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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

19/01/2015.  CANOSA DI PUGLIA - SABATO 24 GENNAIO FESTA DI SAN FRANCESCO DI SALES, PATRONO DEI GIORNALISTI E DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE. LA SANTA MESSA ALLE 11 NELLA CRIPTA DELLA CATTEDRALE E VISITA GUIDATA AL MUSEO DEI VESCOVI.

Gli Uffici comunicazioni sociali delle diocesi di Andria e Trani invitano tutti i giornalisti alle iniziative previste il 24 gennaio 2015, Festa di San Francesco di Sales.

Di seguito il testo della lettera di invito:

Carissimi colleghi ed operatori della comunicazione,
sabato 24 gennaio la Chiesa celebra la memoria di san Francesco di Sales, vescovo, dottore della Chiesa e patrono dei giornalisti e di quanti si occupano di comunicazione. Come negli anni scorsi questo appuntamento è per noi motivo per incontrarci insieme e celebrare l’Eucaristia.
Il luogo scelto quest’anno per il nostro incontro è la cripta della cattedrale di Canosa: alle 11.00 celebreremo e subito dopo sarà possibile visitare con la guida il Museo dei Vescovi, accanto alla cattedrale.

Invitiamo tutti gli amici ad essere presenti e ad estendere l’invito a quanti si interessano di comunicazione.

Cogliamo l’occasione per salutare e augurare a tutti buon lavoro.

Per la Diocesi di Andria
Per la Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
don Felice Bacco
diac. Riccardo Losappio

Notizie su SAN FRANCESCO DI SALES

San Francesco di Sales, considerato come il padre della spiritualità moderna, ha avuto il merito di influenzare le maggiori figure non solo del "grand siècle" francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, riuscendo a convertire al cattolicesimo persino alcuni esponenti del calvinismo.

Nato nel castello di Thorens nel 1567, in Savoia (Francia), da una famiglia di antica nobiltà, Francois ricevette un'accurata educazione, coronata dagli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova. Ma proprio nel corso della sua frequentazione accademica divennero preminenti i suoi interessi teologici, fino alla scelta della vocazione sacerdotale.

Spinto da un enorme desiderio di salvaguardare la cristianità, mentre imperversava la Riforma portata avanti daCalvino e dai suoi seguaci, Francois (nome da noi italianizzato in Francesco), chiese udienza al vescovo di Ginevra, affinché lo destinasse a quella città, appunto il simbolo supremo del calvinismo e massima sede dei riformatori. Una volta insediatosi a Ginevra, non si fece remore a discutere di teologia con i protestanti, desideroso di recuperare quante più "anime" possibili alla Chiesa e soprattutto alla causa di Cristo da lui ritenuta genuina.

Inoltre, il suo pensiero costante era rivolto alla condizione dei laici, preoccupandosi di sviluppare una predicazione e un modello di vita cristiana che fosse alla portata anche delle persone comuni, quelle cioè immerse nella vita difficile di tutti i giorni. Proverbiali i suoi insegnamenti pervasi di comprensione e di dolcezza, permeati dalla ferma convinzione che a supporto delle azioni umane vi fosse sempre la presenza di Dio. Non per nulla, molti dei suoi insegnamenti sono intrisi di misticismo e di nobile elevazione spirituale.

L'Enciclopedia Garzanti della Letteratura lo definisce: "elegante predicatore e prosatore alieno dai toni aspri, abile nell'intrecciare immagini e idee".

Grazie ai suoi enormi sforzi e ai grandi successi ottenuti in termini pastorali, divenne a sua volta vescovo di Ginevra.

La città nel suo complesso, comunque, rimase in mano ai riformati. Nel corso della sua missione di predicatore, conobbe a Digione Giovanna Francesca Frèmiot de Chantal, e dalla devota corrispondenza con la nobil donna doveva scaturire la fondazione dell'"Ordine della Visitazione".

Morto a Lione il 28 dicembre 1622, venne dichiarato santo nel 1665 e successivamente proclamato dottore della Chiesa nel 1877, nonché patrono dei giornalisti cattolici nel 1923. E' inoltre fondamentale ricordare che al suo nome si ispira la confraternita dei Padri Salesiani, fondati da quell'altro grandissimo santo che fu Don Giovanni Bosco.

L'attenzione dei Salesiani è più che altro rivolta alla crescita e all'educazione delle giovani generazioni, con un'attenzione particolare alla cura dei figli delle classi meno abbienti (come i famosi Oratori di Don Boscohanno insegnato per primi).

LE OPERE

Filotea, ovvero Introduzione alla vita devota

Trattato dell'amore di Dio.





 

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