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06/02/2006.  Orta Nova - La storia della città va on line.

Realizzata da studiosi e archeologi sulla nota area di Herdonia

Dallo sfruttamento del terreno alla fisionomia del borgo antico


Il primo borgo rurale sorgeva sulle rive del Carapelle nella direttrice Ascoli ? Ordona. Questa e altre notizie costituiscono l'ossatura «in rete» del sito ortastoriaapocrifa.it realizzato da un gruppo di appassionati di studi storici e archeologici diretti da Antonietta Trabbacco. L'ispezione di nuovi siti ha riportato alla luce manufatti che mostrano che l'area è più antica di quanto si pensi. È evidente che il borgo ha avuto un notevole sviluppo nel primo Medioevo, poiché una curiosa coincidenza è ravvisabile nella toponomastica con cui si incontrava giungendo nel paese. Si trattava esattamente di «vico Borgo» con probabile riferimento al borgo in esame.

Il probabile limite del latifondo in direzione Herdonia doveva essere evidentemente il fiume Carapelle, che allora aveva una maggiore portata d'acqua. Proprio ai margini di questo latifondo analogamente a molti altri si insediarono gruppi di fuggitivi, sbandati o profughi dalle città. Queste comunità, seppure indipendentemente dalla gestione del latifondo, inizialmente vivevano con il dominus un rapporto simbiotico, anche se quest'ultimo lasciava loro una relativa libertà di sfruttamento dei terreni marginali del latifondo che, unitamente alla possibilità di allevare animali domestici alla raccolta di erbe selvatiche e frutti spontanei, poteva offrire condizioni di sopravvivenza.

Sulla questione del nome Orta, un dato curioso che fa propendere forse per una sua origine barbarica è rappresentato dallo studio etimologico di tale nome - il significato, infatti, era stato erroneamente ricercato nell'origine latina - e dalla presenza di barbari che si fermarono nelle vicinanze della villa romana dove attualmente sono presenti le loro tombe (zona di Santa Felicita), per presidiare quello snodo stradale importante denominato «Gort», termine comune nella toponomastica celtica. Considerando che nel dialetto locale il luogo non viene chiamato «Orta» e neanche «Ort», bensì «Gort», la ricerca di un probabile significato di «Gort» indirizzerebbe ad una antica radice celtica con il significato di «campo recintato» oppure «campo seminato a grano» che riporta alle parole «garten» o «garden».

Se si considera la peculiarità del territorio, certo questa è una curiosissima coincidenza. Ciò che quindi preme affermare è che quel borgo che sorge a poca distanza dalla villa romana circondato da campi coltivati a grano era proprio Orta che qualche secolo dopo veniva menzionato nell'atto di cessione di questo territorio all'abbazia di Venosa.

Michela Mercaldi

Fonte: La Gazzetta della Capitanata 05/02/2006







 

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