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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

ANNIBALE IN RETE, IN INTERNET IL NUOVO SITO DEL COMITATO PRO CANNE

Barletta / Puglia / Cultura & Spettacolo / 20-10-2002 (13:44:48)

In vista del proprio 50° compleanno, che si celebrerà nel 2003, il Comitato italiano Pro Canne della Battaglia dà appuntamento sulla rete. E' in linea, infatti, il nuovo sito internet, ideato, costruito e costantemente aggiornato dall'agenzia multimediale OggiWeb, nel quale è possibile trovare raro e inedito materiale fotografico di cui si potrà prendere visione collegandosi all'indirizzo www.comitatoprocanne.com . Ci sono poi altre novità: direttamente dall'Inghilterra il primo link di collegamento internazionale dedicato ad Annibale e ad una delle battaglie più famose dell'antichità. Chiunque potrà, inoltre, suggerire idee per la promozione e la valorizzazione del Parco Archeologico di Canne della Battaglia e dell'area della Valle dell'Ofanto. Dieci le sezioni dedicate alla vita, la storia e le attività cinquantennali del Comitato, partendo dal Progetto Nuovi Orizzonti, già operante dal 2000, in collaborazione con Assoimprese che si pone come obiettivo quello di promuovere il Parco Archeologico su ribalte internazionali, oltre i confini regionali.

Pasquale Dibenedetto

Fonte: Notizie on-line


CANNE DELLA BATTAGLIA O CASTELLUCCIO VALMAGGIORE?

Torna la polemica sul luogo esatto in cui si sarebbe svolta la battaglia di Canne. Il confronto è fra gli storici ma cittadini e amministratori non sono esclusi per gli ovvi interessi che una scelta o l'altra determinano. L'occasione, questa volta, è data dalla sceneggiatura di un film. Ma andiamo con ordine.
IL FATTO
CASTELLUCCIO VALMAGGIORE, 4 ott - La piana di Barletta o quella sottostante Castelluccio Valmaggiore, il piccolo centro che sorge sulle prime propaggini del Preappennino dauno? Ritorna alla ribalta la controversia sul luogo dove si è svolta l’epica battaglia tra Cartaginesi e Romani. E questa volta c’è di mezzo una fiction per la televisione, che il Comune di Castelluccio, d’intesa con quello Lucera, Troia, Biccari e Orsara di Puglia, vorrebbe realizzare per rilanciare l’ipotesi ventilata trent’anni fa da Mario Izzo, un medico del piccolo paese con la passione per l’archeologia. La sceneggiatura del film sarebbe già in fase di realizzazione. E per il prossimo 9 ottobre è stato fissato un incontro nella sala consiliare del Municipio di Castelluccio con Salvatore Giannella, ex direttore della rivista Airone, impegnato a sua volta alla stesura di un libro, che avvalorerebbe le convizioni di Izzo, manifestate nel 1971. Fu proprio in quell’anno che l’ipotesi formulate dal medico rimbalzarono nelle cronache nazionali, dopo che il settimanale «L’Europeo» aveva pubblicato la storia, intrisa di particolari sui ritrovamenti fatti da Izzo di reperti riconducibili all’anno 200 a.C. E lo scontro, secondo i due autorevoli «cronisti» del tempo, Tito Livio e Polibio, avvenne il 2 agosto del 216 a.C, in una giornata di grande caldo e spazzata dal favonio che aiutò Annibale ad annientare l’esercito di Roma, dopo aver messo in atto una strategia che per il modo in cui venne condotta rimane anche ai nostri giorni un modello dell’arte della guerra, materia di studio in tutte le accademie militari del mondo. L’ipotesi lanciata dal medico provocarono un terremoto nel mondo accademico e soprattutto in quel di Barletta, tra i componenti del Comitato pro-Canne della Battaglia, che bollarono decisamente «la provocazione» lanciata da Izzo. Per mesi la questione tenne banco tra storici e archeologi: tutti però si mostrarono propensi al fatto che la disputa tra le truppe di Annibale e quelle di Roma, al comando di Varrone e Paolo Emilio, si tenne sulle sponde dell’Ofanto, come sempre sostenuto da Livio e Polibio. L’ex presidente del Comitato pro Canne, Carlo Borgia, qualche anno fa, ha affidato ad un libro dal titolo eloquente, «Annibale in camicia nera», l’infondatezza delle asserzioni di Izzo, rivendicando il vero luogo dello scontro, vale a dire la piana sottostante la collina di Canne, a pochi chilometri da Barletta. Ma il luogo dove si svolse l’epico scontro non è accampato soltanto da Castelluccio, c’è anche un’altra teoria che circola da anni: quella portata avanti dal prof. Lucarelli, che sosteneva che la battaglia si tenne nei pressi di Celenza Valfortore, sulle sponde del fiume Fortore. Anche in questo caso ci sarebbero dei reperti a provare il fatto. «L’idea di realizzare una fiction sulla battaglia più celebre dell’antichità - afferma il sindaco di Castelluccio Valmaggiore, Giuseppe Campanaro - mira proprio a suffragare la tesi che quello scontro si è svolto sul nostro territorio, al confine con quello di Biccari, Lucera a Troia. Per questa ragione nei prossimi giorni scopriremo una lapide intitolata «La valle di Annibale». Il progetto di trasportare su pellicola quell’evento da parte del Comune del piccolo centro preappenninico è come se avesse riaperto le ferite ai rappresentanti del Comitato di Barletta, provocate trent’anni fa da quell’articolo apparso sul settimanale milanese. «L’ipotesi di Castelluccio è tanto remota che non viene suffragata da nessun dato di fatto, non soltanto da parte nostra, ma soprattutto da studiosi di tutto il mondo che non mai ritenuto opportuno avallare questa ipotesi. Basterebbe guardare un recente documentario mandato in onda dalla BBC nel corso del programma “Time Watch”, dedicato alla battaglia tra Cartaginesi e Romani e girato là dove la storia ci ha consegnato il luogo dove avvenne lo scontro: a Canne, vicino l’Ofanto», dice il presidente del Comitato italiano pro-Canne della Battaglia, Vito Nino Vinella.
Antonio Monaco
IN "DIFESA" DI CANNE
BARLETTA, 4 ott - Un film nella valle del Celone sulla Battaglia di Canne del 216 avanti Cristo! Ci risiamo. A distanza di trent’anni, riaffiorano i fantasmi di una vecchissima polemica che puntano soltanto a riaccreditare ipotesi storicamente smentite con la precaria illusione di chissà quali ricadute occupazionali, turistiche ed economiche sulle popolazioni di quella zona. La tesi Izzo-Rubino venne già sconfessata nel convegno nazionale di studi promosso dal Comitato Pro Canne nel 1971, con ampia documentazione storica suffragata anche dall’ipotesi della ricostruzione nei pressi di Castelluccio Valmaggiore di un’altra battaglia di pochi anni precedente (279 avanti Cristo) tra i Romani e l’esercito di Pirro, ipotesi avanzata scientificamente dal prof. Benvenuto dell’Università di Bari e comprovata da una nota del maggio 1976 del Ministero per i beni culturali, in cui si definiscono “i ritrovamenti archeologici avvenuti presso Castelluccio Valmaggiore sporadici e di scarsa importanza riguardando semplicemente comuni corredi di tombe apule del IV secolo avanti Cristo. Tali scoperte non hanno nulla a che vedere con la famosa battaglia di Canne del 216 a.C.”. Carlo Ettore Borgia, appassionato studioso della materia, oggi nostro presidente onorario, consegnò al suo libro “Annibale in camicia nera” (Schena editore) tutto il compendio relativo a quel convegno di studi ed al dopo-convegno. Ma evidentemente tale dovizia d’archivio non è servita a mettere sulla retta via quanti ora rispolverano il caso per riadattarne contenuti e contorni a nuovi schemi di lavoro, sui quali a quanto pare sembra prevalere il fine che, però, non giustifica affatto l’uso improprio dei mezzi. Barletta ed il nostro Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia se allora vollero ristabilire la verità storica sullo svolgimento della battaglia di Canne nella valle dell’Ofanto, e l’ottennero a furor di popolo, se oggi messi nelle condizioni di non poter fare altrimenti, si batteranno ancora una volta per evitare un altro premeditato disegno di appropriazione indebita della tradizione e di quel passato a scapito della Grande Storia, a cominciare proprio da Polibio e da Tito Livio. Ma non più da posizioni campanilistiche od oltranziste fini a se stesse, bensì chiamando direttamente in causa gli studiosi di tutto il mondo sul versante scientifico e tutte le amministrazioni comunali interessate su quello più pragmaticamente legato alle vicende del territorio. Basterebbe citare il Progetto Annibale collegato ai Giochi del Mediterraneo del 1997 ed i relativi Atti ufficiali che spaziano su tutto il Mare Nostrum fino al gemellaggio in atto con la Tunisia e Cartagine per annullare quest’ultimo tentativo di impadronirsi dei luoghi storici della Battaglia di Canne annessi e connessi per farne uno scadente strumento di marketing del territorio ad uso e consumo degli sprovveduti in cerca di fondi o di visibilità senza averne non solo titolo quanto piena consapevolezza.
Vitantonio Vinella Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Barletta E-mail: comitatoprocanne@oggiweb.com
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno



CALENDARI 2003, COMPRANDO QUELLO DI CANNE AIUTI AIAS E UNITALSI

Barletta / Puglia / Cultura & Spettacolo / 16-12-2002 (9:36:38)

Ancora un binomio tra cultura e solidarietà. Questa volta a far stringere l'alleanza è il calendario ufficiale 2003 per il cinquantesimo anniversario del Comitato italiano "Pro Canne della Battaglia". Il ricavato andrà ad Aias ed Unitalsi, in occasione dell'Anno europeo del disabile. Il calendario, illustrato e a colori, presenta inedite foto d'archivio sulla storia del comitato in mezzo secolo e una sezione dedicata ale battaglie più recenti per la tutela e la promozione dell'area archeologica di Canne, il luogo dove si è svolta una delle battaglie più famose dell'antichità. Questi i punti vendita autorizzati a Barletta: Centro AIAS – Via della Repubblica; Sezione UNITALSI – Via Nazareth; Cartolibreria ADRIATICA – Corso Garibaldi; Cartolibreria DICANDIA – Corso Garibaldi; Libreria LIVERINI – Corso Garibaldi; Cartoleria FASCILLA – Via dei Greci 14. E’ possibile inoltre prenotare (fino ad esaurimento scorte) l’acquisto del Calendario a sostegno dell’Anno Europeo del Disabile 2003 anche su Internet nel sito web ufficiale del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia www.comitatoprocanne.com che ospita una speciale anteprima con dieci sezioni di approfondimento tematico e di servizio in continuo aggiornamento.
Pasquale Dibenedetto

