Da lontano sembra una piscina e ci manca solo il trampolino. In realtà è una strada, quella di via Tittadegna, sulla quale - almeno nel tratto in questione e che vedete qui affianco - è bene che al posto della macchina utilizziate il canotto.

Si perchè se doveste passarci con la macchina, motorino, trattore è molto probabile che il vostro motore si spenga. Se invece siete amanti della bicicletta o vi piace correre in campagna fate prima a cambiare proprio destinazione di arrivo.

Eppure è una delle poche strade che porta a Canne della Battaglia e, in questa maniera, non si offre un bello spettacolo ai turisti. Questa situazione, estremamente pericolosa per l’incolumità degli automobilisti essendo presente immediatamente dopo una curva, si verifica ogni qual volta piove. Qualcuno già si è fatto molto male. Addirittura, fino al mese di ottobre, erano presenti transenne del comune di Barletta proprio per evidenziarne la anomalia.

Francesco Delvecchio, nostro lettore e cittadino barlettano che più volte al giorno percorre quella strada, si rivolge a Pronto Gazzetta: "Non credo di esagerare se parlo di dissesto idrogeologico nei pressi dell'Ospedale «Dimiccoli», e precisamente in Via Tittadegna.

L’enorme pozzanghera rappresenta una vera e propria insidia dal momento che una volta creatasi, persiste per diversi mesi, causando non pochi disagi. Personalmente dovendo percorrere quel tratto per motivi di lavoro, spesso mi trovo a dover cercare percorsi alternativi con relativa perdita di tempo oltre all'aggravio di spese a mio carico.

Il Comune di Barletta è al corrente del pericolo che ormai sussiste da anni, tuttavia non prende alcun tipo di provvedimento permanente, limitandosi a transennare la strada in caso di pioggia".

Questo problema, inoltre, crea non pochi disagi alle centinaia di agricoltori che ogni giorno percorrono la strada per recarsi a lavorare. Ma non è tutto una volta che l’acqua si è asciugata (e ci vogliono parecchie settimane prima che avvenga) sul terreno si crea un manto di fango che mette a repentaglio la stabilità delle macchine che vi transitano. Inoltre, al lato della strada, si è creata una serie di buche piene di fango e se qualcuno dovesse caderci dentro difficilmente ne uscirebbe vivo.

GIUSEPPE DIMICCOLI
Fonte. La Gazzetta del Nord Barese
Giovedì 22 aprile 2010

Nella foto di Calvaresi (per gentile concessione) in bicicletta... fuori bordo!