Il Crsec propone la particolare esposizione realizzata dall'architetto canosino Maniello

Sabato si inaugura la mostra fotografica da visitare con occhiali speciali

Non semplici immagini ma fotografie con effetti tridimensionali: questa la particolarità della mostra fotografica «ArcheologiCanosa_3D» organizzata dall'architetto Donato Maniello, con la collaborazione delle colleghe Chiara Cantilena e Sandra Cantilena di Napoli. «L'osservatore avrà la sensazione di trovarsi in quei luoghi e di riuscire quasi a toccare i reperti - spiega Maniello - È un modo differente di fruire l'archeologia, mostrandola attraverso una tecnica digitale che valorizza in modo nuovo la storia dell'arte e la cultura di uno dei più importanti complessi archeologici italiani». Tra le tecniche utilizzate per poter percepire la «terza dimensione», quella scelta in questa mostra prende il nome di "anaglifica".

«Utilizza gli stessi principi del passato quando con gli stereoscopi era possibile percepire la terza dimensione guardando in un binocolo dove erano posizionate due foto scattate a diversa distanza - continua Maniello - La computer grafica permette oggi di fondere le due immagini in una sola, cioè l'anaglifo, e di percepire la profondità utilizzando opportuni occhiali a due colori senza i quali le fotografie appaiono solo sfocate e sdoppiate».

Gli occhiali, forniti durante la mostra, permetteranno la visione corretta delle fotografie disposte su particolari espositori. Brevi ed esaurienti didascalie descriveranno poi i percorsi e ne spiegheranno i luoghi. La mostra si inaugura sabato 10 dicembre alle 18, presso il Crsec (via Parini); interverranno Paola Balducci, assessore regionale al Diritto allo Studio, il sindaco Francesco Ventola, mons. Felice Bacco, parroco della Cattedrale di San Sabino, Sabino Silvestri, presidente della Fondazione Archeologica Canosina, e Addolorata Montenero, responsabile del Crsec, che ha reso possibile la realizzazione della mostra fotografica che resterà aperta fino al 30 dicembre.

Paolo Pinnelli

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 08/12/2005