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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

25/03/2011.  BARLETTA - L'ECCIDIO DEI VIGILI URBANI DEL SETTEMBRE 1943 SARA' RICORDATO NELL'INTERA PUGLIA? DIBATTITO IN REGIONE.

Buccoliero: “Esportare il ricordo dell'eccidio di Barletta in tutta la Puglia”

“Intendo ringraziare il collega Pastore per le importanti indicazioni date in merito al ricordo della strage di Barletta, ma credo che un tale ricordo, così come sottolineato nel mio intervento, meriti l’attenzione dell’intera comunità pugliese e non solo di quella barlettana”.

È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero.
“Mi chiedo – prosegue Buccoliero - quanti colleghi consiglieri regionali conoscevano la vicenda storica di cui trattiamo? Non è forse un merito aver portato alla luce un episodio così significativo per la nostra regione e per l’Italia? O vogliamo confinare il ricordo alla città di Barletta? E cosa avrei dovuto rispondere ai tanti rappresentanti delle Polizie Locali di tutta la Puglia, che hanno sollecitato tale istituzione per ricordare il senso di appartenenza ed il valore di un sacrificio che appartiene a tutti loro?

Non ho mai messo in dubbio il fatto che la comunità barlettana ricordasse, in maniera adeguata, una simile strage, dal momento che personalmente ho partecipato, negli anni scorsi, ad alcune cerimonie di commemorazione dell’eccidio di Barletta. Viaggiando, però, in lungo e in largo per la Puglia, come è mia abitudine, mi sono reso conto che gli abitanti di Santa Maria di Leuca, di Sava, di Torchiarolo e di Stornara, solo per fare qualche esempio, non hanno la minima idea di cosa sia accaduto il 12 settembre del 1943 a Barletta. Mi rattrista che un simile fatto, che ha messo in luce il coraggio e l’abnegazione di undici vigili urbani e due netturbini, venga poi ignorato da buona parte dei giovani pugliesi. L’oblio di cui ho parlato riguardava, per l’appunto, proprio questo aspetto; se il collega Pastore avesse dubbi in merito, lo invito a recarsi personalmente in alcuni dei centri che ho menzionato e di verificare la conoscenza o meno di questa importante pagina di storia.

Nella mia proposta di legge per riformare le Polizie Locali è inserito anche il progetto di ricordare, in un’apposita data, l’eccidio di Barletta proprio per far sì che un tale ricordo rientri nel patrimonio storico – culturale di tutti i pugliesi e non soltanto dei barlettani”.

“Credo si tratti di un’opportunità concreta – conclude Buccoliero – per mettere in risalto l’encomiabile lavoro che gli agenti di Polizia Municipale svolgono nelle nostra comunità, attraverso il ricordo vivo del sacrificio di undici loro colleghi.”

Replica del consigliere Pastore a Buccoliero su eccidio barlettano

“Non per contraddire il collega Buccoliero le cui intenzioni sono sicuramente pregevoli (e poi in una giornata come quella di oggi, in cui si è ricordato l’eccidio delle Fosse Ardeatine), ma forse il consigliere non sa che a Barletta il ricordo dell’eccidio dei vigili urbani del settembre 1943 è vita quotidiana, è vivo ed evidente nei buchi lasciati sulla parete dell’ex palazzo delle Poste dalle raffiche di proiettili che colpirono a morte quegli uomini.

Grazie all’impegno dei barlettani e, in particolare, della compianta professoressa Maria Grasso Tarantino, sia l’eccidio che Buccoliero ricorda dei vigili urbani e di due netturbini, sia la resistenza militare ai tedeschi di cui il colonnello Francesco Grasso si fece artefice, sono valse alla nostra città nel tempo, le medaglie d’oro al merito civile (per l’eccidio) e al valore militare (il 25 aprile 2004 dal presidente Ciampi, per la resistenza dei soldati e la battaglia che si consumò in città subito dopo il fonogramma dell’armistizio).

E questa è storia scritta oramai, altro che oblio. Se ne sono occupati studiosi, storici e giornalisti quali Roberto Olla, Mario Pirani, Gerard Schreiber solo per citare i più noti.

Non trasformiamo in retorica la storia ed il ricordo vivo di essa e non serve, a differenza di quanto ritiene Buccoliero, ‘l’istituzione di un’apposita giornata’, contenuta nella sua proposta di legge che punta a riformare le Polizie locali. Concordo con il collega sul fatto che gli agenti di polizia municipale siano in prima linea, ma quell’eccidio non ha mai dimorato nell’oblio come Buccoliero afferma: è storia.

E non è necessario che la riforma di un corpo di polizia, giusta, necessaria e tutto il bene che si possa dire, ci passi attraverso per trovare un vestito di retorica che non le sta bene”.

La legge Buccoliero istituisce la giornata del ricordo dell'eccidio di Barletta

“Ricordare, con l’istituzione di un’apposita giornata, l’eccidio di Barletta, in cui persero la vita undici vigili urbani e due netturbini, è uno dei punti chiave della proposta di legge Buccoliero, che punta a riformare le Polizie Locali”.

È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, che sollecita l’istituzione di una giornata per ricordare la strage che il 12 settembre del 1943 fu compiuta, a Barletta, dai nazisti come vendetta per l’armistizio che, pochi giorni prima, l’Italia aveva firmato con gli alleati. Per rappresaglia furono fucilati undici vigili urbani e due netturbini.

“L’eccidio di Barletta – prosegue Buccoliero – dimostra chiaramente come gli agenti di Polizia Municipale siano in prima linea, da sempre, nel difendere i cittadini. In quella giornata tragica, infatti, i vigili urbani di Barletta non esitarono a offrirsi come martiri, pur di difendere la popolazione.

La strage di Barletta rappresenta il primo eccidio che i tedeschi compirono, per rappresaglia, in Italia; eppure, tale episodio è spesso avvolto dall’oblio. Dovere delle istituzioni, in primis della Regione Puglia, è ricordare simili episodi, in modo che il ricordo possa fungere da monito per il futuro.

Riformare le Polizie Locali significa dare la giusta dignità agli uomini e alle donne che ogni giorno, non meno degli altri corpi di polizia, concorrono alla sicurezza nelle nostre comunità”.

“Per questa ragione – conclude Buccoliero - urge una riforma del Corpo, che non può più essere procrastinata, così come appare evidente la necessità di ricordare, con un’apposita giornata, così come sottolineato nella mia proposta di legge, il sacrificio di undici valorosi vigili urbani, che seppero immolarsi in difesa di tutta un comunità”.





 

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