Fonte: Notizie on-line


CANNE DELLA B., DIVENTA PERMANENTE LA FERMATA FERROVIARIA

Barletta / Puglia / Cronaca / 26-12-2002 (19:59:29)

Diventa definitiva la decisione di Trenitalia Spa di ripristinare la fermata ferroviaria di Canne della Battaglia, nella Valle dell'Ofanto lungo la linea Barletta-Spinazzola, anche per incrementare e facilitare l'afflusso di turisti all'importante sito archeologico. Finora c'erano stati solo degli esperimenti nel periodo estivo. La notizia, già nell'aria, è stata confermata con la pubblicazione del nuovo orario ufficiale del 2003. Sono stati premiati così gli sforzi del Comitato Pro Canne della Battagia e di altri soggetti pubblici e privati nell'ambito del Proetto Nuovi Orizzonti Terzo Millennio. Ci saranno dodici corse regionali giornaliere dal lunedì al sabato ogni giorno a beneficio di turismo, scuole, persone disabili. Soddisfazione per la decisione adottata dalla Direzione Regionale Trasporto Locale di Trenitalia Bari è stata espressa dal Consiglio di Amministrazione del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia . Un provvedimento che premia il lavoro di squadra che ha visto in campo già dal 1999 il Comune di Barletta e di Canosa di Puglia, il Patto Territoriale Nord Barese Ofantino e, appunto quali soggetti promotori del partenariato, la Cooperativa Dromos di Canosa, la Fondazione Archeologica Canosina ed il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia strettamente in sinergia fra di loro grazie alla stipula di un Protocollo d’Intesa. Il comitato annuncia in questa occasione di aver già in cantiere iniziative in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado in Provincia di Bari e Foggia per il più efficace utilizzo della fermata ferroviaria a Canne della Battaglia, in accordo col Servizio Turismo Scolastico di Trenitalia. In tale contesto, per l’Anno Europeo del Disabile 2003, viene riconfermata la particolare attenzione che sarà posta a tutte quelle attività connesse all'integrazione delle persone disabili con la realtà sociale ed il patrimonio culturale, come auspicato dalla Commissione Europea e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all’insegna del motto “Cultura e Solidarietà” con Aias ed Unitalsi.

Pasquale Dibenedetto

Fonte: Notizie on-line


Canne invasa dai turisti

Un successo la IV settimana della cultura: oltre 100 visitatori nel sito archeologico
L’area archeologica di Canne della Battaglia entra nelle principali mete del patrimonio storico nazionale. Oltre mille visitatori durante la IV Settimana della Cultura, svoltasi dal 15 al 21 aprile scorsi, fra studenti e gruppi di turisti. E l’estate si preannuncia molto interessante con la riapertura del collegamento ferroviario con la piccola stazione di Canne della Battaglia. Alcune cifre. Sono stati ottocento i visitatori adulti che hanno raggiunto l’area che ricorda il memorabile scontro tra Cartaginesi e Romani, vinto dal condottiero Annibale. Ma il fascino dell’area comincia ad attirare anche le nuove generazioni. Quattrocento gli studenti che sono giunti a Canne della Battaglia. Addirittura un’intera scuola media di Canosa ha invaso il parco archeologico, mentre circa la metà degli studenti ha utilizzato il treno per arrivare alla stazioncina costruita nel 1954 per favorire i collegamenti con l’area archeologica. Un record anche per la stazione, che il 29 agosto compirà 48 anni di attività. “Non si tratta più di stime ‘a campione’, come accadeva fino all’anno scorso, ma rilevazioni statistiche vere e proprie”, spiegano gli organizzatori, “le prime in senso assoluto per l’appuntamento a carattere nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali da quando sono stati avviati (a luglio 2001) i servizi aggiuntivi di accoglienza turistica ai sensi della Legge Ronchey da parte della Società Novamusa Puglia nel Parco Archeologico Ambientale di Canne della Battaglia per rilanciare la riqualificazione turistica dell’intera area, così come previsto anche dall’Agenzia per l’Occupazione del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino nelle Linee guide 2000-2006 relative ai POR della Regione Puglia”. Per il quarto consecutivo, inoltre, il comitato italiano Pro Canne della Battaglia, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Barletta e del Comune di Canosa, e in collaborazione con la Fondazione Archeologica Canosina e la Cooperativa “Dromos”, ha raggiunto un accordo con la Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia spa per la realizzazione di dodici fermate alla stazioncina del sito. Una bella occasione di promozione turistica anche per l’intera Valle dell’Ofanto. L’iniziativa si svolgerà dal 17 giugno al 28 settembre nell’ambito del “Progetto Canne della Battaglia nuovi orizzonti – Terzo Millennio”. Il costo del biglietto sarà di 2,07 euro.
Fonte: BariSera - 24/04/2002


UN ANNO DI SOLIDARIETA'

Promosso a Barletta dal Comitato Pro Canne della Battaglia un calendario a favore di Aias e Unitalsi
BARLETTA - L'Anno Europeo del Disabile è nel segno del binomio cultura e solidarietà. Per questo, il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, in vista del cinquantenario della sua fondazione (1953-2003), ha affidato alle sezioni di Aias ed Unitalsi la diffusione e la vendita - e quindi i proventi - del nuovo calendario ufficiale dell'anno 2003. Il calendario 2003 è riccamente illustrato, a colori, e con foto inedite tratte dall'archivio sulla storia del Comitato. "Il calendario rappresenta una cavalcata in questo mezzo secolo, ma con uno sguardo alle più recenti attività per la tutela e la promozione dell'area di Canne della Battaglia - spiega il presidente del Comitato, Nino Vinella - ed è stato realizzato insieme all'Amministrazione comunale e a tutti i soggetti interessati alla sempre maggiore integrazione delle persone disabili con la realtà sociale ed il patrimonio culturale, come auspicato dalla Commissione Europea e dal Ministero per i beni e le attività culturali all'insegna del motto "Cultura e Solidarietà"". Per garantire la massima trasparenza, e per incoraggiarne la diffusione, il calendario potrà essere acquistato solo presso il Centro Aias (via della Repubblica 1, la sezione Unitalsi (via Nazareth 64), la cartolibreria Adriatica (corso Garibaldi 10) e Dicandia (corso Garibaldi 110), la libreria Liverini (corso Garibaldi 180), la cartoleria Fascilla (via dei Greci 14). E' possibile inoltre prenotare (fino ad esaurimento) l'acquisto del "Calendario a sostegno dell'Anno Europeo del Disabile 2003" anche su internet nel sito ufficiale del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia, www.comitatoprocanne.com (realizzazione Oggiweb) e che ospita una speciale anteprima con dieci sezioni di approfondimento tematico e di servizio in continuo aggiornamento.
Paolo Pinnelli
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno - 16/01/2003


COMITATO ITALIANO PRO CANNE DELLA BATTAGLIA

COMUNICATO - STAMPA TV con preghiera di ampia diffusione. Grazie! Comune, Soprintendenza e Università nel Comitato Tecnico di Coordinamento. Spesa prevista 308.000 EURO ARISCIANNE, RIPARTE IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE E RICERCA Significativo l'apporto degli studiosi locali e del Prof. Giuseppe Savasta, autore del libro "Archeologia con la lente" sull'importante area costiera fra preistoria e ambiente naturale
Il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia è lieto di informare che l'Amministrazione Comunale di Barletta, con delibera di Giunta n. 283 del 20 dicembre 2002 pubblicata lo scorso 17 gennaio e resa immediatamente esecutiva, ha nominato il Comitato Tecnico di Coordinamento relativo al "Progetto integrato per il recupero storico-ambientale, ricerca e fruizione dell'area costiera in località Belvedere-Ariscianne" che consentirà di porre in essere un intervento di riqualificazione in un sito di indubbio interesse archeologico, nel quale nel tempo sono stati segnalati ritrovamenti archeologici riferiti al periodo paleolitico medio-superiore nonché neolitico e resti di organismi lagunari, torbe e vertebrati. Si deve infatti all'azione ed all'opera di raccolta svolta continuativamente nell'arco di vari decenni con centinaia di reperti tutti consegnati alle autorità dal Prof. Giuseppe Savasta, appassionato ricercatore e Socio Fondatore del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia nonché autore dello specifico volume dal titolo "Archeologia con la lente" (1990) recensito nella sezione LA BIBLIOTECA DEL COMITATO nel website www.comitatoprocanne.com, se l'area di Ariscianne (chiamata anche "la spiaggia dei misteri" nel corso di una puntata speciale del programma Rai "Linea blu" condotta da Puccio Corona) assume particolare interesse anche sotto l'aspetto naturalistico, essendo una delle poche zone umide della Provincia di Bari. Essa è infatti classificata come area umida retrodunale, rappresentata da un acquitrino alimentato da una rete drenante di canali. La vegetazione igrofila è rappresentata da canneti e giuncheti, dove trovano ospitalità varie specie di aironi, martin pescatori, donnole, volpi, ramarri ed altri ancora. Allo stato, quest'area (assai importante per capire l'intera archeologia del territorio, con estensione anche al sito di Canne della Battaglia ed all'erosione delle ripe fluviali dell'Ofanto nei luoghi della celebre battaglia del 216 avanti Cristo, che avrebbero depositato in loco numerose testimonianze del tempo) è in completo degrado, determinato sia dalla presenza invasiva di aree coltivate per produzione di prodotti agricoli che da quella ancor più pericolosa di numerose discariche abusive. La spesa prevista è di EURO 307.999,41 (pari a Lit. 596.370.000), col contributo del Cipe (che ha concesso la proroga del termine per l'ultimazione del progetto al 31 dicembre 2003) e dell'Unione Europea sul P.O.M. (Programma Operativo Multiregionale) misura 5.5 sottoprogramma 7, attraverso l'Agenzia del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino. Il provvedimento dell'Amministrazione Comunale, sollecitato dall'Assessore all'Ambiente Geom. Pietro Doronzo, dovrebbe segnare una svolta conclusiva nell'iter di quest'importante iniziativa attivata in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e il Dipartimento di Geologia dell'Università di Bari. Il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, quale Associazione di settore nel campo dell'archeologia e dei Beni Culturali in possesso dei requisiti statutari, si dichiara fin d'ora disponibile ad attivare anch'esso utili forme di attività congiunta affinché non si disperda il patrimonio di conoscenza accumulato negli anni dagli studiosi locali, ma che anzi se ne tragga vantaggio per la comunità scientifica nazionale ed internazionale, la scuola, le agenzie culturali del Territorio e gli altri preposti organismi. Questi i nominativi designati quali componenti del Comitato Tecnico di Coordinamento: Sindaco di Barletta o suo delegato, arch. Francesco Gianferrini, dirigente settore Urbanistica e responsabile del procedimento; ing. Antonio Dibari, dirigente del settore ambiente o suo delegato; prof. Massimo Angelo Caldara, responsabile scientifico del Dipartimento di Geologia e Geofisica dell'Università di Bari; dott.ssa Francesca Radina, responsabile scientifico della Soprintendenza Archeologica della Puglia; dott. Italo M. Muntoni, tecnico di progettazione archeologica; dott. Raffaele Lopez, tecnico di progettazione archeologica; dott.ssa Maddalena A. Corvasce, tecnico di progettazione ambientale.
COMITATO ITALIANO PRO CANNE DELLA BATTAGLIA - BARLETTA Il Presidente del Consiglio di Amministrazione - Rag. Vitantonio Vinella
Soggetto promotore del Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese-Ofantino iscritto all'Albo delle Associazioni del Comune di Barletta (n° 43) Gemellaggio d'Onore col 47° Reggimento Allievi "Ferrara" - Caserma Salomone - Capua (Caserta) Ufficialmente riconosciuto dall'Istituto Italiano di Archeologia Sperimentale Ars Dimicandi - Curno (Bergamo) Centro Studi e di Ricerche Storiche ANNIBALE per la Cultura, la Pace e l'Integrazione fra i Popoli del Mediterraneo PRO CANNE NEWS - Organo ufficiale del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Ufficio di Rappresentanza per la Regione Lombardia - Via Santa Cecilia, 30 - 20061 Carugate (Milano)
Fonte: SCUOLIDEANEWS - Barletta, 29 Gennaio 2003 Prot. n. 011/2003


