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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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11/05/2006.  CONCORSO GAZZETTA SCUOLA 2006.

Pubblichiamo una composizione di alunni partecipanti al concorso sui temi della salvguardia ambientale del nostro territorio

«Stanno distruggendo il fiume Ofanto»

Grido di dolore di due ragazzi. Il corso d'acqua al quale sono affezionati sta morendo per colpa dei soliti incivili. Ma si è ancora in tempo per salvarlo.

L'acqua è sporca, maleodorante e melmosa, lungo le rive ci sono rifiuti di tutti i tipi


«L'acqua un bene prezioso». Oggi approfittando del bel sole, sono andata a passaggiare sulle rive dell'Ofanto, un piccolo fiume che scorre non lontano dalla mia città. Sono rimasta senza parole. L'acqua è color caffè, lì galleggiano erbacce e rami di alberi morti e tanti anzi tantissimi rifiuti di ogni tipo. Ho pensato ai pesci e agli altri animali acquatici: come possono vivere in acque così sporche?

Mi è venuta in mente la storia di Mosè che ho imparato a scuola: lui da piccolo fu affidato al Nilo, un lungo fiume rispettato e venerato dagli antichi egizi come se fosse un dio. Io invece qui, davanti a questo fiumiciattolo sono triste perché non posso bagnarmi neanche le mani, sento puzza di acqua marcia e dappertutto vedo bottiglie di plastica, lattine, buste. Ma perché, se l'acqua è tanto utile e preziosa, non la rispettano e sporcano il fiume?

Si parla tanto di ecologia e di difesa dell'ambiente. I rapporti tra l'uomo e la natura devono essere mirati alla difesa dei beni indispensabili alla sopravvivenza dell'umanità. Ma il progresso tecnologico ha modificato profondamente l'ambiente, così lo ha danneggiato spesso in modo irreparabile. Molti problemi ambientali si stanno considerando con una particolare attenzione ed uno di questi è la salvaguardia «dell'acqua», bene unico per la vita. Le maestre ci hanno parlato dell'acqua e di come dobbiamo e possiamo dare un valido contributo alla difesa e tutela.

La vita di tutti gli esseri viventi fin dall'antichità si è sviluppata in prossimità dicorsi d'acqua. Senza acqua non c'è vita ed allora cosa ci tocca fare? Rispettare regole importanti per proteggere l'acqua non inquinandola e non sporcandola. Il modo più efficace è abituarsi fin da piccoli ad agire bene prima di causare danni. I danni fatti a volte possono essere irrimediabili.

Gli scarichi industriali, sostanze non biodegradabili, sostanze tossiche in agricoltura...contribuiscono alla distruzione dell'acqua. Quando apriamo il rubinetto dobbiamo pensare che ogni goccia non deve essere sprecata, perché al mondo c'è che vive solo con un litro d'acqua al giorno, mentre noi solo per una doccia sprechiamo più di 70 litri. L'acqua c'è...facciamo in modo che ci sia per sempre.

Maria Paola Marino e Nicola Defazio

classi terza B ed A, scuola elementare Modugno, Barletta

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 10/05/2006








 

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