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07/04/2006.  Giuda non tradì Gesù Cristo. Ne eseguì l'ordine.

Rivelato ieri a Washington il testo del vangelo apocrifo

WASHINGTON - Da traditore ad eroe: Giuda non tradì Gesù. Il testo del Vangelo di Giuda, rivelato ieri per la prima volta a Washington, ribalta la figura dell'apostolo che, secondo la tradizione, vendette Gesù per trenta denari: Giuda, il più fedele dei discepoli, agì per seguire gli ordini di Gesù. Il papiro contenente il testo del vangelo apocrifo, una traduzione in copto dell'originale in greco, è rimasto sepolto per 17 secoli nel deserto egiziano. Scoperto negli anni '70 e rimasto chiuso per 16 anni in una cassaforte a New York, dove si stava ormai sbriciolando, il manoscritto è stato restaurato e tradotto negli ultimi anni con uno sforzo congiunto di alcuni dei massimi esperti mondiali.

Il documento si apre col «racconto segreto delle rivelazioni fatte da Gesù a Giuda Iscariota». Giuda viene descritto come l'apostolo che era più vicino a Gesù e che lo comprendeva in modo più approfondito. «Allontanati dagli altri e ti dirò i misteri del regno - ordina Gesù a Giuda - Sarà possibile anche per te raggiungerli ma dovrai soffrire molto». «Gli altri Vangeli non danno mai una spiegazione soddisfacente della ragione per cui Giuda avrebbe tradito Gesù - ha sottolineato ieri lo studioso Craig Evans, un esperto nel Nuovo Testamento -. Si parla di avidità e di influenza satanica. L'affermazione che Giuda agì per obbedire agli ordini di Gesù offre una affascinante spiegazione». In uno dei passaggi chiave del documento Gesù dice a Giuda: «tu supererai tutti gli altri, perché sacrificherai la parte umana di me... sarai maledetto dalle altre generazioni». «Il documento trasforma di colpo Giuda nel "buono" della vicenda - afferma Evans -. È l'apostolo che comprende meglio Gesù. E che l'aiuta a uscire dalla trappola materiale del suo corpo».

Il testo originale greco del Vangelo di Giuda sarebbe stato scritto verso il 150 dopo Cristo. La sua prima menzione storicamente accertata risale all'anno 180 quando Ireneo, vescovo di Lione, si scaglia nel suo trattato Contro le Eresie contro un gruppo che «dichiara che Giuda il traditore era l'unico a conoscere la verità» basando la loro tesi «su un testo falso che chiamano il Vangelo di Giuda». Il testo in greco è andato perduto ma qualcuno attorno al 300 ha tradotto in copto, su un fragile papiro, il documento in Egitto. Rimasto per 17 secoli sepolto nel deserto, il manoscritto è stato trovato negli anni '70 vicino alla cittadina di El Minya. Entrato in possesso nel 1978 di un antiquario egiziano, il manoscritto finisce nel 1984 nel deposito di una banca di New York dove resta per 16 anni deteriorandosi in modo spaventoso. Acquistato nel 2000 dall'antiquario Frieda Nussberger-Tchacos, il papiro attraverso di nuovo l'Atlantico alla volta della Svizzera, in condizioni ormai catastrofiche. «Si era spappolato in un migliaio di frammenti, fragilissimi - ha raccontato Terry Garcia, uno dei protagonisti del salvataggio -. Sarebbe diventato presto polvere». Con i finanziamenti di alcune compagnie - come la "Maecenas Foundation" e il "Waitt Institute" - i frammenti vengono affidati in Svizzera alla restauratrice Florence Darbre che, con la collaborazione dello studioso di copto Rodolphe Kasser, tenta di rimettere insieme il puzzle. Le 26 pagine del Vangelo di Giuda erano su 13 fogli di papiro (scritti su entrambe le facciate).

«Immaginate un documento di dieci pagine, strappatelo in pezzi minuscoli, gettate via metà dei frammenti e provate a ricostruire l'altra metà col migliaio di pezzi rimasti», ha affermato ieri Kasser illustrando le difficoltà dell'opera di ricostruzione del documento, durata cinque anni. Il papiro è stato sottoposto nel frattempo ad una lunga serie di esami per accertarne la autenticità temporale: dal radio carbonio all'analisi dell'inchiostro, dall'analisi linguistica a quella della grafia dello scrittore. Tutte le analisi hanno confermato che il documento risale al 300 dopo Cristo. Il «National Geographic» dedica la copertina del suo prossimo numero al Vangelo di Giuda, oltre ad un documentario e a due libri che sono usciti ieri.

Il manoscritto, una volta restaurato definitivamente, sarà restituito all'Egitto ed esposto nel Museo Copto a Il Cairo. In un'America dove il Codice da Vinci continua a dominare le liste dei best-sellers editoriali, la nuova interpretazione sulla figura di Giuda - non più traditore ma eroe - è destinata a trovare il suo spazio.

Cristiano Del Riccio

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 07/04/2006






 

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