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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

23/11/2010.  NOTIZIE DAL GOVERNO NEWSLETTER ANO XI N. 43 DEL 23 NOVEMBRE 2010.

In questo numero:


Dallo statuto dei lavoratori allo statuto dei lavori, la bozza di riforma


Federalismo fiscale: via libero definitivo al decreto sui fabbisogni standard


Infrastrutture: le risorse stanziate dal Cipe per le opere pubbliche strategiche


Sicurezza: è legge lo ??sfolla carceri?


Contributi per l??editoria: approvato dal Consiglio dei ministri il regolamento


Scatta una maxisanzione per i datori di lavoro che impiegano lavoratori in nero


Dallo statuto dei lavoratori allo statuto dei lavori, la bozza di riforma


I tempi per discutere lo Statuto dei lavoratori sono dunque maturi. Non si tratta di prospettarne la cancellazione, quanto un suo aggiornamento. E come potrebbe essere diversamente in un tempo in cui le sollecitazioni al più generale cambiamento dei paradigmi della crescita sono straordinarie. La verità è che l??attuale sistema normativo del diritto del lavoro non soddisfa pienamente nessuna delle due parti del contratto di lavoro. Non i lavoratori che, nel complesso, si sentono oggi più insicuri e precari. Né gli imprenditori ritengono il quadro legale e contrattuale dei rapporti di lavoro coerente con la sfida competitiva imposta dalla globalizzazione e dai nuovi mercati. Anche dopo le recenti innovazioni apportate dalla legge Treu e, più ancora, dalla legge Biagi è palese, e non solo nei settori maggiormente esposti alla competizione internazionale, l??insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante e farraginoso che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, rallenta inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l??organizzazione del lavoro. Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, ha inviato nei giorni scorsi alle parti sociali la bozza del disegno di legge delega che mira a riformare lo storico Statuto dei lavoratori. Un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti verranno individuati attraverso la delega che prevede anche l'estensione degli ammortizzatori sociali e la valorizzazione di percorsi formativi per competenze e in ambiente produttivo.


Dossier ??Dallo Statuto dei lavoratori allo Statuto dei lavori? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/statuto_lavori/


Federalismo fiscale: via libero definitivo al decreto sui fabbisogni standard


Il decreto legislativo sui fabbisogni standard di regioni, province e comuni è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 18 novembre scorso. Spesa storica e fabbisogni standard, efficienza dei servizi e risparmi di spesa, è su questi parametri che nei prossimi anni si potrà valutare l'attuazione concreta del federalismo fiscale nei servizi erogati dalle amministrazioni pubbliche. Il processo di determinazione dei fabbisogni standard punta a soddisfare le esigenze dei cittadini promuovendo un uso più efficiente delle risorse pubbliche. Per valutare l'efficienza, l??efficacia e l'adeguatezza dei servizi erogati al fine di migliorarli a vantaggio di cittadini ed imprese servono però indicatori significativi. Il procedimento di individuazione di questi indicatori è affidato alla Società per gli studi di settore-Sose, con la collaborazione di altri soggetti qualificati, come l'Ifel, l'Istat e la Ragioneria dello Stato. La determinazione dei fabbisogni standard per regioni, province, comuni e città metropolitane rappresenta dunque un passaggio fondamentale nel percorso di attuazione del federalismo fiscale. L'avvio della fase transitoria per il superamento della spesa storica è prevista a partire dal 2012 e terminerà nel 2017. Il passaggio sarà graduale per gruppi di funzioni, le quali vengono individuate in via provvisoria dal decreto sui fabbisogni standard in attesa del varo della Carta delle Autonomie. Il fabbisogno standard sarà determinato con riferimento a ciascuna funzione fondamentale, ad un singolo servizio, o ad aggregati di servizi, in relazione alla natura delle singole funzioni fondamentali.


Dossier ??Federalismo fiscale: il decreto sui fabbisogni standard? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/fabbisogni_standard_decreto/


Infrastrutture: le risorse stanziate dal Cipe per le opere pubbliche strategiche


Il piano delle opere strategiche per il prossimo triennio, il cosiddetto allegato infrastrutture, dopo l??intesa raggiunta in conferenza unificata stato-regioni-città e autonomie locali, ha avuto il via libera anche dal Cipe, nella riunione tenuta a Palazzo Chigi il 18 novembre scorso. Il valore complessivo delle opere da realizzare ammonta a circa 233 miliardi di euro. Da subito disponibili 92 miliardi di euro destinati ad opere già pronte per essere cantierabili. I criteri utilizzati per identificare gli interventi ritenuti oggettivamente indispensabili da avviare entro il prossimo triennio sono quelli contenuti nella delibera Cipe 31 del 13 maggio 2010 e sono: il livello dell??avanzamento progettuale tale da consentire,l??immediata cantierizzazione dei lavori; la continuità funzionale di alcune opere; l ??utilizzo di fondi da legge obiettivo legati a scadenzetemporali obbligate; l'??attrazione di capitali privati; il particolare livello di emergenza. Il restante elenco di opere, di intesa con le Regioni e con il Ministero dell??Economia e delle Finanze, potrà trovare giusta collocazione o in un ambito programmatico di medio e lungo periodo o in strumenti programmatici come i POR, i PON, i PAR. L'altro elemento innovativo dell'attuale Piano infrastruttture strategiche è l'indicazione di Atti di Indirizzo su cinque distinte aree che direttamente ed indirettamente costituiscono la base portante di ogni scenario che caratterizza il rapporto tra offerta e domanda di trasporto: la gestione aeroportuale, la gestione portuale, il trasporto collettivo, l'ottimizzazione delle risorse destinate al Mezzogiorno e il controllo del territorio.


