanente e a rotazione delle opere del patrimonio d’arte comunale, nella promozione e conoscenza del territorio e dei suoi beni, nonché nella pubblica fruizione degli stessi.

La scommessa di continuare la modernizzazione della Puglia deve vederci consapevoli che la modernità si misura sulla capacità di coniugare profitto e ricchezza sociale con una forte relazione con il proprio passato, in termini di patrimonio e di legami che la cultura, nel senso ampio del termine, genera.

La mostra chiuderà il 4 marzo 2010. Orari: mar. – sab. 10/13 – 16/20.






 

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