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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

30/11/2010.  NOTIZIE DAL GOVERNO – NEWSLETTER ANNO XI N. 44 DEL 20 NOVEMBRE 2010.

In questo numero:

• Piano per il sud: in otto punti il rilancio del mezzogiorno
• Diritto al futuro: sostegno ai giovani per lavoro casa e studio
• La percezione della sicurezza da parte dei cittadini nell’ indagine Istat
• Rifugiati e rimpatri: dal primo dicembre è possibile presentare i progetti
• Trasporto ferroviario: condizioni di sicurezza valide nell’ Unione europea
• Un petalo di rosa contro le mutilazioni dei genitali femminili

Piano per il sud: in otto punti il rilancio del mezzogiorno
Varato dal Consiglio dei Ministri del 26 novembre scorso il Piano nazionale per il Sud. Il Piano, del valore complessivo di 100 miliardi di euro, rappresenta un atto di impegno politico e di indirizzo strategico con lo scopo di ridurre il divario territoriale. Il Piano prevede la nomina di commissari straordinari nel caso in cui gli interventi non abbiano tempi certi e contiene un numero limitato di priorità sulla cui attuazione dovrà confluire l’impegno e lo sforzo di tutte le Amministrazioni responsabili e competenti, ai diversi livelli istituzionali, per la realizzazione degli interventi necessari. Nel Piano trovano posto anche le proposte avanzate dalle parti sociali in materia di crescita ed occupazione nel Mezzogiorno. Il Piano prevede otto priorità raggruppate in tre obiettivi strategici: infrastrutture, ambiente e beni pubblici; competenze ed istruzione; innovazione, ricerca e competitività. A queste si aggiungono altre cinque priorità strategiche di carattere orizzontale, da attuare rapidamente per creare nel Mezzogiorno un ambiente favorevole e pre-condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo: sicurezza e legalità; certezza dei diritti e delle regole; pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente; Banca del Mezzogiorno; sostegno mirato e veloce per le imprese, il lavoro e l’agricoltura. Ai fini dell'acquisizione dei pareri prescritti, il provvedimento sarà trasmesso alla Conferenza unificata, alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale e alle Commissioni parlamentari di merito.
Dossier “Piano nazionale per il sud”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/piano_sud/index.html

Diritto al futuro: sostegno ai giovani per lavoro casa e studio
Prende il via con 216 milioni di euro, che diventano 300 grazie al cofinanziamento pubblico e privato l'iniziativa “Diritto al futuro” rivolta a tutti i giovani, a sostegno del lavoro, della casa, dello studio. Promossa dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, l’iniziativa è stata presentata il 24 novembre a Palazzo Chigi nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. In particolare, le misure riguardano: un lavoro stabile per i giovani genitori precari; accesso al mutuo per le giovani coppie con contratti atipici; un prestito garantito per gli studenti che desiderino proseguire gli studi dopo la scuola superiore iscrivendosi all’università, frequentando specializzazioni post laurea o approfondendo la conoscenza di una lingua; un'alleanza tra risorse pubbliche e private per investire sul talento giovanile, l’istituzione di un apposito fondo volto a cofinanziare progetti per la promozione della capacità imprenditoriale tra i giovani under 35, favorendo e supportando la nascita o l'avvio di nuove imprese e sviluppando imprese già costituite, sostenendo il talento l'immaginazione e la creatività; promuovendo lo sviluppo dell'innovazione tecnologica. Inoltre, accordi con le regioni per finanziare attività in favore dei giovani e accordi con province e comuni, per finanziare attività in favore dei giovani e in particolare: la creatività urbana, i servizi agli studenti universitari, il rafforzamento degli Informagiovani, progetti di sicurezza stradale, ambiente e occupazione.
Dossier “Diritto al futuro, per i giovani italiani”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/diritti_al_futuro/

La percezione della sicurezza da parte dei cittadini nell’ indagine Istat
L’indagine dell’ Istat riferita agli anni 2008 e 2009, per comprendere meglio il fenomeno della criminalità, la popolazione più a rischio e il rapporto con le forze dell’ordine, permette di stimare il “sommerso” di un gran numero di reati e di identificare i gruppi di popolazione più a rischio. Inoltre, offre il quadro della percezione soggettiva della sicurezza (la paura e la preoccupazione di subire i reati), del rischio percepito della criminalità nella zona in cui si vive, del rapporto con le forze dell’ordine e delle strategie messe in atto da individui e famiglie per difendersi. La preoccupazione di subire reati è un fenomeno che coinvolge una elevata percentuale di cittadini. Il 28,9 per cento della popolazione ha paura ad uscire di sera. L’insicurezza è più diffusa tra le donne e si riscontra maggiormente al Sud del Paese. In compenso, l’opinione dei cittadini riguardo al controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, come polizia e carabinieri, è positiva nel 61,6 per cento dei casi. Per la prima volta l’Istat ha anche tentato di stimare alcuni reati non convenzionali, come la clonazione di carte bancarie, il phishing (ossia il prelievo non autorizzato di denaro dal proprio conto corrente bancario a seguito del rilascio dei propri dati personali via internet a falsi istituti di credito o assicurativi) e le frodi su internet. Tali reati hanno coinvolto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, 1 milione 125 mila cittadini di 14 anni e più. Si tratta dell’1,4 per cento di coloro che usano la carta di credito o il bancomat o gli assegni bancari e dell’8,3 per cento di coloro che hanno acquistato merci o servizi in rete.
Dossier “Indagine Istat "Reati, vittime e percezione della sicurezza”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/indagine_sicurezza/index.html

