A giudicare dal numero di amministratori, dirigenti e funzionari pubblici accorsi da tutta la Puglia al Cineporto della Fiera del Levante, a Bari, l'avvento dei Sac (Sistemi ambientali e culturali) è un vero e proprio appuntamento di richiamo.

La Regione ha stanziato una prima tranche di 18 milioni a disposizione di chi presenta piani di gestione dei sistemi paesaggistico-ambientali (i parchi e le riserve naturali già costituite con dentro le masserie in cui si lavorano i prodotti tipici della filiera agroalimentare o le zone di protezione speciale che circondano alcuni tra i più significativi centri storici della nostra regione) della Puglia.

La finalità? Cercare di evitare che ben riuscite riqualificazioni di fortificazioni, ville antiche, castelli, immobili di pregio, sistemi naturali, corridoi ecologici, boschi urbani e periurbani siano vanificate dall'abbandono che accompagna costantemente il problema dei problemi: la difficoltà ad assumere esorbitanti costi di gestione.  

Un parco è una cosa bella per la qualità del vivere e come attrattore (turistico ma non solo), ma dopo averlo restituito ai cittadini bisogna che divenga un parco vissuto e bisogna che qualcuno si faccia carico, in maniera automatica, di riparare gli eventuali danni provocati da visitatori sbadati o incoscienti.

Gli splendori di un'antica villa ristruttura sbiadiscono ben presto se ci si limita a rimirarla senza che diventi centro pulsante di attività di promozione o semplicemente di didattica del territorio. Non più, però, se in questi contenitori si realizzano centri visita, musei multimediali, centri di ricerca, percorsi  per visite guidate, oppure diventano teatro di interi cartelloni di manifestazioni culturali.

E siccome si tratta di attività che comportano un evidente costo di gestione per gli enti e le amministrazioni locali, ecco i Sac per coprire le spese.

Lo hanno spiegato ieri gli assessori regionali all'Assetto del   territorio, Angela Barbanent e, alle Attività culturali e Turismo, Silvia Godelli, e alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro.

«Distinguere i beni culturali e ambientali - ha detto Barbanente - è una finzione. Sono inscindibili e come tali vanno trattati». E siccome i territori punteggiati da questi beni appartengono ad aree differenti tra loro, ecco che i Sac sono stati resi accessibili solo a quei comuni che si mettano insieme. «Minimo tre», conferma Barbanente. E poi si aprano a enti del territorio (enti parco, ad esempio) e alle associazioni.

A mo' di esempio, la riserva marina di Torre Guaceto insieme al parco delle Dune e al Comune di Corigliano d'Otranto. Quest'ultimo è riuscito a rendere il settecentesco castello in un luogo fruibile tutti i giorni dell'anno attraverso l'affidamento della gestione degli spazi ad un'associazione che organizza visite guidate, una scuola estiva del paesaggio, una mediateca. Si tratta peraltro di una cooperativa di tipo B per il reinserimento di persone con diverse abilità.

GIUSEPPE ARMENISE

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

Venerdì 17 settembre 2010

GIOVEDI 16 SETTEMBRE 2010 Ore 09.30

Info day per la creazione e gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC): presentazione avviso pubblico P.O. FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE IV Azione 4.2.2

PROGRAMMA

Introduzione

Angela Barbanente - Assessore ai Beni culturali e alle Aree protette

Silvia Godelli - Assessore alle Attivita' culturali e Turismo

Lorenzo Nicastro - Assessore alla Qualita' dell'ambiente Sessione di lavoro

Apertura

Francesco Virgilio - Dirigente Servizio Beni culturali

I Sistemi Ambientali e Culturali nella programmazione 2007-2013

Francesco Palumbo - Direttore Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti

Avviso pubblico SAC: contenuti tecnico-procedurali

Raffaele Colaizzo - Assistenza tecnica Asse IV, PO FESR Puglia 2007-2013

Silvia Pellegrini Responsabile Azione 4.2.2, PO FESR Puglia 2007-2013

Question time

Giovanna Labate Dirigente Servizio Attivita' culturali Annamaria Maiellaro Dirigente Servizio Turismo

Antonello Antonicelli - Dirigente Servizio Ecologia

Francesco Virgilio Dirigente Servizio Beni culturali

Conclusioni

Angela Barbanente - Assessore ai Beni culturali e alle Aree protette

PER SAPERNE DI PIU'

http://www.regione.puglia.it/index.php?page=curp&opz=display&id=5034

http://www.regione.puglia.it/web/files/cultura/invito_SAC.pdf

LA SCHEDA

I SAC (Sistemi Ambientali Culturali) sono aggregazioni di risorse ambientali e culturali del territorio pugliese. Queste risorse vengono messe in rete, integrate e valorizzate, attraverso un programma di interventi, per promuovere l'attrattività, lo sviluppo economico, la cooperazione fra istituzioni e l'iniziativa delle imprese. I Sistemi sono caratterizzati da una idea forza originale e sostenibile di sviluppo ed attrattività territoriale e da un progetto conseguente di valorizzazione e gestione integrata delle risorse ambientali e culturali.

Essi sono riferiti ad aree sovracomunali e vengono proposti da partenariati territoriali, che comprendono Enti Locali anche in forma associata, Enti Parco, organismi di diritto pubblico, associazioni ed enti di promozione sociale, culturale e turistica, Enti ecclesiastici, Fondazioni, rappresentanze imprenditoriali, altri enti ed istituzioni. Le coalizioni territoriali esprimono dei soggetti capofila che svolgono funzioni di coordinamento, di animazione del partenariato, di informazione e comunicazione.

I Sistemi Ambientali e Culturali vengono definiti attraverso una procedura di negoziato tra Regione e territori proponenti. Attualmente, sono al lavoro due Tavoli Pilota, rispettivamente relativi al Sistema Parco dell'Ofanto Valle del Cervaro e al Sistema Torre Guaceto Dune Costiere.

I tavoli sono stati attivati su richiesta dei territori interessati e stanno sperimentando, con risultati interessanti e trasferibili, il metodo per la costituzione del SAC e per la definizione degli interventi di valorizzazione e gestione.

A breve, un invito della Regione a manifestare interesse aprira' il processo negoziale a tutti gli altri territori che intendano costituirsi in Sistemi Ambientali e Culturali, possedendone i requisiti in termini di significativita' dei beni da valorizzare, progettualita' qualificata, articolazione della compagine partenariale, capacita' organizzativa e di gestione.

I tavoli negoziali devono giungere alla condivisione del progetto di costituzione del SAC e, in tempi brevi, alla definizione di progetti di integrazione e valorizzazione delle risorse individuate, a valere sull'Azione 4.2.2 (Azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti di cui sia valutata la domanda potenziale, anche ai fini di destagionalizzazione dei flussi di visita, dell'allungamento della stagione e di una maggiore attrazione di differenti segmenti di domanda) del PPA Asse IV.

I SAC dovranno poi dotarsi di Piani di Gestione, che verranno realizzati, con la regia della Regione e sulla base di una metodologia unitaria, da centri di particolare esperienza e competenza scientifica sul tema. L'esecuzione dei Piani di Gestione dei SAC nei territori interessati sara' poi monitorata ed accompagnata dalla Regione, con l'obiettivo di ottenere effetti importanti in termini di sostenibilita', attrattivita' e sviluppo territoriale.

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/17/ambiente-cultura-pronto-il-bando.html