CANNE DELLA BATTAGLIA: MASTER TURISMO

Nel quadro delle attività culturali e divulgative sul Territorio in occasione del Cinquantenario di Fondazione, il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia informa di aver ufficialmente accolto l’invito a collaborare nello svolgimento del Master Universitario “Esperti in risorse umane e dinamiche psico-sociali per il turismo sostenibile” (RIPSI-TUR) organizzato dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Bari, in corso nella città di Trani per il corrente Anno Accademico 2002-2003, fornendo la più ampia disponibilità sulla base delle proprie esperienze, competenze e conoscenze. Quale Soggetto Promotore attivo del Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino ed in piena coerenza a quanto previsto dallo Statuto circa la valorizzazione di Canne della Battaglia quale principale risorsa archeologica ed ambientale della Valle d’Ofanto in concreta sinergia con Associazioni, Enti e Soggetti sia pubblici che privati, il Consiglio di Amministrazione del Comitato ha ritenuto di condividere le qualificanti finalità e lo spirito dell’importante attività universitaria, tendente a creare percorsi formativi di eccellenza a livello universitario nel settore dei Beni Culturali in genere e del Turismo sostenibile in particolare. Il Master si attuerà in stretta collaborazione con Provincia di Bari (Assessorato al Turismo), Comune di Trani, Camera di Commercio di Bari, Agenzia per l’Occupazione e lo Sviluppo dell’Area Nord Barese Ofantina, Parco Nazionale del Gargano, Soprintendenza BAP della Puglia. Alla cerimonia di presentazione del Master ed inaugurazione del Corso, tenutasi nella Sala Manfredi del Castello Svevo di Trani, sono intervenuti fra gli altri il Dott. Vincenzo Caldarone, Presidente dell’Agenzia per l’Occupazione e lo Sviluppo dell’area Nord Barese Ofantina, per l’Università di Bari il Prof. G. Bellelli (Decano del Corso di Laurea in Psicologia-Scienze e Tecniche Psicologiche), il Prof. G. Mininni (Direttore del Dipartimento di Psicologia) e la Prof.ssa Carmencita Serino, Direttrice del Master RIPSI.TUR. Il Direttore Generale della stessa Agenzia, Dott. Emmanuele Daluiso, ha posto l’accento sulle interessanti prospettive da creare in perfetto accordo fra l’Università di Bari ed i Soggetti operanti in questo Territorio nella più ampia visione del futuro del Mediterraneo fra sviluppo economico e baricentro della pace mondiale.
Fonte: INIZIATIVA MERIDIONALE - Barletta, 25 Febbraio 2003


FONTANA DI SAN RUGGIERO (Puglia)

Sono Vitantonio Vinella, attuale presidente del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia, e vorrei segnalare al FAI il nostro particolare luogo del cuore, la fontana di San Ruggiero, medievale testimonianza (1110 circa) che si trova a pochi passi dall'area archeologica di Canne della Battaglia legata alla famosa battaglia annibalica del 216 a. C. ed alla carismatica figura del vescovo divenuto poi protettore di Barletta. Nata come abbeveratoio per le greggi sulla via della transumanza e dei regi tratturi, la fontana tuttora ne conserva la rustica fisionomia di piccolo antro naturale che suggestivamente rievoca il rumoreggiare di mandrie in cerca di dissetante refrigerio nel poderoso vascone di pietra tagliata che raccoglie ormai solo l'ultimo filo d'acqua sorgiva. Pur se abbellita ed ingrandita con un portale d'ingresso nel XVII secolo, tanto da essere meticolosamente descritta nella cartografia storica di Canne della Battaglia, l'antica fonte é nascosta dalla circostante vegetazione tipicamente mediterranea ma resta meta di passeggiate estive in cerca di more, di festose merende di gruppo sull'erba nelle tante Pasquette di intere generazioni trascorse da queste parti, di un turismo campagnolo ed innocente tuttora sentito nonostante lo stato di abbandono. Grazie al FAI ed a Repubblica per aver accolto questa segnalazione, scrivendoci (e-mail comitatoprocanne@oggiweb.com ) oppure tramite contatti sul nostro sito internet www.comitatoprocanne.com per proseguire in quest'azione di gruppo per sconfiggere l'indifferenza non della gente ma delle istituzioni.
Vitantonio Vinella
Fonte: LA REPUBBLICA - 28 Febbraio 2003


DOMENICA SI TERRA' A BARLETTA UN INCONTRO IN UN SITO ARCHEOLOGICO

BARLETTA - Grazie alla stretta collaborazione fra il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ed il locale centro AIAS, nel quadro delle iniziative per la V Settimana Nazionale della Cultura organizzate da Comune di Barletta ed Authority comunale per Canne della Battaglia, sabato 10 maggio alle ore 10.30 sul terreno di gioco ai piedi della celebre Cittadella si svolgerà una partita di basket in carrozzina fra le rappresentative ASAD (Associazione Sportiva Atleti Disabili) di Barletta e APPH Dauna (Associazione Polisportiva Provinciale Handicap) di Foggia, entrambi militanti nel Campionato di serie B, la prima in senso assoluto a disputarsi nell’area del sito archeologico finalmente aperto e senza più limiti per i soggetti “diversamente abili” anche nello Sport. Nel 2003, Anno Europeo delle Persone Disabili, lo scrivente Comitato, che già se n’era fatto alfiere con la diffusione del Calendario celebrativo ufficiale del Cinquantenario di fondazione a favore di AIAS ed UNITALSI, auspica una sempre maggiore coscienza sociale e culturale sulle tematiche dell’integrazione che possono trovare una formidabile leva di attenzione proprio nella serie di attività congiunte su Canne della Battaglia, come dimostra questa prima partita di basket in carrozzina con l’augurio di disputarne ancora. [ Rino Porro ]
Ore 9,11 – Partenza in treno dalla Stazione di Barletta del gruppo scolaresche per le visite guidate a cura del Comitato. Sono stati riservati dei posti per i Giornalisti e gli Operatori televisivi al seguito così da documentare l’intero svolgimento della mattinata. Ore 9,20 – Arrivo alla Stazione di Canne della Battaglia, formazione dei gruppi ed inizio delle visite al sito archeologico, Antiquarium e Cittadella Ore 10,30 – Partita di basket in carrozzina sul terreno di gioco ai piedi della Cittadella, speaker ufficiale il giornalista Davide Giampetruzzi. Ospiti nel pubblico i cento ragazzi della Scuola media Manzoni partecipanti alle visite. Ore 11,30 – Cerimonia di premiazione con intervento delle Autorità Ore 12,00 – Piccolo ristoro, ripresa e conclusione delle visite guidate Ore 13,55 – Partenza dalla Stazione di Canne della Battaglia per Barletta (arrivo ore 14,07)
Fonte: BIC ITALIA il portale del basket in carrozzina - 09 Maggio 2003