Rifugiati e rimpatri: dal primo dicembre è possibile presentare i progetti
A partire dal 1° dicembre fino al 31 gennaio 2011 sarà possibile presentare le proposte progettuali per accedere ai fondi stanziati nell’ambito degli interventi previsti per i rifugiati, usando la procedura telematica predisposta dal ministero dell’interno. Sono stati stanziati oltre 11 milioni di euro per il 2010 a favore del Fondo europeo. Le risorse, ripartite tra le diverse linee di intervento con decreto del 3 novembre 2010 del Ministero dell’interno verranno assegnate mediante una serie di avvisi pubblici per la selezione di progetti a "carattere di sistema" e/o "a valenza territoriale". Il Fondo Europeo per i Rifugiati, gestito dal dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione - Direzione centrale per i servizi civili, l’immigrazione e l'asilo, rientra, insieme con il Fondo Europeo per i Rimpatri e il Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi, nel "Programma quadro sulla solidarietà e gestione dei flussi migratori per il periodo 2007-2013" dell'Unione Europea ed è stato istituito per sostenere e promuovere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per accogliere rifugiati e supportare la creazione di un sistema di protezione internazionale più accessibile, equo ed efficace ed allo stesso tempo migliorare la gestione delle procedure di rimpatrio dei cittadini di paesi terzi. In particolare, sono stati stanziati € 8.461.761,65 a favore dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e € 2.569.500,00 per la promozione del rimpatrio volontario assistito.
Dossier “Fondi europei Rifugiati e Rimpatri ”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/fondo_europeo_rifugiati_rimpatri/index.html

Trasporto ferroviario: condizioni di sicurezza valide nell’ Unione europea
Al via l’interoperabilità del sistema di trasporto su rotaia nell’ambito dell’Unione europea. Definiti con il Decreto legislativo n. 191, pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 19 novembre scorso, i nuovi criteri essenziali di sicurezza ed affidabilità. La progettazione, la costruzione, la manutenzione e la sorveglianza dei componenti critici per la sicurezza e degli elementi che partecipano alla circolazione dei treni, devono essere garantiti ad un livello corrispondente agli obiettivi fissati sulla rete, anche in situazioni di degrado. I parametri legati al contatto tra ruota e rotaia devono rispettare i criteri di stabilità del passaggio necessari a garantire una circolazione in piena sicurezza alla velocità massima autorizzata, mentre i parametri delle apparecchiature di frenatura devono garantire l'arresto nella distanza di frenata prevista alla velocità massima autorizzata. La scelta dei materiali utilizzati deve essere fatta allo scopo di limitare la produzione, la propagazione e gli effetti del fuoco e dei fumi in caso di incendio. I dispositivi destinati ad essere manovrati dagli utenti devono essere progettati in modo da non compromettere l'utilizzazione sicura dei dispositivi ne' la salute o la sicurezza degli utenti. I materiali che, utilizzati, potrebbero mettere in pericolo la salute delle persone che vi hanno accesso non devono essere utilizzati nei treni e nelle infrastrutture ferroviarie. La scelta, l'impiego e l'utilizzazione di questi materiali devono limitare l'emissione di fumi o di gas nocivi e pericolosi. Inoltre, l'esercizio del sistema ferroviario deve rispettare la normativa esistente in materia di rumore.
Dossier “Interoperabilità del sistema ferroviario comunitario”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/ferrovie_comunitarie/index.html

Un petalo di rosa contro le mutilazioni dei genitali femminili
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Mara Carfagna ed Emma Bonino hanno presentato, a Palazzo Chigi, la campagna "END FGM", promossa in Italia da Aidos e Amnesty, sottolineando così l'impegno italiano per promuovere l'abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili in Italia, in Europa e nel mondo. Una rosa cucita, metafora del clitoride mutilato è il simbolo della campagna che punta a raccogliere 8 mila firme al giorno, tante quante sono le bambine che in media rischiano di subire mutilazioni dei genitali femminili nel mondo. Fino al 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani, è possibile sottoscrivere on line la petizione per dire stop alle mutilazioni genitali femminili. Tale pratica tradizionale, diffusa in 28 paesi dell’Africa Sub-Sahariana e in alcuni paesi asiatici e del Medio Oriente, riguarda anche all’incirca 500 mila donne e ragazze oggi residenti in Europa. Si stima che siano 180 mila le bambine residenti in Europa che rischiano di subire la pratica. La richiesta di un impegno organico e coerente delle Istituzioni Europee, finalizzato all’adozione di una direttiva europea sulle mutilazioni dei genitali femminili, si articola in 5 aree prioritarie: raccolta dati a livello europeo per mappare l’incidenza del fenomeno e misurare i progressi verso l’abbandono della pratica; inserimento della prevenzione delle MGF nelle politiche europee di prevenzione della violenza sulle donne; adeguata assistenza sanitaria e psico-sociale per le donne che hanno subito MGF, con un orientamento alla prevenzione per le bambine di origine africana residenti in Europa; adeguata protezione per le donne che si vogliono sottrarre o vogliono sottrarre le proprie figlie alle MGF; inserimento della prevenzione delle MGF nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea in Africa.
Dossier “Firma un petalo di rosa contro le mutilazioni genitali femminili”
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/end_fgm/index.html





 

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