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09/12/2005.  Puglia, piano regolatore contro il degrado delle coste .

Da Bisceglie (Bari)
Sabina Leonetti


Anni di incuria, vandalismo, degrado, carenza di controlli. Sulle coste della Puglia è allarme ambiente. Per questo la Regione è corsa ai ripari varando un Piano regolatore per gli oltre 800 chilometri di coste. Un bene troppo prezioso, dal punto di vista ambientale, archeologico e turistico. per essere lasciato in balia dei soprusi ecologici. La decisione della Regione nasce in seguito al caso scoppiato nel comune di Bisceglie, zona Pantano-Ripalta, dove sorge l'oasi protetta di Torre Calderina, 685 ettari di estensione. Il comune aveva dato il via libera ad un progetto per la realizzazione di un impianto di distribuzione di Gpl con annesso motel, a pochi metri da "Cala del Pantano". Ma il Wwf si è opposto presentando un ricorso alla Regione per la salvaguardia dell'area. Sito di assoluta valenza ambientale, considerato prezioso per l'ecosistema costiero.
Da qui la decisione della Regione di varare nuove regole in difesa del territorio. Le decisioni sono state assunte nell'incontro tra Regione Puglia, rappresentanti del sindacato imprese balneari, Confcommercio, Wwf, Italia Nostra e Legambiente. Nell'occasione è stata redatta una bozza di regolamento, con le prime direttive del nuovo Piano regionale coste, a cui dovranno conformarsi i piani comunali.
Le coste pugliesi presentano notevoli ricchezze storico-archeologiche e ambientali, e rappresentano soprattutto una risorsa per lo sviluppo dell'economia turistica. Un sistema dall'equilibrio delicato, troppo spesso violato dalla mano dell'uomo, per miopi interessi privati. «L'iniziativa del Tavolo di concertazione - ha dichiarato l'assessore al demanio Minervini - ha preso il via proprio l'estate scorsa, nel momento in cui la questione delle concessioni demaniali era più calda. La novità metodologica è proprio quella del confronto partecipato. Conteremo sulla collaborazione del Politecnico di Bari, con cui abbiamo stipulato una convenzione per la predisposizione di strumenti a più forte valenza innovativa».
"Cala del Pantano" non è purtroppo l'unico caso a rischio degrado. In particolare la litoranea a nord di Bari è stata da tempo ridotta a pattumiera infinita. In seguito alle segnalazioni del Wwf locale e alle continue sollecitazioni delle associazioni sono stati portati a termine alcuni interventi di bonifica. «Ma l'emergenza amianto è sempre alta - racconta Mauro Sasso, responsabile del gruppo Wwf di Bisceglie - e per le 32 aree contaminate ci sono solo timidi segnali di cambiamento, assolutamente insufficienti per la città». Ma il degrado è ovunque: campagne invase da amianto e immondizie, spiagge artificiali a lastroni, patrimonio verde senza regolamentazione, abusivismo edilizio, numerosi sequestri della Guardia di Finanza con intervento della magistratura. Eredità pesanti per la città, tanto che la maggior parte dei cittadini, a cui era stato distribuito un questionario per sensibilizzare ai temi ambientali, ritiene che la questione delle discariche abusive debba essere affrontata con maggiore determinazione.

Fonte: AvvenireOnLine









 

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