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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

03/04/2011.  CANNE DELLA BATTAGLIA – UNO SGUARDO DAL CAVALCAFERROVIA DELLE SALINELLE: INFRASTRUTTURA IMPORTANTE PER IL TRAFFICO DALL’INTERNO VERSO IL MARE. MA SEMPRE TANTE LE PROSTITUTE ED IL RISCHIO DI UNA PROVINCIALE ANCORA TROPPO STRETTA.

Uno sguardo dal ponte… anzi dal nuovissimo cavalcaferrovia delle Salinelle.

Il panorama nella giornata di sole è vastissimo, ad un'altezzaa di oltre venticinque metri dal suolo: più in alto c'é solo la vicinissima antenna di un ripetitore telefonico.

Un nuovo osservatorio artificiale che consente di rivedere da una più elevata angolazione gli argini dell'Ofanto, i fondi coltivati e quelli no, i dettagli della costa, il villaggio Fiumara, Margherita di Savoia, il vecchio ponte con targa commemorativa della battaglia del settembre 1943 al Caposaldo Cittiglio, ed altri dettagli ancora…

Orientandosi verso l'interno, il profilo della Murgia, Castel del Monte, il Vulture...

L’infrastruttura è stata inaugurata solo da qualche giorno, ma eredita e amplifica tutta quella vasta gamma di effetti benefici e di criticità che la sua storia ha disegnato negli anni e nei mesi scorsi.

Un'ampia carreggiata, un corridoio pedonale, gli scarichi delle acque pluviali, la viabilità di servizio per attraversare da un lato all'altro le campate a livello del suolo, tutto fresco di asfalto appena steso...

Progettato e realizzato nel piano nazionale del Gruppo FS-Rete ferroviaria italiana per eliminare lo sbarramento del passaggio a livello, il cavalcaferrovia agevola il movimento veicolare da e per Canosa verso l’entroterra sulla provinciale 21 ex 3 delle Salinelle connettendosi meglio alla viabilità parallela alla costa (statale 16).

Il che permette di pronosticare un immediato vantaggio per il traffico balneare dei pendolari di spiaggia (in transito da Canosa e Lucania sotto la cittadella di Canne) come pure di chi (camionisti, agricoltori etc) utilizza la provinciale n. 21 per motivi di lavoro innestandosi dallo svincolo per Canne della Battaglia sulla statale 16 bis.

Il traffico gode di questo innegabile vantaggio, creando tuttavia uno squilibrio fra l’imponenza e la carreggiata del cavalcaferrovia rispetto all’ampiezza delle medesima provinciale, in numerosi tratti ancora tortuosa con troppe curve e che, anche a dispetto della nuova segnaletica allestita dalla Provincia, espone gli automobilisti ai rischi tipici: velocità elevata nonostante i divieti, soste lungo la carreggiata e quant’altro.

L’olocausto del giovane canosino rimasto vittima a luglio 2007 di un terribile schianto al ritorno dal mare di Margherita con la carambola della sua auto in curva verso il chilometro 4 è un monito permanente: la Provincia, nel tempo, dovrebbe studiare un ulteriore miglioramento delle condizioni di sicurezza per una strada che una volta era “la via vecchia per Canosa” a scopo esclusivamente agricolo ma che oggi è l’asse di collegamento per il traffico di camion ed autoarticolati capaci di invadere con la loro sagoma oltre due terzi della corsia…

A fianco di questa problematica stradale, vi è quella sociale e di ordine pubblico dettata dalla presenza delle prostitute che, come riferitoci da numerosi contadini al lavoro nei fondi agricoli circostanti, hanno già preso pieno possesso delle campate del cavalcaferrovia installandosi qui nelle ore notturne, qui dove approfittano degli ambiti architettonici ulteriormente protetti da occhi indiscreti e meglio serviti dal sistema illuminante a servizio della strada sulle loro teste. Loro e dei clienti avventori di turno…

I problemi, dunque, sono stati ereditati tutti dal nuovo cavalca ferrovia, e bisognerà pazientemente avviarli a soluzione.

LA REDAZIONE





 

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