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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

15/01/2015.  BARLETTA – RESTAURO AL MONUMENTO DI FIERAMOSCA NELLA CANTINA DELLA DISFIDA: PRONTI 7.400 EURO DEL COMUNE. IL LENTO DEGRADO DEL CALCO IN GESSO REALIZZATO NEL 1863 DALLO SCULTORE ACHILLE STOCCHI E POI FUSO IN BRONZO SOLO NEL 1980.

Con determina n. 1881 del 17/12/2014 “RESTAURO MONUMENTO DELLA DISFIDA: IMPEGNO DI SPESA” a firma del dirigente pro tempore del settore beni culturali del Comune di Barletta dott. Savino Filannino (comandante Polizia Municipale) e pubblicata all’Albo informatico pretorio, è stato deciso di finanziare con 7.400 euro il restauro del calco in gesso affidandone i lavori alla Cooperativa Mures Srl - Via Pirandello 5 di Barletta.

Si legge: "Il manufatto infatti, presenta allo stato attuale svariate problematiche che ne hanno causato un notevole deterioramento, prima fra tutte, la situazione dell’elmo, della mano di Fieramosca che impugna la scure, il drappo del mantello di Fieramosca, già interessato da precedenti grossolani interventi di recupero con stuccature posticce e la mano di La Motte, che in precedenza impugnava un’arma di battaglia che oggi appare mancante".

Fu nel 1863 che lo scultore romano Achille Stocchi ideò e poi donò al Municipio di Barletta la sua opera rappresentante il vittorioso Ettore Fieramosca che indica allo sconfitto francese La Motte la via dell'esilio dall'Italia, come nelle pagine scritte da Massimo d'Azeglio nel suo romanzo del 1836.

Il calco in gesso, issato in Piazza Roma a furor di popolo nel 1931 in piena epoca fascista quando si registrò la sommossa popolare alla voce che il monumento sarebbe stato realizzato a Bari, é stato fuso in bronzo solo nel 1980 per impegno del Comitato Rievocazione storica del cav. Damiano D'Addato e dello storiografo mons. Giuseppe D'Amato, allorché venne installato come prima collocazione nei giardini del Castello per poi essere destinato nell'attuale location di Piazza XIII Febbraio 1503 nel 2003 in occasione del 500° anniversario del fatto storico durante l'amministrazione del sindaco Francesco Salerno e la collaborazione del Lions Club.

I particolari nell’allegato…



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