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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

02/02/2012.  ROMA - LUNEDI' 6 FEBBRAIO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LA PRESENTAZIONE DELL'ENCICLOPEDIA MUSICALE DAI CAMPI DI STERMINIO DI TUTTO IL MONDO CURATA DAL PIANISTA BARLETTANO FRANCESCO LOTORO: OLTRE 4.000 LE OPERE RECUPERATE DAI LAGER.

Dopo 22 anni di ricerche è stata completata e pubblicata l'Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria KZ MUSIK (24 CD-volumi& 1 libro) di Francesco Lotoro.


L'Enciclopedia sarà presentata a Roma presso la Camera dei Deputati lunedi 6 febbraio: interverranno l'on.le Fiamma Nirenstein e l'Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia Silvia Godelli.


LA SCHEDA


L'Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria KZ MUSIK in 24 CD volumi+1 libro (realizzatocon la collaborazione della Regione Puglia) è pubblicata dalla Musikstrasse Roma; essa costituisce il più avanzato stadio di ricerca del corpus musicale creato nei Campi di prigionia, transito, lavori forzati, concentramento, sterminio, penitenziari militari, POW Camps, Stalag, Oflag, Dulag aperti sia da Terzo Reich, Italia, Giappone, Repubblica di Salò, regime di Vichy e altri Paesi dell'Asse che da Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e altri Paesi Alleati in Europa, Africa settentrionale e coloniale, Asia e Oceania dal 1933 (apertura del KZ Dachau) al 1945 da musicisti di qualsiasi estrazione artistico-professionale e contesto nazionale, sociale e religioso: ebrei, cristiani, Roma o del popolo Romanes, Euskaldunak o del popolo basco, sufi, quaccheri, geovisti, comunisti, omosessuali, prigionieri civili e militari.


La musica concentrazionaria è una delle più importanti eredità della Storia ricevute dalla tragica fenomenologia delle deportazioni e della Shoah; trattasi di materiale musicale di alto valore storico, documentaristico, scientifico e artistico, autentico patrimonio dell'Umanità e testamento musicale che segnò il punto più alto del pensiero umano e del linguaggio musicale.


La storiografia musicale del Novecento dovrà necessariamente essere riscritta e riconsiderata alla luce di questa voragine aperta dal recupero della musica dei Lager.


Cinquantadue campi di concentramento o internamento o transito o di sterminio, dai remoti Lager militari giapponesi di Shenyang (capitale della provincia di Liaoning, Cina) e OmoriâÂ?Â?ku Iriarai Kila (presso Tokio) sino agli enormi impianti concentrazionari di Auschwitz, Sachsenhausen e Dachau passando per il Lager per prigionieri tubercolotici di Fullen e lo sconfinato Campo militare Uadi Saida aperto dai francesi in Algeria.


Ottantotto compositori, dallo sconosciuto polacco Józef Kropiski (addetto all'infermeria di Buchenwald, scrisse circa 300 opere di notte) sino ad alcuni dei più grandi musicisti del âÂ?Â?900 come Viktor Ullmann (a Theresienstadt scrisse 3 Sonate per pianoforte e l'opera Der Kaiser von Atlantis, completata pochi giorni prima di morire gasato ad Auschwitz), Ervin Schulhoff (nello Ilag di Wuelzburg stese la sua Sinfonia n.8, morì tubercolotico sulle ultime battute dell'opera) ed Emile Goué, ufficiale francese autore di capolavori come la piéce teatrale Renaissance (l'opera dura ben 2 giorni) che sopravvisse allo Oflag di Nienburg am Weser ma morì pochi mesi dopo la liberazione per una malattia contratta nel Campo.


Questi sono soltanto alcuni dei numeri che costituiscono l'Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria KZ MUSIK, completata e pubblicata dopo 22 anni di ricerche e 10 anni di registrazioni.


L'autore di questa monumentale ricerca e interprete dell'intero repertorio pianistico registrato nell'Enciclopedia è il pianista barlettano Francesco Lotoro, docente di pianoforte presso il Conservatorio U. Giordano di Foggia, responsabile della comunità ebraica di Trani e oggi considerato la massima autorità nella ricerca musicale concentrazionaria.


