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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

03/03/2012.  CANNE DELLA BATTAGLIA - A PROPOSITO DI QUELLA MASSERIA ABBANDONATA....

Abbiamo letto nei giorni scorsi un intervento dal titolo "Come salvare la Masseria di Canne".


Tralasciamo i dettagli storici (esiste una variegata letteratura bastevole a soddisfare ogni appetito) e chiariamo a quanti hanno poca memoria che la Masseria in questione è stata oggetto di segnalazione da parte del nostro Comitato quasi due anni fa, marzo 2010, quando, anche a mezzo stampa, sono state informate le Autorità dell'esistenza nella sua corte o aia di una discarica abusiva di materiale inerte di edilizia, eternit compreso.


Quella segnalazione fece scattare l'intervento del Nucleo Ambiente della Polizia Municipale che ha inizialmente proceduto a individuare sulla scorta dei rilievi catastali addirittura una trentina di proprietari (a maggioranza barlettani e qualche andriese), ai quali sono state indirizzate, a quanto ci risulta, delle perentorie richieste mediante ordinanza sindacale di pulizia e smaltimento (a loro spese) degli inerti, nonché la garanzia della messa in sicurezza dell'intera area esposta al rischio di incidenti per gli incauti visitatori a causa della presenza di fosse non segnalate ed altre occasioni di pericolo causa la fatiscenza dell'immobile.


Nella relazione indirizzata al sindaco e ai dirigenti dei settori urbanistica e ambiente, i vigili urbani intervenuti sul posto coi responsabili dell'ufficio tecnico comunale scrivono:


"Sul piazzale si notavano cumuli di rifiuti speciali di demolizione edile, due cumuli di rifiuti umidi costituiti da foglie di fico d'india e due grossi serbatoi in plastica di forma cubica contenuti in una gabbia metallica.


Tutta l'area intorno ai fabbricati rurali era piena di sterpaglie e vegetazione spontanea che occultavano i lucernai e le prese d'aria di locali interrati, sottostanti alcuni fabbricati.


I lucernai e le prese d'aria di questi locali interrati versano in precarie condizioni strutturali e rappresentano un serio pericolo per la pubblica incolumità in quanto si sono trasformate in trappole nascoste tra la vegetazione spontanea.


Molti fabbricati del complesso rurale sono quasi del tutto crollati o hanno elementi strutturali in precario equilibrio statico.


Questi fabbricati sono stati probabilmente saccheggiati da parte di persone che hanno asportato lastre in pietra o particolari architettonici di interesse culturale e artistico.


Considerata la necessità di un immediato intervento finalizzato alla messa in sicurezza dei fabbricati e alla rimozione dei rifiuti abbandonati sull'area di servizio degli stessi fabbricati si provvedeva nella immediatezza a sbarrare subito l'accesso alla zona con nastro bianco rosso plastificato sotteso tra i bastioni in pietra di tufo che si trovano all'ingresso dell'area privata.


L'area da sottoporre a sicurezza risultava all'identificativo catastale foglio 43 p.lle 25 - 26 - 29 - 835 - 32 - 439 - 31 - 438 - 22.


La particella n° 30 del foglio 43, dove sono accumulati i rifiuti speciali di demolizione edile risulta area di corte in comproprietà di tutti i proprietari dei fabbricati rurali".


Oltre ad ogni diversa considerazione, posta com'è in area archeologicamente protetta e naturalisticamente vincolata, il "salvataggio" della Masseria (a poche centinaia di metri dai Sepolcreti ed alle cui spalle sorge il millenario Menhir, uno dei magnifici simboli della civiltà antichissima di Canne e dell'Ofanto) viene proposto nell'intervento pubblicato come un ardito quanto fantomatico scambio volumetrico tra i privati ed il Comune derivato dal Decreto Salva Italia, figuriamoci, alimentando lo spettro di cementificazioni a catena in un paesaggio già fortemente stravolto da sradicamento di uliveti secolari e quant'altro.


Il caso della speculativa lottizzazione incriminata a Montaltino potrebbe bastare a far riflettere meglio e forse a dissuadere l'incauto proponente? Noi nel frattempo pensiamo a salvare Canne della Battaglia da ogni attacco del cemento, il resto si vedrà...


Nino Vinella


Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Barletta (BT)


domenica 26 febbraio 2012


DALL'ARCHIVIO DELLE NEWS...


21/02/2012.  CANNE DELLA BATTAGLIA - ECCO COME SALVARE LA MASSERIA....


http://www.comitatoprocanne.com/newsDett.asp?news=8421


 



Clicca qui per visionare l'articolo su La Gazzetta del Nord Barese di Mercoledì 29 febbraio 2012....



 

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