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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

28/01/2015.  BARLETTA - GIORNO DELLA MEMORIA, LE MANIFESTAZIONI. "SE COMPRENDERE E' IMPOSSIBILE, CONOSCERE E' NECESSARIO". NEL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DEL LAGER DI AUSCHWITZ IL MONITO ETERNO ED UNIVERSALE DI PRIMO LEVI .

Le celebrazioni del Giorno della Memoria nella Provincia di Barletta Andria Trani hanno avuto uno svolgimento articolato in vari punti della citta’.

Il programma é stato aperto con la consegna da parte del Prefetto delle medaglie d’onore alla memoria di Antonio Rossi e Michele Vassalli del Comune di Canosa di Puglia e di Graziano Vanni del Comune di Trinitapoli, unitamente ai sindaci.

Nel suo discorso introduttivo, il Prefetto dott.ssa Minerva ha evidenziato l’importanza della memoria per dar forza al nostro futuro e a quei valori su cui si fonda la nostra democrazia.

Hanno presenziato alla consegna il presidente della provincia, i sindaci del territorio, numerose rappresentanze civili ,militari e religiose e una delegazione di studenti che hanno offerto il proprio contributo con letture sul tema della Shoah.

Dopo alcuni toccanti episodi storici narrati dal responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria e gli interventi del Prefetto e del sindaco di Barletta, si e’ conclusa la giornata della memoria con la simbolica accensione della menorah, tipico candelabro ebraico.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

La celebre frase di Primo Levi tratta da “Se questo è un uomo” riportata su uno striscione portato da alcuni ragazzi nel corteo di stamattina in occasione del 70° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz – Birkenau, ha espresso il senso più profondo della lunga marcia silenziosa che, strada facendo, ha raccolto studenti di diverse scuole, rappresentanze delle associazioni e dei sindacati fino a coinvolgere il Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia e le autorità civili e militari del territorio per poi confluire nella Piazza d’Armi del Castello per la simbolica accensione della Menorah.

“La memoria di uno dei crimini più orrendi commessi contro l’umanità non può essere perduta ”, ha affermato il sindaco Pasquale Cascella intervenendo nel corso del momento commemorativo condotto dal prof. Luigi Di Cuonzo. Riprendendo il filo della riflessione avviata dal Prefetto, il sindaco ha richiamato gli episodi che ancora in questi giorni, dalla Francia alla Nigeria, stanno riaprendo la dolorosa ferita dell’offesa sull’uomo consumatasi nei campi di concentramento nazisti.

“Questo è il senso della memoria che oggi ci unisce nel passare il testimone alle nuove generazioni. Ai giovani spetta coltivarlo non come mero omaggio alle vittime del passato ma come impegno per il futuro, traendo insegnamento dalla storia per combattere gli orrori con i sentimenti e i valori di libertà, di pace e di giustizia”.

«La piena sintonia tra le comunità scolastiche e le istituzioni civili, militari e religiose del territorio sui valori istituzionalizzati dalla nostra Repubblica per la Giornata della Memoria rappresenta certamente il modo migliore per mantenere sempre vivo il ricordo».

Così il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, in occasione della cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria, tenutasi questa mattina presso la sede della Prefettura di Barletta - Andria - Trani.

«Settant’anni sono passati dalla macabra scoperta di Aushwitz, che svelò al mondo intero l’orrore nazista, la follia di menti perverse che pianificarono ed attuarono lo sterminio di un popolo - ha aggiunto il Presidente Spina -.

Durante la cerimonia organizzata dalla Prefettura, ho voluto sottolineare come sia fondamentale essere sempre ancorati alla storia per permettere ai giovani ed alle future generazioni di non dimenticare mai quello che è stato.

Prevaricazione, arroganza e violenza contro la vita devono essere combattuti con i valori della testimonianza che giornate come quelle di oggi trasmettono.

Dopo la perfetta cerimonia in Prefettura organizzata dal Prefetto Clara Minerva ed il corteo con tutti gli studenti della città di Barletta, ho provato una forte emozione nell'accendere all'interno del castello di Barletta la “Menorah”, la lampada ebraica, in onore dei sei milioni di morti della Shoah».

L’intervento del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, in occasione della cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria, è disponibile al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=DqeSIEkOgU4&feature=youtube_gdata_player&app=desktop
Giornata della memoria, Pastore (Misto - Psi): “70 anni dopo Auschwitz ricordare è un imperativo”

Il senso delle cose, il senso della storia, arriva dal passato e si proietta sul futuro. Ma più il tempo passa, più l’esercizio della memoria deve essere intenso ed efficace.
Sono passati 70 anni dalla liberazione del famigerato campo di concentramento di Auschwitz e sono sempre meno i testimoni di quell’orrore e chi, invece, ha tentato e tenta di negarlo non viene meno. Ma non è solo per questo che la memoria deve essere alimentata e vissuta.
Mai più che in questo tempo, si stanno manifestando una quantità numerosa e preoccupante di incubatori di tutto quanto, nel secolo breve, portò l’uomo a pensare di potere decidere dell’esistenza di un popolo, di alcuni suoi simili sì e di altri, degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali. E tutto ciò in virtù di una presunta superiorità, dal cui pulpito sentenziare della vita e della morte.
Certo molti si opposero, quelli capaci di dubitare di quel pulpito, molti altri no.
I ragazzi che oggi hanno esercitato la loro memoria civile, che a Barletta hanno sfilato fino al castello, dove hanno acceso la Menorah, o che sono stati in consiglio regionale, hanno condiviso un momento importante, hanno visto e ascoltato la storia nei racconti e nelle testimonianze di chi l’ha vissuta, consapevoli di raccogliere, oltre tutto, una eredità importante, vivendo in una terra, la Puglia, che ha un’anima accogliente e solidale.






 

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