CANNE DELLA BATTAGLIA: LA STORIA SI FERMA IN STAZIONE

In Puglia il primo e unico museo a cielo aperto che si raggiunge grazie al treno
di Francesco Cafaro
Vagoni che si fermano direttamente nella storia. Rotaie che corrono nella valle del fiume Ofanto e tagliano la campagna pugliese. Da Barletta, per nove minuti di viaggio affacciati al finestrino di un treno, per giungere in una piccola stazione proprio nel mezzo di un sito archeologico a cielo aperto.
È quello che succede a Canne della Battaglia che è stata trasformata in un autentico museo che può godere, senza ombra di dubbio, di fama mondiale. Presso questi luoghi, infatti, era giunto il condottiero africano, quell’Annibale che riuscì ad annullare la forza dell’Impero Romano.
Il tratto di ferrovia che si estende tra Barletta e Spinazzola per circa settanta chilometri è stato costruito sul finire dell’Ottocento per collegare l’alta Murgia alle grandi linee di comunicazione nazionale.
Dall’essere un semplice casello ferroviario, un po’ abbandonato a se stesso e un po’ sconosciuto, agli inizi degli anni ’50 Canne della Battaglia fu riadattata ed oggi riveste un’importanza storica ed artistica non indifferente.
Un breve tratto, quello che giunge a Canne della Battaglia, che permette al turista di ripercorrere non solo la storia ma anche i costumi e le tradizioni di un’intera regione. In nove minuti di viaggio si attraversano vigneti e uliveti secolari della Puglia e ci si immerge in un’atmosfera propria di questa terra: tradizioni, folklore e una cucina fatta di sapori genuini non mancano di accompagnare i visitatori.
La stazione di Canne della Battaglia è la prima, e finora unica, struttura non costruita nel centro abitato, ma in un’area archeologica in cui è stato allestito un importante museo. Vi sono raccolte le testimonianze del passaggio di Annibale nell’agosto del 216 a. C., durante la seconda guerra punica, e reperti di diverse civiltà che spaziano dal VI millennio a. C. fino al XIII secolo.
In quella stessa zona è possibile visitare poi un’antica fontana medievale dedicata a S. Ruggiero e gli scavi di San Mercurio con un’imponente domus romana d’epoca imperiale. Sempre nella stessa zona sono da visitare il menhir di Diomede e la zona dei Sepolcreti con i resti di villaggi preistorici e protostorici.
Oggi la zona riveste dunque una grande importanza. E le amministrazioni locali si augurano che la piccola stazione ferroviaria rappresenti da ora in poi un punto di riferimento per la mobilità sostenibile così come per il turismo scolastico e culturale più in generale. D’altronde nessun altro treno si era mai fermato nella storia. Fonte: www.quitalia.it


1° CENSIMENTO FAI DEI LUOGHI DA NON DIMENTICARE

Gentile VITANTONIO VINELLA,
la nostra Campagna I Luoghi del Cuore è terminata e La ringrazio per avervi preso parte. Il riscontro ottenuto da questa iniziativa è stato eccezionale: ci sono arrivate migliaia di segnalazioni! Come promesso, stiamo per consegnare la Sua segnalazione all'Amministrazione competente. Il FAI si è impegnato nella più importante opera di sensibilizzazione alla conservazione artistico monumentale e ambientale mai tentata prima. Eppure, nonostante 28 anni di attività e 30 magnifici Beni aperti e visitati ogni anno da 300.000 persone, nonostante un credito scientifico altissimo e i suoi 55.000 iscritti, forse il FAI non ha ancora tutta la forza che occorrerebbe per far fronte a una risposta così massiccia da parte degli italiani. Tuttavia dobbiamo non solo tentare, ma dobbiamo assolutamente riuscire!
Come? Costituendo un gruppo speciale di Amici FAI, che finanziandoci con una piccola quota (di soli 15 euro) ci dia le risorse necessarie per riuscire. E poi essere 55.000 o 100.000 persone, cambia molto in termini di pressione sulle amministrazioni competenti. Dunque quello che spero è che ogni persona che ci ha segnalato un Luogo del Cuore ne diventi anche padrino o madrina, così da trasformare questo nostro censimento in una straordinaria occasione di protezione e sensibilizzazione artistico ambientale. Per questo chiedo anche a Lei di diventare:

Amico FAI per I Luoghi del Cuore
Con un piccolo sostegno economico ci aiuterà a trovare le risorse per catalogare e analizzare tutte le segnalazioni; per contattare i Ministeri competenti, le Regioni, le Soprintendenze; perché storici dell'arte o naturalisti indichino eventuali vincoli o restauri da apportare; per comunicare ciò che faremo e, in una parola, per riuscire in un grande successo! Sarà un modo per condividere la grande soddisfazione di un risultato, fino a pochi giorni fa, insperato.
In ogni caso al più presto Le scriverò di nuovo per darLe precise informazioni sul luogo da Lei segnalato e su come, quando e a quale Amministrazione avremo inoltrata la Sua segnalazione, nonché le azioni che attiveremo per seguirla attentamente. A presto dunque, e spero come Amico Fai per I Luoghi del Cuore; e comunque ancora grazie per aver dato impulso ad un grande movimento d'opinione, che sta sensibilizzando sempre più persone a proteggere le bellezze, naturali ed artistiche, della nostra splendida Italia.
Grazie.
Marco Magnifico Direttore del FAI

P.S.: può diventare Amico FAI per I Luoghi del Cuore anche tramite carta di credito telefonando al n° 02-46761560/64/05. Qui allegato trova un Biglietto di Ingresso Gratuito per uno dei Luoghi del Cuore del FAI: bellissimi Beni che abbiamo già salvato dall'incuria e che oggi offriamo in tutto il loro splendore al godimento pubblico.
L'elenco completo è su www.fondoambiente.it.


CANNE DELLA BATTAGLIA: NON VA LA GESTIONE

Antiquarium e Cittadella di Canne della Battaglia: a Ferragosto, turista (di sera) non ti conosco. Anche quest’anno non sono potuti entrare, al momento della chiusura, ore 19.30 dei cancelli, tantissimi visitatori, costretti a tornarsene indietro senza poter accedere a tutta l’area del Parco Archeologico a causa della più che mai rigida applicazione di un orario ufficiale da definire quanto meno assurdo per le sue conseguenze pratiche sul flusso delle visite. Quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha varato il ponte lungo dal 14 fino al 17 agosto (cfr: allegato comunicato stampa ufficiale) per consentire l’accesso al grande pubblico nelle ore più fresche ed invitanti. Ed è altrettanto vero che, a dispetto di tutto e di tutti, Canne della Battaglia faccia notizia, tuttora “aperta per ferie”, con picchi di visite che nel giorno di Ferragosto hanno superato le 130 unità a pagamento. Sui cartelli d’ingresso e sul sito web del Ministero per i Beni e le Attività culturali, cliccabile da ogni parte d’Italia, c’è infatti scritto che l’orario di visita (a pagamento dall’inizio di Luglio con un biglietto normale di 2 euro tutto compreso, salvo le deroghe per legge previste) scatta dalle 8.30 alle 19.30 senza intervalli, cioè in pratica dalla mattina al tramonto. Ma è proprio dopo il calar del sole che, in tempo d’estate, si ottiene il maggior afflusso di visitatori (come, per esempio a Castel del Monte). Paradossalmente e masochisticamente, così a Canne della Battaglia pensano bene di chiudere i cancelli proprio a quest’ora, respingendo tantissimi visitatori che pure avrebbero modo e maniera di godersi l’archeologia in notturna e l’incomparabile bellezza dei luoghi. Altro controsenso, infatti, è che il Comune abbia, giustamente, investito in un costosissimo impianto di illuminazione della collina di Canne della Battaglia (inaugurato in pompa magna all’inizio del mese di maggio 2001) ma di fatto, come abbiamo visto, ne impedisca la visita proprio durante quelle ore del by-night tanto rinfrescanti ed altrettanto suggestive senza muovere un dito Altrove, senza nemmeno poi andare tanto lontano, i siti archeologici di sera (com’è accaduto di recente a Canosa di Puglia per l’edizione 2002 dei Campi Diomedei organizzati dalla Cooperativa Dromos per promuovere l’antico vino rosso di Canosa e quant’altro) sono un vero e proprio fiore all’occhiello. Al punto da essere considerati come una validissima alternativa per il turismo culturale che, non potendosi esplicitare al mattino sotto il classico solleone, giunge con la prima brezza notturna fin dopo il tramonto: e se davvero la Cittadella di Canne della Battaglia è un famoso “museo a cielo aperto” come viene ricordato da una recente pubblicazione messa in commercio da una casa editrice locale, allora si può ben dire che questo museo viene sistematicamente chiuso proprio quando al visitatore-turista farebbe più piacere visitarlo! Se non questa una colossale incongruenza, spiegatecelo voi! Il Comitato si rivolgerà anche ai sindacati, ed in particolare al Faldbac che è una sigla autonoma molto combattiva e che si fa sentire in ambito nazionale, con la speranza di sbloccare (a beneficio dei lavoratori e del Pubblico in generale) questa rincresciosissima e assurda situazione. Bisogna fare ancora molti passi per conseguire realistici obiettivi, non solo di contenimento della spesa pubblica ma anche di misurabili vantaggi economici, nella gestione mista (Comune-Soprintendenza) dell’area del Parco Archeologico. Chiudere fuori dai cancelli tanti visitatori significa tradire il Protocollo d’Intesa del febbraio 1999, col risultato di depauperare le potenzialità di Canne della Battaglia dal punto di vista della Legge Ronchey sui servizi aggiuntivi (accoglienza turistico-culturale e quant’altro) e sull’investimento da parte dei soggetti privati tesi a creare nuove opportunità per posti di lavoro ed incremento dei Beni Culturali come risorsa del Territorio.
Fonte: www.iniziativameridionale.it


CANNE: CROLLA IL MURO RESTAURATO

Il Comitato Italiano pro Canne della Battaglia segnala il crollo di una considerevole parte del muraglione di contenimento nell’area delle Basiliche del sito archeologico sulla Cittadella, restaurato appena quattro anni fa durante i lavori co-finanziati dai fondi dell’Unione Europea attraverso i POP e dal bilancio del Comune di Barletta, proprietario della celebre collina. Il crollo ha interessato un tratto della cortina muraria esterna che si affaccia sul corridoio panoramico intorno all’Acropoli, e che proprio quei lavori avevano restituito alla compiaciuta osservazione di visitatori e turisti come il pezzo più fotografato e frequentato per le suggestioni dell’antico abitato medievale finalmente restituito. Non si conoscono ancora le cause del cedimento ma le prime sommarie considerazioni porterebbero ad avvalorare la tesi che il sovrastante terrapieno, imbevutosi di acqua piovana col passar del tempo, abbia finito col precipitare giù, trascinandosi nel crollo detriti, terriccio ed i mattoni usati esteticamente per dare forma e (apparente) solidità all’intera struttura. Benché si abbia ufficiosamente notizia di comunicazioni di servizio interne alla Sovrintendenza, nulla è trapelato a carattere ufficiale dalle competenti autorità, per cui la presente segnalazione pubblica da parte dello scrivente Comitato corrisponde all’assolvimento del proprio obbligo statutariamente sancito di contribuire nelle forme appropriate alla più generale presa di coscienza dell’accaduto e dunque di un danno comunque arrecato ai Beni Archeologici e Culturali del Territorio, paradossalmente proprio all’indomani del successo riportato dalle iniziative del programma “Canne in Maggio” attivato dall’Authority comunale per Canne della Battaglia ed a cui il Comitato ha generosamente dato il proprio apporto condividendone gli obiettivi di valorizzazione con tutte le altre Associazioni e realtà imprenditoriali coinvolte secondo il criterio della sussidiarietà partecipativa Un esauriente servizio fotografico con le riprese del crollo è stato implementato nell’apposita Sezione NEWS del sito Internet ufficiale dello scrivente Comitato, consultabile all’indirizzo web www.comitatoprocanne.com
Fonte: www.iniziativameridionale.it


