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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

13/01/2011.  TRANI - DOMENICA 16 GENNAIO, GIORNATA MONDIALE DELLE MIGRAZIONI. LA LETTERA DEL VESCOVO.

IL MESSAGGIO DEL DIRETTORE DELLA COMMISSIONE DIOCESANA MIGRANTI

Domenica 16 gennaio 2010, la Chiesa italiana celebra la Giornata Mondiale della Migrazioni sul tema “Una sola famiglia umana”. Per l’occasione S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri ha inviato alla comunità ecclesiale diocesanuna lettera, cui si aggiunge un messaggio sul medesimo argomento del Direttore della Commissione diocesana Migranti, Sig. Riccardo Garbetta. Di seguito si propongono i testi integrali dei due documenti

“Una sola famiglia umana”

Carissimi,

la Giornata mondiale delle migrazioni che si celebra il 16 gennaio p.v. è di grande richiamo al fenomeno migratorio che costituisce uno dei grandi segni del nostro tempo. La presenza, anche nelle nostre città, di forestieri è un fatto che tutti costatiamo: vivono con noi uomini e donne, famiglie costituite, provenienti da Paesi diversi, come ad esempio: Marocco, Senegal, Costa d’Avorio, Romania, Cina ed altri.

Il volto sociale delle nostre Città è multietnico e multireligioso. Non possiamo ignorare i forestieri che sono con noi. Siamo dello stesso genere umano. E, al di là delle differenze di razza, di lingua, di nazionalità, formiamo una sola famiglia umana. Per noi cristiani: formiamo una sola famiglia di Dio.

Il messaggio del S. Padre, Benedetto XVI, è ricco di spunti di riflessione che è opportuno non solo leggere, ma anche meditare. Mi limito a citare: “come ebbi occasione di dire, «accogliere i rifugiati e dare loro ospitalità è per tutti un doveroso gesto di umana solidarietà, affinché essi non si sentano isolati a causa dell’intolleranza e del disinteresse» (Udienza Generale del 20 giugno 2007). Ciò significa che quanti sono forzati a lasciare le loro case o la loro terra saranno aiutati a trovare un luogo dove vivere in pace e sicurezza, dove lavorare e assolvere i diritti e doveri esistenti nel Paese che li accoglie, contribuendo al bene comune, senza dimenticare la dimensione religiosa della vita”.

Accogliete anche il messaggio del Direttore diocesano della Commissione Migrazioni, Riccardo Garbetta.

Esorto i parroci a rilevare la situazione degli immigrati sul territorio parrocchiale e a stabilire relazioni di accoglienza non solo in occasione della richiesta di viveri presso la Caritas, ma anche per un dialogo culturale e interreligioso. Questo rientra nella pastorale missionaria che la parrocchia deve esercitare sul territorio.

La giornata ci invita a pensare in particolare ai nostri concittadini emigrati all’estero, e a sovvenire alle necessità economiche dei sacerdoti che sono al loro servizio. Per questo si fa in tutte le S. Messe la colletta per gli emigrati.

Lo scorso anno la nostra Arcidiocesi ha spedito all’ufficio competente della CEI la colletta di euro 7.983,00, mentre nel 2009 fu di 8.055,00.

Vi esorto ad essere generosi!

Nel salutarvi cordialmente, invoco su di voi e sugli emigranti ed immigrati la benedizione di Dio, auspice la Santa Famiglia di Nazareth.

Trani, 7 gennaio 2011

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Carissimi,

La Giornata Mondiale delle Migrazioni 2011, che ha per tema: “Una sola famiglia umana”, ci interroga sul rapporto contrastante che viviamo continuamente con la mobilità umana, espressa in vari ambiti (anche i meno appariscenti come la presenza di studenti universitari stranieri o specialisti in vari campi professionali, di fieranti, circensi, lunaparkisti, rom, marittimi e aeroportuali).

Se ripercorriamo la nostra “historia salutis”, troviamo come motivo conduttore della crescita del popolo santo di Dio proprio la mobilità, con la quale si confrontava continuamente l’israelita, in perenne esodo verso l’incontro con Dio.

Ma anche in quelli che possiamo definire “tempi recenti”, l’apostolo Paolo, maestro nel pellegrinare per amore di Cristo, ci indica il mezzo con cui siamo stati messi in condizione di poter partire alla ricerca di Cristo nei fratelli, in virtù di una maturità raggiunta: la fede.

Una fede che ci mette in condizione di vedere il mondo come una vera unica famiglia, nella quale trovare l’altra immagine che è il nostro stesso io riflesso.

Certo, le immagini e i suoni dell’attentato alla Chiesa Copta di Alessandria d’Egitto, avvenuto nei giorni scorsi, ci hanno fatto ripiombare in un’epoca che sembrava ormai archiviata come la preistoria del cristianesimo, quando la parola persecuzione era sinonimo perfino di martirio.

Ma tutto ciò non può farci dimenticare che la violenza cieca, la brutalità gratuita non fanno parte di un essere amato ed amante di Dio; non possono far tacere coloro che, proprio in forza della figliolanza divina “guadagnata” con il Battesimo, sono chiamati ad annunciare ciò che nella fede hanno udito, veduto, toccato: il Cristo.

Spero vi sia giunto il Messaggio del Santo Padre sulla Giornata Mondiale 2011, oltre alla rivista Servizio Migranti, sul quale trovare spunti per una riflessione a tutto tondo sul mondo della mobilità umana.

Nella misura in cui riusciremo ad essere una sola famiglia umana con chi è costretto al salto nel buio della mobilità, potremo realmente abbattere quelle staccionate che, con il tempo e certamente inconsciamente, siamo riusciti ad ergere nonostante il nostro Cristianesimo, nonostante l’impegno che il nostro Battesimo ci ha fatto assumere.

Nel ricordare che i quasi 5 milioni di immigrati regolarmente presenti in Italia sono portatori di circa 190 provenienze, auguro a tutti voi un sereno e proficuo lavoro pastorale, nel segno della Santa Famiglia di Nazareth, migrante in Egitto sulla parola di Dio.

Riccardo Garbetta
direttore diocesano








 

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