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21/09/2010.  TRANIFILMFESTIVAL - POSITIVO IL BILANCIO DELL'UNDICESIMA EDIZIONE.

Terrazza di Palazzo Beltrani gremita, pubblico entusiasta in piedi ad applaudire Rocco Papaleo che ritira lo Stupor Mundi e il premio a “Basilicata coast to coast” come miglior film italiano della stagione cinematografica 2010.

E’ la fotografia dell’undicesima edizione del Tranifilmfestival, un’istantanea che rispecchia lo straordinario successo riscosso dalla manifestazione, il coinvolgimento del pubblico accomunato dalla passione per il cinema, l’intensità emotiva che la manifestazione ha saputo regalare in molti frangenti.

Una fotografia che, c’è da scommetterci, rimarrà a lungo nel cuore del direttore artistico, Beppe Sbrocchi, raggiante per l’andamento della sua creatura artistica: “Chiudiamo con un bilancio ampiamente positivo – sottolinea l’organizzatore del Tranifilmfestival –. Il pubblico numeroso, attento e competente, ha apprezzato le tante novità proposte, in particolare l’inserimento delle nuove sezioni, da clipping, in cui si proponevano video della durata massima di cinque minuti, a cinema doc, che ha contrassegnato i preserata, passando per la categoria mediometraggi, in concorso insieme a quella classica dei cortometraggi. Il successo è avvalorato anche dalla presenza di qualificati autori ed interpreti nonché dall’alta qualità dei film proiettati, fra cui diverse anteprime. Sono contento anche per la partecipazione agli eventi collaterali, come il seminario di Manrico Gammarota, che ha registrato una grande affluenza e che inaugura l’impegno del Tranfilmfestival nella ricerca e nella formazione professionale.

Indimenticabile e particolarmente intenso è stato il momento della consegna dei riconoscimenti a Rocco Papaleo. Ho provato un’emozione fortissima – conclude Beppe Sbrocchi – perché sono stato investito, come fosse un treno in corsa, dal grande affetto che la gente prova per Rocco, il feeling col pubblico era evidente, il calore degli spettatori si percepiva nettamente, poiché spontaneo e sentito. Raramente ho provato una sensazione del genere”.

Tanti i premi ed i riconoscimenti attribuiti, oltre che a Rocco Papaleo, anche naturalmente ai lavori in concorso. Due le classifiche stilate, una decisa dal pubblico, che ha votato serata per serata le pellicole proiettate, e l’altra sancita dai pareri tecnici della giuria.

Nella sezione “short films” il Premio Giuria è stato vinto da “La Flecha de Cupido” del cubano Leonardo Perez per l’originale interpretazione di figure mitologiche e l’eccellente ritmo filmico con rilevante e coinvolgente utilizzo di EFX. Secondo posto per “Rec Stop & Play” del catanese Emanuele Pisano per l’efficace scelta tematica, l’ottima interpretazione attoriale e il considerevole incastro delle tre storie parallele.

Sempre nella categoria dei cortometraggi, “Il Pomodoro” del siracusano Alessio Angelico ha vinto il premio del pubblico, seguito da “Home” del bolognese Francesco Filippi.

Tra gli shorts film menzioni della giuria per “Buonanotte” di Riccardo Banfi (Milano), “El cortejo” di Marina Seresesky (Buenos Aires) e “El Rayo y la sirena” di Diego Sanchidrian (Madrid).

Nella sezione “medium films”, premio del pubblico a “La Vita Accanto” del casertano Giuseppe Pizzo, mentre Premio Giuria a due pellicole, ex aequo: “Il Vincitore” del bolognese Davide Labati e “Dia de Revancha” di Alf Moraleja (Valladolid).

Nella categoria “clipping”, non in concorso, menzioni della giuria per “K - Conjog - chapter II” di Francesco Lettieri (Napoli), “Alto Salento's spring” del brindisino Luca Nestola, “Parlami d'amore” del varesino Chris Zecca e “Border-line” della goriziana Irene Panusa.





 

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