Italia ... a tutto vapore

Attraversare il paesaggio italiano con i tempi rilassati di una vecchia locomotiva, lasciando che il panorama si affacci senza fretta, tra 70 e 90 km/h. Catturare le emozioni di un’Italia senz’auto assaporando, dopo il gusto della lentezza, quello di prodotti locali e panorami minori di grande fascino.
Appassionati di ferrovie storiche, nostalgici all’inseguimento dei ricordi di gioventù, ragazzi e giovani-dentro capaci di perdersi e sognare dietro quel fil di fumo, tra ottoni lucidi e duri sedili in legno. Turisti senza fretta, per cui il mezzo giustifica la meta e diventa parte stessa del viaggio, del piacere di scoprire suoni, sapori e paesaggi: è il momento di salire in carrozza!
Scarica qui la locandina in pdf dell'iniziativa
Le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso la sede TCI indicata per ciascun programma Domenica 30 maggio Il grande fiume: da Milano al Po di Cremona. Il programma conduce alla scoperta guidata di Cremona, città strettamente legata al suo fiume, e dell’ecosistema golenale del Po presso la lanca di Motta Baluffi. La città di Stradivari ci accoglierà con un concerto audizione presso il teatro Ponchielli. Locomotiva a vapore 740.451 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni: dal 5 maggio – Tel. 02-8526.820 Direzione Consoli TCI Milano corso Italia, 10 Per saperne di più
Domenica 20 giugno Scorci sul Verbano: da Milano a Luino e Laveno L’alto Verbano, nel triangolo che da Varese si incunea verso la Svizzera, è un polmone di verde e scorci suggestivi. Visiteremo Luino, terra narrata da Piero Chiara e Vittorio Sereni, e potremo proseguire per l’eremo di Santa Caterina del Sasso, su un ciglio di roccia a picco sul lago, o per la visita delle fortificazioni della linea Cadorna o ancora rilassarci a Laveno, dominata dal panoramico Sasso del Ferro e nota per le sue ceramiche. Locomotiva a vapore 740.451 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni: dal 5 maggio – Tel. 02-8526.820* Direzione Consoli TCI Milano corso Italia, 10 Per saperne di più

Domenica 19 settembre San Benedetto sotto le bombe: da Napoli a Cassino 60 anni dopo i bombardamenti Un'abbazia, Montecassino, immersa nella pace e nel silenzio, solo 60 anni fa ferita dalla guerra. Stagliata su una montagna erta e verde, domina una città dalla storia antica: Casinum era il nome del municipio romano, di cui sopravvivono terme, teatro, e notevoli resti archeologici. Locomotiva a vapore 625.017 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni dal 7 giugno – Tel. 081-4203.489 Punto Touring di Napoli via Cesare Battisti, 11 Per saperne di più


Domenica 26 settembre Le città fortificate dei papi: da Roma ad Anagni e Ferentino Costeggiando l’antica via Casilina, raggiungiamo Anagni, arroccata su uno sperone. Severi scorci e appartati spazi ricordano il tempo in cui fu una sorta di 'capitale pontificia'. Un’altra rocca calcarea, ed ecco Ferentino: le mura, ciclopiche, sono ancora quelle erette dai romani a racchiudere l'acropoli antica. Oggi tutto rinvia ad un medioevo di ferro e di fede. Locomotiva a vapore 625.017 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni dal 7 giugno – Tel. 06-3600.5281 Punto Touring di Roma via del Babuino, 20 Per saperne di più

Domenica 3 ottobre Terre d’acqua: da Padova alla laguna veneta Dai romantici panorami lagunari delle isole delle bocche di Po, alla piccola, colorata e pittoresca Chioggia. I silenzi di un habitat naturale delicato, percorso in battello da Albarella, e la musica che vibra insieme all’acqua. La suggestione delle vele che lambiscono le case, delle calli fitte e dritte, nelle cui corti risuona il bel dialetto delle baruffe goldoniane. Locomotiva a vapore 640.121 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni dal 7 giugno – Tel. 049-8759.186 Punto Touring di Padova via Verdi, 7 Per saperne di più

Domenica 10 ottobre Nell’anno internazionale del riso: da Milano alla Lomellina Dall’antico borgo di Sartirana, dominato dal poderoso castello medievale, inizia la scoperta della coltura e della cultura del riso, che ha profondamente segnato la storia padana. Nel caratteristico paese di Olevano Lomellina un museo è dedicato a tradizioni, attrezzi, macchine agricole della tradizione contadina e al duro lavoro delle mondine. Locomotiva a vapore 740.451 e carrozze d’epoca Per informazioni e prenotazioni dal 7 giugno – Tel. 02-8526.820 * Direzione Consoli TCI Milano corso Italia, 10 Per saperne di più

Sabato 16 ottobre Verso lo Ionio: da Bari a ai due mari di Taranto Un canale navigabile, scavalcato da un ponte girevole, mette in comunicazione il Mare Piccolo con quello Grande, bacino esterno del porto naturale, chiuso dalle isole Chéradi. Una città da gustare dal mare, identificandone la storia antica nel profilo di edifici insigni: il castello aragonese, il Duomo, S.Domenico maggiore, la moderna Concattedrale disegnata da Giò Ponti. Locomotiva elettrica 626.185 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni dal 7 giugno – Tel. 080-5242.448 Punto Touring di Bari via Melo, 233 Per saperne di più
Domenica 31 ottobre Ogni collina un castello: da Torino verso le Langhe e il Roero di Alba Raggiunta Alba, ci spingeremo in un suggestivo panorama di colline, dominate da castelli: Govone, Magliano Alfieri, Barolo, Grinzane Cavour, ci schiuderanno i propri tesori di passata opulenza. Una sosta alle storiche cantine dei vitigni nebiolo di Langa e Roero precederà la visita di Bra. Locomotiva a vapore 640.143 e carrozze d’epoca. Per informazioni e prenotazioni:dal 5 maggio – Tel. 011-5627.070 Punto Touring di Torino via S.Francesco d’Assisi, 3 Per saperne di più
Domenica 21 novembre La Capitale Europea della Cultura: da Milano a Genova Un viaggio verso il mare alla scoperta di Genova, al termine dell’anno a lei dedicato quale Capitale Europea della Cultura. Un grande evento per grandi e piccini, con vetture d’epoca trainate dalla storica locomotiva elettrica serie 428.014 Per informazioni e prenotazioni dal 20 settembre–Tel. 02-8526.820* Direzione Consoli TCI Milano corso Italia, 10

* presso la Direzione Consoli a Milano le prenotazioni telefoniche si accettano solo da lunedì a venerdì la mattina ore 9.30-12.30, oppure di persona lunedì –venerdì solo il pomeriggio ore 14.30-17.30
Le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso la sede TCI indicata per ciascun programma
Fonte: www.touringclub.it


UN VOLUME DEDICATO ALLO STEMMA CITTADINO

La biblioteca comunale "Sabino Loffredo" di Barletta arricchisce la propria collana editoriale con un'altra importante pubblicazione (la trentaduesima) dal titolo "Lo stemma della Città di Barletta: tra leggenda, storia, arte e legge". Ne è autore Giuseppe Doronzo. Il libro, collocandosi sul versante della rilettura della storia municipale, ne conferma la ricchezza culturale attraverso l'iconografia e l'interpretazione araldica dello stemma civico. I volumi sono disponibili in biblioteca (presso il Castello) per il prestito, la consultazione e l'acquisto. Informazioni Reception biblioteca: 0883 / 578607.


Una troupe inglese a Canne della Battaglia

“Discovery Channel” al lavoro con due ex generali – un inglese ed un americano, protagonisti della prima guerra contro l’Iraq – per ricostruire la strategia che nel 216 a.C. consentì al cartaginese Annibale di sconfiggere i Romani CANOSA - La troupe inglese di "Discovery Channel" a Canne della Battaglia per mettere a confronto le personalità e le strategie militari di due grandi del passato: Annibale e Alessandro Magno. Il confronto avviene attraverso il commento “tecnico” del documentario sulla storica battaglia, affidato a due generali veterani della Guerra del Golfo 1991: sir Peter de la Billiere e Chuck Corner. Il generale inglese sir Peter de la Billiere, pluridecorato cavaliere dell’Impero britannico, è un veterano anche della Guerra delle Falkland, e in Iraq comandava un corpo di élite, le truppe speciali di assalto “SAS” (Special air service); il generale americano Charles "Chuck" Corner è stato capo delle forze aeree statunitensi nell’operazione “Desert Storm”. La scelta dei due generali non è casuale: entrambi infatti erano collaboratori del comandante in capo delle truppe anglo-americane, il generale Norman Schwarzkopf e che inflisse a Saddam Hussein la prima sconfitta sotto il governo del presidente Bush senior. In quell’occasione venne proprio replicata la tattica cosiddetta "a tenaglia" applicata da Annibale per sconfiggere l’esercito romano a Canne della Battaglia. La ricostruzione della famosa disfatta dei Romani - del 2 agosto del 216 avanti Cristo - è un argomento di grande attualità nell’arte militare di tutto il mondo ed è stata affidata alle interviste esclusive dei due famosi generali veterani arrivati a Canne della Battaglia per la particolare circostanza su invito del regista e sceneggiatore Mike Ibeji, già professore di storia romana antica alla University of Birmingham ed attualmente realizzatore di documentari storici. Da questa mattina, quindi, la troupe inglese della “Shine Ltd” di Londra, arrivata in Italia proveniente da Cartagine, ha dato il via alle riprese del documentario della durata di circa un’ora destinato alle trasmissioni della tv satellitare Discovery Channel per la nuova serie "Clash of the Generals". Per la prima volta, nella realizzazione di un simile documentario, sarà impiegato un elicottero messo a disposizione dalla Guardia di Finanza: le riprese aeree dimostreranno l’ampiezza della manovra di Annibale nella Valle dell’Ofanto, lo schieramento dei due eserciti in campo, la visione strategica del comandante cartaginese posta a confronto con un altro genio militare dell’antichità, Alessandro Magno. L’idea è stata possibile anche per l’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale di Barletta e della Direzione di Alberobello Puglia Film Commission, in stretta collaborazione fra l’Authority Comunale per Canne della Battaglia ed il “Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia”.
Paolo Pinnelli (11/03/04) Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno


