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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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27/01/2006.  Bari: arriva in stazione la mostra itinerante sulla Shoah, allestita in un treno merci..

L'iniziativa rientra nel progetto ''Mai Più'' della Regione Puglia.

Prossima tappa a Barletta da martedì 31 gennaio.


BARI - In occasione della Giornata della memoria, il “Treno della memoria” sarà fermo sui binari della stazione di Bari. Ripartirà il 30, destinazione Barletta, dove sosterà per visite guidate fino a fine settimana, per poi concludere il suo viaggio a Foggia, l’8 febbraio. Il “Treno della memoria” – mostra itinerante e multimediale sulla Shoah - è in viaggio da giorni ormai, e sta attraversando tutta la Puglia. Un viaggio iniziato nella stazione di Lecce lo scorso 9 gennaio, inaugurato dall’interpretazione di Moni Ovadia del “Canto del popolo ebreo massacrato”: voce di un uomo deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, fra centinaia di migliaia di morituri, atrocemente consapevole del suo destino e del destino del suo popolo.



Dal Salento, terra che conosce l’accoglienza, terra di approdi e quindi di tolleranza, il treno sta compiendo il suo viaggio della memoria, di stazione in stazione, per tornare indietro nel tempo e ripercorrere simbolicamente il tragitto verso i lager. Un treno merci, dai vagoni serrati, senza la minima fessura, come tanti treni di deportati. E come tanti altri treni, anche questo è un treno da aspettare lungo il binario di una stazione, il luogo simbolo della partenza dei deportati verso un viaggio di sola andata. Un treno sul quale salire di nuovo oggi per compiere un viaggio “da fermi”: fermi lì in stazione, ma con la memoria altrove, lontana nel tempo e a centinaia di chilometri di distanza, lungo un tunnel di tredici vagoni che accolgono 13 postazioni video, 2 postazioni multimediali, oltre 400 foto, 5 monitor per una videoinstallazione che elabora brani tratti da “Se questo è un uomo”); e poi il lungometraggio “Belzec”, del regista francese Guillaume Moscovitz (presentato alla 62.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia), l’installazione dell’artista pugliese Uccio Biondi “Durch Den Kamin” (“da qui si esce solo attraverso il camino”) e tutta una serie di proiezioni, dibattiti, approfondimenti e presentazioni di libri.



Quando il “Treno della memoria” concluderà la sua corsa a Foggia, sarà durato un mese esatto il suo viaggio. Un viaggio che si inserisce all’interno di un progetto ben più ampio, voluto dal Consiglio Regionale della Puglia, dalla Presidenza della Giunta Regionale della Puglia, dall’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. “Mai Più, un progetto per la Memoria, i diritti umani e la pace” è una iniziativa per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione nei confronti degli ebrei e le deportazioni, nonché il ruolo della Puglia, terra di accoglienza per migliaia di rifugiati provenienti dall’altra sponda dell’adriatico e per un gran numero di profughi in attesa di imbarcarsi per la Palestina; un’occasione, infine, per aprire un confronto sui temi attuali dei conflitti e dei popoli perseguitati, sulla dignità umana, sulla libertà.



Poiché la storia e la memoria non vivono solo nei testi ma anche nei luoghi, nelle immagini, nei suoni e nei racconti, la storia e la memoria possono essere raccontate attraverso altri linguaggi. Questo è il senso del “Treno della memoria” e dell’intero progetto “Mai Più”, che fino al prossimo maggio si articolerà in ulteriori due parti. Dopo il “Treno della Memoria” (e dopo le precedenti “Testimonianze per la memoria” raccolte in novembre e dicembre da sopravvissuti dei campi di sterminio) è in programma un “Viaggio della memoria” (dal 20 al 24 aprile) che dalla Puglia porterà a Cracovia e da lì fino a Oswiecim, ripercorrendo la strada dei carri bestiame che trasportavano i deportati fino ad Auschwitz. Poi i “Luoghi della memoria”, parte destinata a studenti e insegnanti di ritorno dal “Viaggio della Memoria”, invitati a produrre testimonianze della loro esperienza attraverso video, foto, racconti, poesie, prodotti multimediali ed altro materiale. Allo stesso tempo si intende coinvolgere tutti gli studenti pugliesi che saranno invitati a raccogliere testimonianze dal proprio territorio, raccontando la "Memoria in Pugli"



Silvia Godelli, assessore regionale al mediterraneo e promotrice del progetto “Mai più”, ha voluto rimarcare l'intento del progetto di ricordare tutti gli stermini della storia, sotto qualsiasi regime vicino o lontano, affinché il pericolo sia esorcizzato. “Non ci si può sedere sulla memoria, ti deve bruciare dentro. Devi sentire la memoria nelle viscere e nella testa” – ha dichiarato Moni Ovadia - aggiungendo che “la memoria è un progetto per il futuro, non serve al passato”. Il progetto “Mai più”, infatti, non è solo ricordare ciò che è stato ma – come precisa Silvia Godelli - “è la speranza di trasmettere elementi di valore e bisogno di conoscenza dell’altro, del diverso, alle giovani generazioni”. Questo il senso di un progetto che non riguarda solo la Puglia e che ha riscosso unanimi consensi alla conferenza del Presidenti dei consigli regionali lo scorso dicembre a Reggio Calabria, alcuni dei quali hanno chiesto di farlo proprio.


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