Lotoro intraprese le ricerche a partire dal 1990 partendo dalla Biblioteca Nazionale di Praga e proseguendoli presso lo U.S. Holocaust Memorial Museum di Washington DC, il Pamatnik Terezìn, la Hebrew University e lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Goetheanum di Stoccarda, la Paul Sacher Library di Basilea, la Akademie der Kunst di Berlino e ancora musei, archivi, biblioteche e antiquariati librari in Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Svizzera e Ungheria.


I lavori di registrazione dell'Enciclopedia cominciarono a Foggia nel marzo 2001 e ivi si sono conclusi nel marzo 2011; un arco temporale di 10 anni esatti durante i quali l'Enciclopedia è stata registrata quasi interamente presso il Conservatorio U. Giordano di Foggia ma altresì presso la sede staccata di Rodi Garganico, il Teatro G. Curci di Barletta, la Basilica S. Anselmo in Aventino di Roma e gli studi romani della Trafalgar. Impegnati in questi 10 anni centinaia di musicisti, prevalentemente docenti, ex allievi (oggi professionisti affermati) e studenti dei Conservatorii di Foggia, Bari, Lecce, Matera e Roma; tra di essi, il direttore d'orchestra Paolo Candido, il baritono Angelo De Leonardis, il soprano Anna Maria Stella Pansini, i clarinettisti Vincenzo Conteduca e Giuseppe Lentini, il flautista Pasquale Rinaldi, i chitarristi Leonardo Gallucci e Nando Di Modugno, i violinisti Giovanni Zonno, Fabio Cafaro e Cataldo De Palma, i violoncellisti Francesco Montaruli e Luciano Tarantino, i Solisti Dauni, i pianisti Domenico Monaco e Onofrio Della Rosa, l'Orchestra Musica Concentrationaria, il Consort Vocale Diapente diretto da Lucio Ivaldi e altri ancora.


L'Enciclopedia sarà presentata a Roma presso la Camera dei Deputati lunedi 6 febbraio alle ore 17:00 presso la Sala delle Colonne, via Poli 18. Relatori: on.le Fiamma Nirenstein (vicepresidente Commissione Esteri della Camera), Prof. Franco Piperno (Università La Sapienza), Prof. Silvia Godelli (Assessore al Mediterraneo Regione Puglia), Dr. Franco Bixio (editore dell'Enciclopedia) e l'Autore dell'Enciclopedia. Successivamente verrà presentata il 5 marzo a Phoenix (Arizona, USA) presso la Arizona State University nell'ambito di una conferenza internazionale su Viktor Ullmann e Ervin Schulhoff (deceduti rispettivamente nel Campo di Theresienstadt e nello Ilag di Wuelzburg).


Nella prossima primavera sarà proprio il Conservatorio foggiano ad ospitare il primo Master di Letteratura musicale concentrazionaria, unico nel suo genere e che vedrà altresì la partecipazione di ricercatori, musicologi e docenti universitari. Ad oggi, sono 4.000 le opere musicali scritte nei Lager recuperate e delle quali si ignorava l'esistenza; ad esse debbono aggiungersi 13.000 documenti (lettere, microfilm, diari di prigionia, ecc.) e 50 ore di interviste ai musicisti sopravvissuti, 60 minuti delle quali sono state raccolte in DVD e pubblicate nel 2007 grazie al contributo dell'Unione Europea.


L'auspicio è che dall'Enciclopedia KZ MUSIK e dalla prestigiosa conferenza presso il Parlamento italiano nasca una cordata di solidarietà alle ricerche che Lotoro intende proseguire allo scopo di restituire alla cultura uno dei più grandi testamenti dell'ingegno umano; la musica dei Lager che né la deportazione né la Shoah sono state in grado di distruggere.


Nella foto del titolo, un'immagine d'archivio scattata a Theresienstadt ed il maestro Francesco Lotoro


LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...



«Questo patrimonio non è mio, appartiene all'umanità». Francesco Lotoro ha raccolto 4000 manoscritti di musica dei lager. Una esplosione di creatività, all'ombra dei lager


http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/questo-patrimonio-non-e-mio-appartiene-all-umanita/






 

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