Settimana della Cultura

LA BIBLIOTECA COMUNALE ADERISCE ALLA “SETTIMANA DELLA CULTURA”

La biblioteca comunale “Sabino Loffredo” aderisce all’iniziativa promossa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali denominata “Le arti, i monumenti e il paesaggio: il tesoro degli italiani”. Per l’occasione, la biblioteca resterà aperta al pubblico anche nelle giornate domenica 30 maggio 2004 (dalle ore 9.00 alle 13.00). Inoltre, la biblioteca comunale “Sabino Loffredo”, nell’ambito dell’attività di sostegno alle iniziative di carattere associativo, sarà presente alla mostra tematica organizzata dall’Amministrazione comunale di Barletta (attraverso l’Authority per Canne della Battaglia) in collaborazione con il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia in occasione del 110° anniversario della ferrovia Barletta – Spinazzola. La biblioteca comunale contribuisce alla realizzazione del significativo evento attraverso l’esposizione dei volumi “Strada ferrata da Barletta a Potenza” e “Sulla ferrovia: Barletta / Ponte Santa Venere” editi rispettivamente nel 1873 e nel 1883. L’esposizione è stata allestita presso la piccola stazione di Canne della Battaglia e sarà quotidianamente visitabile fino al 30 maggio prossimo. L’iniziativa costituisce un’importante occasione di connubio tra cultura, storia ed associazionismo.

Fonte: www.comune.barletta.it


Canne in Maggio...

Cittadella di Canne POMERIGGI ARCHEOLOGICI Visite guidate con sottofondo musicale - info e pren. NOVAMUSA Canne (0883-510992) IAT Barletta (0883- 331331) Stazione di Canne della Battaglia MOSTRA DOCUMENTARIA PER IL 110° ANN. "FERR. BARLETTA-SPINAZZOLA" Raccolta di immagini, grafici ed oggetti d’epoca che tracciano la storia della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola A Canne in treno VISITE GUIDATE riservate agli alunni di Prima media Cittadella - Antiquarium - Sepolcreti - Mostra Documentaria - “110° ann. Ferrovia Barletta-Spinazzola” Cittadella di Canne DEGUSTAZIONE PRODOTTI ore 18,00/21,00 - Degustazione prodotti tipici dei Comuni di Barletta, Canosa, Minervino, Spinazzola Cittadella di Canne - Decumano MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA “SCAMBI: dal presente al passato” - Installazioni artistiche di autori pugliesi Piazzale antistante Collina di Canne GIO' MADONNARI dalle ore 16,00 - Attività ludico-creativa riservata ai bambini Piazzale antistante Collina di Canne TEATRO MUSICOMICO dalle ore 16,00 - Anim. per bambini - Gruppo Salentino GNE-GNE Piazzale antistante Collina di Canne TRIANGOLARE DI BASKET IN CARROZZINA dalle ore 10,00 Squadre partecipanti ASAD Barletta, Foggia, Brindisi Cittadella di Canne - Mura Castello CONCERTO DI MUSICA JAZZ E DANZA ore 19,30 - Balli con repertorio jazz americano - DANCE & FITNESS STUDIO ore 20.30 - FELICE MEZZINA QUARTET Cittadella di Canne - Mura Castello CONCERTO TRIBUTO A F. DE ANDRE' ore 20.00 Gruppo Musicale “ENDEGU” Cittadella di Canne - Mura Castello SPETTACOLI DI DANZA E TEATRO ore 19,00 - Danze repertorio classico napoletano DANCE & FITNESS STUDIO ore 20,00 - Il Cenacolo in scena - “O scarfalietto” Palazzo di città / Canne della Battaglia - CICLOPASSEGGIATA DI SOLIDARIETÀ Partenza: ore 9,30 - Arrivo: ore 10,30 - Ass. Ital. Lotta al Neuroblastoma Infantile Palazzo di città / Canne della Battaglia - 1a MARCIALONGA DELLA PACE Partenza: ore 17,00 - Arrivo: ore 18,00 - Gruppo Podistico Atleti Valle dell’Ofanto.

Fonte: www.comune.barletta.it


Canne in Maggio 2004

"CANNE IN MAGGIO 2004" LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA NEL WEEK END

Intenso week end in compagnia di "Canne in maggio", la manifestazione promossa dal Comune di Barletta (attraverso l'Authority comunale per Canne della Battaglia) nell'ambito della sesta "Settimana della Cultura", dal 24 al 30 maggio. Eterogenee le iniziative programmate presso il sito archeologico, per l'occasione contenitore di eventi in grado di calamitare l'attenzione collettiva.

PROGRAMMA

Fonte: www.comune.barletta.it


LA BATTAGLIA DI CANNE: DALLE FONTI STORICHE ALLA RICOSTRUZIONE MODELLISTICA

Mercoledì 22 settembre alle ore 16 presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità, via del Lazzaretto Vecchio 6 Codice: 18763 Rubrica: Università Università: Università di Trieste Data: 21/09/2004
Presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità, via del Lazzaretto Vecchio 6, I piano, mercoledì 22 settembre alle ore 16 verrà presentato al pubblico il diorama della battaglia di Canne. Questa ricostruzione modellistica è realizzata, tramite miniature di piombo, che riproducono fedelmente in scala i due eserciti, da uno studente del Corso di Laurea in Storia Antica della nostra Università.
Alessandro De Antoni coltiva da anni l’hobby di ricostruire antiche battaglie e lo fa con estremo rigore filologico attraverso l’attenta lettura delle fonti antiche e ha già esposto in altre occasioni i suoi lavori, fra l’altro anche nell’ambito di una mostra sul gioco realizzata l’anno scorso a Piazzale Europa dalla Facoltà di Psicologia.
D’accordo con i docenti di Storia antica del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Alessandro De Antoni ha ora preparato la ricostruzione della battaglia di Canne per esporre al pubblico i suoi “soldatini”, nella convinzione che le ricostruzioni storiche attendibili, cioè realizzate attraverso un continuo confronto fra quanto si vuol riprodurre e le notizie che ci vengono trasmesse dalle fonti antiche, possano costituire un approccio interessante alla Storia Antica, anche per un pubblico di non specialisti.
Alle ore 18 il Prof. Filippo Càssola, professore emerito di Storia romana del nostro Ateneo, terrà una conferenza sul tema : “Annibale in Italia”.
Il diorama della battaglia sarà visitabile anche giovedì 23 settembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e venerdì 24 settembre dalle 9 alle 12.
Clicca qui per visionare le foto del diorama presentato dal Sig.De Antoni.

Fonte: University.it


LA BATTAGLIA DI CANNE? FU COMBATTUTA A COLPI DI INSULTI.

Alessio Altichieri
in Corriere della sera, 11 agosto 1998
Se avete in mente le antiche battaglie come ce le ha raccontate il cinema, scordatevele. Non è vero che gli eserciti si affrontavano a viso aperto, con migliaia di soldati pronti a dare la vita in scontri all'arma bianca per un'eroica vittoria in nome del re, dell'imperatore, della patria. Piuttosto, le prime linee si fronteggiavano per lunghe ore, a debita distanza, insultandosi, minacciandosi e scagliandosi lance, per mettersi paura a vicenda. Poi, quando finalmente uno dei due eserciti aveva raggiunto una fifa blu, girava sui tacchi e scappava. Al vincitore, così, non restava che l'inseguimento e il massacro. E la tesi, innovativa e ragionevole, di Philip Sabin, del dipartimento di studi di guerra del King's College di Londra, il quale l'ha esposta sul «Bulletin of the Institute of Classical Studies». Sono passati così tanti anni da quelle battaglie corpo a corpo, che ormai ci siamo lasciati convincere che si svolgessero «in stile Hollywood», spiega Sabin. Se si prendono film come «Spartacus», per esempio, «si vedono truppe come teppaglie che s'avventano urlando l'una contro l'altra e ingaggiano duelli con la spada». Dall'altro lato, finora, vigeva la tesi dei circoli accademici, secondo cui gli eserciti s'affrontavano come squadre di rugby: «Una gran mischia, coi battaglioni che si schieravano con gli scudi uno contro l'altro, e cominciavano a spingere». Ma anche questa tesi, benché più realistica, non convince Sabin, perché tali mischie non sarebbero potute durare più che qualche minuto, mentre sappiamo che gli scontri duravano a lungo. Nelle battaglie della seconda guerra punica, in cui Annibale trionfò sui romani a Canne nel 216 avanti Cristo, gli eserciti si affrontarono per molte ore, o per un giorno intero. E certo non restavano sotto il sole a spingere gli scudi. Secondo Sabin all'inizio gli eserciti si stuzzicavano in scaramucce della fanteria leggera e della cavalleria, poi una parte schierava la sua linea di battaglia principale e l'altra parte contrapponeva la propria. Ma non era ancora la battaglia: «Decisivo era il confronto faccia a faccia, a pochi metri di distanza. Stavano lì, urlandosi insulti e minacce. Poi, sporadicamente, qualche gruppetto di soldati avanzava e ingaggiava il corpo a corpo. Finché, finalmente, una delle due parti si faceva prendere dal panico. I soldati voltavano le spalle e cominciavano a scappare: una scelta suicida». Secondo il ricercatore, la battaglia di Canne è quella che meglio avvalora tale tesi: infatti la cavalleria gallica e spagnola che combatteva con Annibale deve avere speso un certo tempo per battere la cavalleria romana, metterla in fuga dietro la fanteria e tornare al sicuro. Altrimenti, non si spiega come un combattimento corpo a corpo possa essere durato molte ore: «È quasi impossibile immaginare le opposte prime file che si combattono a breve distanza per molto più di un'ora senza un'enorme quantità di morti e feriti, in entrambi gli eserciti». Eppure il massacro, alla fine, avveniva lo stesso. Intimorito dagli insulti e dalle minacce, indebolito dagli assalti dell'opposta cavalleria, uno dei due eserciti cominciava a sgretolarsi: prima scappavano i soldati delle ultime file, poi quelli in prima linea. E quando tutto un esercito volgeva le spalle al nemico, non aveva più speranze. La sconfitta, così, diventava un «si salvi chi può».
Fonte: Paravia Bruno Mondadori