Dossier ??Programma Infrastrutture Strategiche ?? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dfp_allegato_infrastrutture/


Sicurezza: è legge lo ??sfolla carceri?


Il provvedimento contenente misure deflattive per il sovraffollamento delle carceri, terzo pilastro del piano straordinario varato dal governo alcuni mesi fa, è diventato legge. Il Parlamento, infatti, ha dato il via libero definitivo alle norme che consentono ai detenuti di scontare ai domiciliari l??ultimo anno di pena. Spetta al magistrato il controllo dei presupposti per la concessione della misura alternativa al carcere. La norma non si applica ai delinquenti socialmente pericolosi, abituali, o sottoposti a regime di sorveglianza particolare. Quando la pena detentiva da eseguire non è superiore a dodici mesi, il pubblico ministero, sospende l??esecuzione dell??ordine di carcerazione e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza affinchè disponga che la pena venga eseguita presso il domicilio. Se il condannato è già detenuto, la pena detentiva non superiore a dodici mesi, anche se costituente parte residua di maggior pena, è eseguita presso il proprio domicilio. Ad esclusione di alcuni casi: se esiste la possibilità che il condannato possa fuggire o commettere altri reati o quando il domicilio non risulti idoneo e effettivo anche rispetto alla tutela delle persone offese dal reato. Rimangono inoltre esclusi i delinquenti socialmente pericolosi, abituali, professionali e quelli sottoposti a regime di sorveglianza particolare. Spetta al magistrato di sorveglianza il controllo dei presupposti per la concessione della misura alternativa. - Nel caso di condannato tossicodipendente o alcol dipendente sottoposto ad un programma di recupero o che ad esso intenda sottoporsi, la pena può essere eseguita presso una struttura sanitaria pubblica o una struttura privata accreditata.


Dossier ??Piano carceri: quattro pilastri per affrontare l'emergenza? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/piano_carceri/misure_deflattive.html


Contributi per l??editoria: approvato dal Consiglio dei ministri il regolamento


Approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2010 il regolamento per il riordino dei contributi all??editoria. L??obiettivo è premiare i giornali che arrivano effettivamente nelle edicole, eliminando dal calcolo le copie vendute in blocco e quelle vendute attraverso lo strillonaggio. Il provvedimento contiene anche misure di tutela dell??occupazione nel settore giornalistico. Il regolamento prevede infine la possibilità per le imprese di inviare le domande di contributo in via telematica, accelerando i tempi, e consentendo misure di controllo più stringenti rispetto al passato. Le innovazioni più significate riguardano la modifica dei criteri di calcolo del contributo alla stampa, sostituendo la tiratura con le copie effettivamente distribuite per la vendita; l??introduzione di una serie di misure a favore dell??occupazione nel settore giornalistico e nelle agenzie di stampa; l??introduzione del criterio del riparto proporzionale dei fondi. Il regolamento ha ottenuto il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti e del Consiglio di Stato. Le domande per la concessione dei contributi le rappresentante, sono presentate per via telematica e con firma digitale dal 1 ° al 31 gennaio dell'anno successivo a quello di riferimento dei contributi, secondo le modalità pubblicate sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Dossier ??Contributi editoria: Consiglio Ministri approva regolamento? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/regolamento_contributi_editoria/


Scatta una maxisanzione per i datori di lavoro che impiegano lavoratori in nero


Con la Circolare n. 38 del 12 novembre 2010 il Ministero del Lavoro fornisce le prime istruzioni operative in materia di maxisanzione contro il lavoro sommerso. Cambiano anche le sanzioni civili connesse all??impiego di personale irregolare e i soggetti competenti ad irrogare la sanzione. La circolare precisa che l'attuale formulazione normativa prevede due distinte ipotesi sanzionatorie: la prima riguarda il "lavoro nero", ricorrente quando vengano impiegati lavoratori subordinati senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che importa la sanzione da 1.500 a 12.000 euro. La seconda ricorre quando il datore di lavoro ha regolarizzato il rapporto solo dopo 'instaurazione e solo in parte ed è attenuata, comportando una sanzione da 1.000 a 8.000 euro per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di 30 euro per ogni giornata di lavoro irregolare. Per quanto riguarda le sanzioni civili previdenziali connesse all'evasione dei contributi, in entrambe le ipotesi l'importo è aumentato del 50%. Le sanzioni civili si applicano nei casi in cui, al momento dell'accesso ispettivo, siano scaduti i termini per il pagamento dei contributi e dei premi con riferimento al periodo di lavoro irregolare


Dossier ??Contrasto al lavoro irregolare, chiarimenti sulla maxi sanzione? http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/sanzione_sommerso/


 






 

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