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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/01/2014.  CANNE DELLA BATTAGLIA – ANTENISI, QUEL SEPOLCRETO COMPRATO DAL COMUNE TRENT’ANNI FA E DIMENTICATO… ANCHE QUI SOLDI SPRECATI E ARCHEOLOGIA ABBANDONATA: ERBACCE, RECINZIONI DIVELTE, INCENDI. E NEL SOTTOSUOLO UNA NECROPOLI DEL IV SECOLO AVANTI CRISTO .

Ci siamo tornati. L’ultima volta era maggio 2012. Arrivarci resta sempre un'impresa. Non c’è nessuna indicazione dalla strada maestra. Nemmeno le guardie campestri se ne ricordano più...

Ma quando ci sei, rivedi le distanze vere e solo allora ti accorgi che il cimitero dimenticato di Antenisi sta solo a pochi metri dal millenario menhir nei pressi della Masseria di Canne, appena oltre qualche filare di ulivi sulla ex provinciale 142, la cosiddetta Panoramica dei Sepolcreti che da via Canosa porta all'Antiquarium.

Praticamente sta di fronte al villaggio preistorico, dunque in piena e diffusa archeologia del territorio da proteggere per spiegare, per capire, per studiare prime tracce dell'insediamento umano da queste parti.

Antenisi è il nome di una contrada antichissima nell'agro di Canne, oggi stabilita sulla linea di confine del Parco dell'Ofanto esistente solo sulla carta della Regione Puglia ma di fatto nulla. Zona cioé teoricamente "protetta".

Protetta contro i tombaroli, da chi in agricoltura ne stravolge il paesaggio rurale sostituendo vigneti ad oliveti secolari, e protetta magari anche da ci vuole speculare con qualche cambiamento o aumento di volumetrie di fabbricati agricoli in rovina... Insomma, un'Antenisi protetta (ma solo teoricamente) da tutti questi "nemici". Ed invece totalmente e paradossalmente lasciata indifesa contro il suo, vero proprietario che, pure in questo caso, è il Comune di Barletta.

Espropriata d'urgenza esattamente trent’anni fa, nel 1984, dal sindaco Bernardini a seguito di un fortunoso ritrovamente dovuto ad un’operazione della Guardia di Finanza, quell'area agricola in contrada Antenisi, di circa trentamila metri quadrati, fu dunque acquisita al demanio comunale barlettano (per 67 milioni di lire) come suolo d'interesse archeologico e riservò agli archeologi la scoperta di una tomba a camera o a grotticella, con annessi resti di una sepoltura databile intorno al IV-III secolo avanti Cristo e parte del corredo funerario consistente in un askos decorato dalle significative dimensioni.

Sotto pressing dell'Archeoclub, l'amministrazione comunale acquistò la doppia porzione di suoli dai rispettivi proprietari, recintò con rete metallica entrambe le aree e poi se ne dimenticò del tutto solo a distanza di qualche tempo.

La logica di un acquisto come questo a spese della collettività (seguito nel 2005 dalle particelle catastali delle Terme di San Mercurio con pagamento dell'indennità di esproprio) era di dotare il mai nato Parco archeologico-ambientale su Canne della Battaglia di varie "isole" archeologiche da mettere in rete di sistema...

Siamo tornati a visitare la zona col TGNorba 24 ed il collega giornalista Giovanni Dibenedetto: ecco il report documentato dalle foto.

Immondezzaio o discarica: fate voi. C’è di tutto, in uno scenario di spettrale desolazione. Reti divelte e sfondate in vari punti; il cancello d’ingresso coi cardini arrugginiti, aperto da sempre e “asfissiato” dalle erbacce rinsecchite; erbacce dovunque pronte (di nuovo) a prendere fuoco da un momento all'altro; il cartello con la scritta "Proprietà comunale" colpito da una fucilata, a sfregio, dunque arrugginito e quasi illeggibile; contenitori di fitofarmaci sotto alberi da frutto ma rinselvatichiti dall’abbandono; la fossa che servì come trampolino di scavo quasi ricolma di terriccio accumulato da sedimenti e dalle piogge; i resti di murature risalenti al periodo ricoperti da funghi; focolai d'incendio un pò dovunque sulle carcasse di olivi ridotti a moncherini; cartucce esplose dai cacciatori (di frodo?); l'ingresso della sepoltura lasciato aperto con la grossa pietra che ne doveva bloccare l'accesso spostata da una parte; dovunque segni e tracce evidenti di "tombaroli" più volte in azione alla ricerca di altro prezioso bottino forse tuttora celate dalle viscere di un sottosuolo che non smette di stupire.

Su tutto aleggia sempre un senso di abbandono e di desolazione, nella campagna ofantina di un mite gennaio pieno di tante speranze e di attese…

NINO VINELLA

DAL TG NORBA 24...

CANNE DELLA BATTAGLIA SITO IN DEGRADO
http://www.youtube.com/watch?v=S6y420nmLYM&list=TLhjbu2kQt-tpy2FDg-Tj3bS0Rs48T8AmG

ANTENISI, IL SITO COM'E' OGGI: GUARDA LE IMMAGINI NELLA GALLERIA DI FOTO SU FACEBOOK...

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.656029667772395.1073741834.340728599302505&type=3&uploaded=68

E GUARDA COM'ERA A MAGGIO 2012...
CANNE DELLA BATTAGLIA - ANTENISI, QUEL SEPOLCRETO DIMENTICATO...

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.397911540250877.83447.340728599302505&type=3





 

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