STORIA MEDIEVALE

di Raffaele Iorio
La navigabilità dell’Ofanto antico è dimostrabile? Da Polibio e Strabone fino alla cancelleria dei vescovi di Canne medievale, per oltre un millennio sono documentate non solo l’importanza dell’Ofanto come asse di comunicazione commerciale dell’"ager canusinus", ma la sua pescosità e persino strutture portuali fluviali e marittime. Polibio descrive il bacino del fiume: "L’unico che attraversi l’Appennino: è questa la catena montuosa che segna lo spartiacque fra i fiumi d’Italia che sfociano nel mar Tirreno e quelli che sfociano nell’Adriatico; varcando con il suo corso l’Appennino, l’Aufido ha la sorgente nel versante dell’Italia rivolto al Tirreno, e sbocca invece nell’Adriatico" (3, 110). Strabone è più ravvicinato: "Da Bari sino all’Ofanto, presso cui si trova l’emporio dei Canosini, c’è una distanza di 400 stadi (Km 70), dal mare poi risalendo la corrente del fiume, sino all’emporio stesso, vi sono 90 stadi (km 16) di navigazione" (6,283). Misure che portano non a Canosa, distante in linea d’aria km 19 dalla foce,ma, seguendo i meandri, a Canne. Nel marzo 1030, cioè in piena bizantinocrazia, è addirittura nella corte catepanale di Bari che si compone il contenzioso fra il vescovo Andrea e alcuni notabili cannesi circa il diritto di pesca nel fiume, per cui, spartitone il corso secondo la sua mezzeria, lungo il "mascellaro" (la sponda) tranese il diritto spetta ai privati, lungo quello sipontino al vescovo, salvo durante la stagione delle "kyppe" (le cheppie o alose), quando il 33% del pescato toccherà ai privati. In età normanna, il conte Goffredo di Canne, nell’ atto di donazione del 1105 al vescovo Ruggero, gli trasmette, tra i numerosi diritti, quello di costruire moli nel fiume e di collocarvi reti da pesca fino al mare("potestatem habeat faciendi rada in flumine Aufidi, et si habuerint retia piscari faciat per flumen Aufidi usque ad mare"). Sotto la monarchia, Edrisi, il celebre geografo arabo, nel suo "Nuzha", terminato nel 1154, considera l’Ofanto un punto nodale di riferimento costiero e Canne un ricco ganglio commerciale: "Sulla riviera di ponente del Golfo dei Veneziani (l’Adriatico), abbiamo Tranah, B.rl.t (Barletta), Qânî (Canne), Sîbunt (Siponto). Da B.rl.t, sempre costeggiando, fino al wâdî lûd.rah (il fiume Ofanto) 6 miglia (km 8.922). Da questo fiume alla città di Qânî, lontana dal mare, 4 miglia (km 6 ca., misurati in linea d’aria dal vecchio ponte). Qânî è città piccola ma popolosa; ha commercio sviluppato, ricchezze e abitanti agiati". A un "portum cannensis civitatis", tra la foce e una "cella" di San Nicola, alludono sia Gregorio VII nel 1075 che Pasquale II nel 1102. Una carta barlettana poi del 1217, per la confinazione d’un campo "prope flumen Cannarum", dice d’una strada che mena "ad Farum". Infine un dispaccio angioino del 1266, ordina al responsabile del porto di Termoli di "risiedere a Canne (e non a Barletta) per accertare nel suo porto i tipi di merci e di naviglio".
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno


Turisti in prima linea

Di Roberto Beretta
LA TENDENZA Cominciano a diffondersi in Italia i «Parchi storici» sui campi di battaglia Domani a Tolentino raduno dei cultori delle guerre puniche e/o napoleoniche
E anche il turista scese in campo: Waterloo, Canne, Marengo e - perché no? - Tolentino. Dormire come Annibale prima della battaglia del Trasimeno. Seguire le orme di Napoleone nella Repubblica Cisalpina. Sedersi al tavolo su cui Carlo Alberto firmò l'abdicazione dopo la sconfitta di Novara... Con un po' di fantasia (ma nemmeno molta, poi) oggi si può. C'erano una volta - infatti - i parchi naturalistici, le riserve faunistiche, le aree protette per la flora... Adesso il fronte più attuale della conservazione paesistica è difendere i campi di battaglia. Sì, i luoghi precisi dove si sono svolte le guerre più famose della storia. All'estero già si fa, come il Parco storico della battaglia di Waterloo nel sud del Belgio ben insegna; da noi la marcia d'avvicinamento è appena cominciata e se ne discute domani a Tolentino, presso Macerata, dove si radunano per una giornata di studio praticamente tutti i rappresentanti dei «Parchi storici per la tutela dei siti di battaglia» della Penisola. Perché le Marche? Pochi lo sanno, ma a Tolentino si è svolta quella che molti storici considerano la prima battaglia dell'indipendenza italiana, esattamente il 2 e 3 maggio 1815, ovvero quando il Risorgimento era ancora di là da inventare. Di fronte stavano l'esercito austriaco del barone Federico Bianchi e le truppe del re di Napoli Gioacchino Murat, che poco più di un mese prima da Rimini aveva lanciato un animoso appello ai popoli d'Italia ad unirsi per la libertà. Prevalse Bianchi invece, dopo uno scontro molto cruento; il successivo 18 giugno anche Bonaparte finì nel sangue i suoi «cento giorni» e la storia prese la piega che sappiamo. Ma sulle colline marchigiane tanto sangue non fu sparso invano. Almeno per l'associazione «Tolentino 815», che da ormai 9 anni organizza la rievocazione - l'unica del genere nel Centro Italia - della storica pugna: con tanto di accampamenti perfettamente riprodotti, soldati in divisa d'epoca, armi «d'antan», cariche di cavalleria, manovre militari e simulazioni di scontri. La cittadina marchigiana, tra l'altro, vanta un gruppo storico - quello del II Reggimento Cavalleggeri del Regno di Napoli - che è tra i più numerosi e spettacolari d'Europa. E così, ad ogni inizio di maggio (un anno si tiene il replay della battaglia e quello seguente il raduno delle bande militari d'epoca), Tolentino s'anima di iniziative culturali e turistiche che fanno rivivere uno spaccato non solo bellico del primo Ottocento. Un successo di pubblico e una risorsa anche commerciale. «Archeologia sperimentale»: così la chiama Paolo Scisciani, che figura come il «generale» della battaglia di Tolentino, essendo presidente dell'associazione che allestisce le rievocazioni; nel senso che lo spettatore «si cala nel passato attraverso la ricostruzione storica, il più possibile rigorosa, con l'aggiunta dell'elemento spettacolare. Come un teatro di strada, che risulta evento didattico, pacifico e coinvolgente». Di qui l'idea di far durare il "miracolo" anche per il resto dell'anno, e dunque la proposta (ormai già ben innanzi nell'iter burocratico) di istituire un vero e proprio «parco storico». In pratica si tratta di creare un collegamento, pedonale o ciclabile, tra una decina di luoghi che hanno visto svolgersi la battaglia del 1815: dal Torrione San Catervo, quartier generale austriaco il primo giorno dello scontro, all'ex chiesetta della Cisterna, in cui risulta sepolto un ufficiale dell'esercito austriaco di origine italiana, forse fucilato dopo aver sabotato le munizioni per salvare «vite fraterne»; dall'ossario di Salcito, che raccoglie molti resti di caduti perché prossimo al casone che servì da ospedale, al castello della Rancia, fulcro dei combattimenti. Quest'ultimo, soprattutto, nei progetti dovrebbe diventare il centro del «Parco storico», ospitando un Museo della battaglia di Tolentino e delle armi, un Centro di Documentazione bibliografica e fotografica, un diorama, una mostra delle armate in miniatura (100.000 soldatini di tutte l e epoche e le dimensioni) e persino la replica di un cannone d'epoca che ogni settimana sparerà le sue salve a beneficio dei turisti... «Deve risultare un libro a cielo aperto per rivivere il passato, un modo nuovo per entrare nella storia», si entusiasma Scisciani. E già pensa alle visite guidate di scolaresche e gruppi, magari anche dall'estero. Le strutture richieste da un Parco del genere sono d'altronde modeste: qualche area attrezzata dove si sono verificati gli scontri più significativi, sistemazione di cartelli esplicativi e di luci, costruzione di servizi d'accoglienza, sagome di soldati e bandiere piazzate nei luoghi adatti. In tre anni tutto potrebbe essere pronto per un inedito «agriturismo culturale». Perché l'iniziativa, conclude Scisciani, «può essere anche uno strumento per far conoscere il paesaggio, l'arte, la capacità di accoglienza della nostra gente, la gastronomia, i prodotti tradizionali dell'artigianato e dell'agricoltura della nostra Regione». Insomma, la seconda battaglia di Tolentino è già bell'e cominciata.
Fonte: Avvenire on line





CANNE DELLA BATTAGLIA - CORRIERE DELLA SERA, IL MEGLIO DELL'ARCHIVIO STORICO SUL WEB

ANNIBALE, NUOVO EROE DEL "REVISIONISMO PUNICO"
I Fenici non furono un popolo di violenti dediti all' infanticidio: lo studioso tunisino Mohamed Hassine Fantar, nella foto (relatore de "Il Progetto Annibale protagonista mediterraneo" a Barletta nel 1997 per i Giochi del Mediterraneo di Bari) riapre il dibattito su Cartagine e la sua civiltà
L' orgoglio cartaginese è risorto. Basta con la leggenda dei Fenici che sacrificavano i bambini, leggenda raccontata da libri di storia « troppo legati alla tradizione » e nobilitata dalla rivisitazione che ne aveva fatto Gustave Flaubert nel suo Salammbô . Adesso è tempo di rivalutare definitivamente le gesta di Annibale, « uno dei più grandi strateghi dell' antichità » che per sconfiggere Roma fece attraversare le Alpi agli elefanti, e dei Fenici, fondatori di Cartagine ma anche inventori del primo alfabeto dell' umanità. « Dobbiamo smettere di guardare il nostro passato con gli occhi degli stranieri » : così l' archeologo tunisino Mohamed Hassine Fantar ha ridato fuoco alle polveri della polemica con un' intervista pubblicata ieri da The Wall Street Journal . Dove si condannava in primo luogo la mistificazione messa anticamente in atto da Greci e Romani ( gli stessi Romani che, secondo la leggenda, avrebbero sparso sale sulle rovine della città sconfitta). « Quando gli arabi saranno capaci di rileggere con obiettività e realismo il proprio passato avranno compiuto una rivoluzione epocale » assicura il professor Fantar. Che aggiunge: « È proprio quello che stiamo cercando di fare oggi in Tunisia ».
Stefano Bucci - Corriere della Sera Pagina 35 (27 maggio 2005) http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/27/Annibale_nuovo_eroe_del_revisionismo_co_9_050527043.shtml


SCIPIONE CONTRO ANNIBALE: IL GIALLO DELLA CAVALLERIA
La versione ufficiale parla di un trionfo del romano Ma fu soltanto il destino a sconfiggere il cartaginese secondo Valerio Massimo Manfredi (nella foto)
Polibio, lo storico greco del II secolo a. C. e vissuto per gran parte della sua vita a Roma ospite della famiglia degli Scipioni pensava che la Storia non fosse né prevedibile né influenzabile in modo sostanziale dagli esseri umani. C' era infatti l' elemento imponderabile, la tyche , ossia la fortuna ( intesa come vox media , ossia in senso positivo e in senso negativo) che poteva imprimere cambiamenti così repentini da travolgere qualunque piano e qualunque previsione. Ed è proprio Polibio a darci uno degli esempi più impressionanti di come eventi epocali capaci di modificare il destino di intere civiltà siano stati influenzati da elementi minimi e in apparenza quasi trascurabili. L' evento in questione è la battaglia di Zama del 202 a. C. che decise la sorte della II Guerra punica e di fatto l' esito del micidiale duello fra le due superpotenze dell' epoca. Roma e Cartagine. In questa pianura della Tunisia si fronteggiano le due grandi armate: una al comando di Annibale e una al comando del giovane Publio Cornelio Scipione. Polibio racconta che la notte anteriore alla battaglia i due comandanti si incontrarono in campo neutro per tentare una composizione diplomatica e politica del conflitto. Annibale era stanco, logorato da una campagna durissima in Italia durata quasi vent' anni, aveva passato i quaranta ed era convinto di poter ancora ottenere una soluzione politica al conflitto. Scipione era giovane, scalpitava, voleva dare il colpo di grazia al generale nemico, al genio strategico che aveva umiliato le armate romane alla Trebbia, al Trasimeno, e a Canne e guadagnarsi gloria imperitura.
Valerio Massimo Manfredi - Corriere della Sera Pagina 38 (28 aprile 2005) http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/28/Scipione_contro_Annibale_giallo_della_co_9_050428042.shtml


STRATEGIA & CITAZIONI - IL SINDACALISTA ANGELETTI (UTIL) EVOCA LA BATTAGLIA DI CANNE
La tattica è importante e anche le battaglie possono fare scuola. È questa la morale, secondo il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, della battaglia di Canne, rievocata ieri dal sindacalista a proposito dell' ipotesi lanciata da Cofferati dello sciopero generale. Insomma, sembra essere la tesi di Angeletti, è meglio che il sindacato non rischi la disfatta per un errore di tattica al pari di quanto successe all' esercito romano nel 216 a.C. contro Annibale, quando il console Terenzio Varrone, adottando una strategia sbagliata, andò allo scontro frontale. Risultato: una totale disfatta militare.
Corriere della Sera Pagina 3 (8 febbraio 2002) http://archiviostorico.corriere.it/2002/febbraio/08/Angeletti_evoca_battaglia_Canne_co_0_0202087632.shtml


LA VITTORIA DI ANNIBALE Fiction Tv sulla battaglia di Canne fa litigare due Comuni pugliesi
Fiction Tv sulla battaglia di Canne fa litigare due Comuni pugliesi Annibale fa litigare due Comuni in Puglia - Castelluccio Maggiore e Barletta - per una fiction Tv (girata nei luoghi della battaglia di Canne) che Castelluccio vorrebbe realizzare per ricordare lo scontro del 216 a.C., in cui i romani furono sconfitti da Annibale. Barletta è insorta: la battaglia si è svolta nella piana sottostante Canne, poco distante da Barletta, come dimostrano numerosi reperti, e non nel territorio di Castelluccio.
Corriere della Sera Pagina 19 (8 ottobre 2000) http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/08/Fiction_sulla_battaglia_Canne_litigare_co_0_0010082550.shtml


RIVELAZIONI - LA BATTAGLIA DI CANNE? FU COMBATTUTA A COLPI DI INSULTI Secondo lo storico inglese Sabin le guerre antiche erano solo scaramucce a distanza. Con massacro finale
DAL NOSTRO INVIATO - LONDRA - Se avete in mente le antiche battaglie come ce le ha raccontate il cinema, scordatevele. Non e' vero che gli eserciti si affrontavano a viso aperto, con migliaia di soldati pronti a dare la vita in scontri all'arma bianca per un'eroica vittoria in nome del re, dell'imperatore, della patria. Piuttosto, le prime linee si fronteggiavano per lunghe ore, a debita distanza, insultandosi, minacciandosi e scagliandosilance, per mettersi paura a vicenda. Poi, quando finalmente uno dei due eserciti aveva raggiunto una fifa blu, girava sui tacchi e scappava. Al vincitore, cosi', non restava che l'inseguimento e il massacro. E la tesi, innovativa e ragionevole, di Philip Sabin, del dipartimento di studi di guerra del King's College di Londra, il quale l'ha esposta sul "Bulletin of the Institute of Classical Studies". Sono passati cosi' tanti anni da quelle battaglie corpo a corpo, che ormai ci siamo lasciati convincere che si svolgessero "in stile Hollywood", spiega Sabin. Se si prendono film come "Spartacus", per esempio, "si vedono truppe come teppaglie che s'avventano urlando l'una contro l'altra e ingaggiano duelli con la spada". Dall'altro lato, finora, vigeva la tesi dei circoli accademici, secondo cui gli eserciti s'affrontavano come squadre di rugby: "Una gran mischia, coi battaglioni che si schieravano con gli scudi uno contro l'altro, e cominciavano a spingere". Ma anche questa tesi, benche' piu' realistica, non convince Sabin, perche' tali mischie non sarebbero potute durare piu' che qualche minuto, mentre sappiamo che gli scontri duravano a lungo. Nelle battaglie della seconda guerra punica, in cui Annibale trionfo' sui romani a Canne nel 216 avanti Cristo, gli eserciti si affrontarono per molte ore, o per un giorno intero. Alessio Altichieri - Corriere della Sera Pagina 23 (11 agosto 1998)
http://archiviostorico.corriere.it/


FUMETTI - IL CAMPO DI BATTAGLIA E' CANNE PER DECIO, L'EROE ROMANO CONTRO I CARTAGINESI


Due autori milanesi hanno realizzato la nuova graphic novel - «È un piccolo romano idealista. Ci atteniamo alla storia» Giorgio Albertini (1968), è storico, archeologo e illustratore scientifico; Giampiero Casertano (1961), una colonna ai pennelli di Dylan Dog. Entrambi milanesi, hanno dato vita al giovane romano, Decio, protagonista di una nuova graphic novel (edita da ReNoir) ambientata durante le guerre puniche. Decio è un adolescente ansioso di misurarsi con la fama del fratello tribuno e fronteggiare l' esercito di Annibale, che incede devastante dalla Gallia al Nord Italia. Quando, dopo le logoranti tattiche di Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore, arriva finalmente il momento in cui Roma necessita di tutte le sue forze per sconfiggere i cartaginesi, il campo di battaglia è Canne. E l' esito è noto. Breve e denso, il romanzo illustrato armonizza i suoi piani di lettura: da un lato ricognizione storica dotta nell' antica Roma; dall' altro, spettacolo disegnato antiepico con un senso della scansione drammatica mozzafiato. Si sono sprecati i paragoni con «300» di Frank Miller: non sono così pertinenti. «È un confronto lusinghiero, ma l' approccio è antitetico», conferma Albertini. «Dove Miller reinventa, noi ci atteniamo alle verità storiche». E dove là si esalta l' eroismo, qui pare che la guerra sia un affare che passa a chilometri dalle teste di chi la combatte. Il finale (non lo sveliamo) è un pugno in faccia al lettore, con Annibale che incontra Decio nel meno scontato dei modi. «È logico che si cerchi una forma di metafora fra i due antagonisti: il grande condottiero e il piccolo idealista». Se si chiede ad Albertini com' è nata l' intesa con Casertano, ecco una sorpresa. «Il progetto parte da lui. Anche se la sua idea-base era un po' più "peplum". Un amico ci ha presentati, e da lì è nato tutto. Cambi di rotta compresi». Casertano annuisce: «Coltivo dall' infanzia la passione per quell'epoca. Sul piano del segno, ho cercato di allontanarmi dal mio "stile Dylan Dog", che comunque in vent' anni è molto cambiato». Ed è una sorpresa anche la rivelazione dell'artista sul nome dell' eroe. «Omaggio Decio Canzio, direttore generale e braccio destro di Sergio Bonelli, che ha trasformato un sogno in una professione». Il lavoro di realizzazione è stato lungo. «Sette anni, rubando weekend alla famiglia e a Dylan Dog. Un impegno ciclopico, a cominciare dalla scelta dei materiali: è completamente dipinto ad acquerelli su una carta porosa speciale color paglia. Gli sfondi sono del colore naturale delle tavole, con effetti di rifiniture a matita grassa bianca dall'effetto quasi spugnato. Le tinte usate sono fondamentalmente due: rosso carminio e blu di Prussia, "tagliati" con percentuali diverse di nero». Se si chiede loro come pensano verrà recepito il lavoro dal pubblico, rispondono all' unisono: «Il fatto che esista, fisicamente, è già una scommessa vinta. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un editore che agisce per amore e non per calcolo. Tutto quello che verrà poi, va bene». Filippo Mazzarella - Corriere della Sera (21 febbraio 2008) http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/21/Decio_eroe_contro_Punici_co_7_080221067.shtml

Per saperne di più:

LA COPERTINA DEL VOLUME

LASCHEDA DEL VOLUME http://www.renoircomics.it/IT/CATALOGO/Decio_it.html

LA SCHEDA DEGLI AUTORI

http://www.renoircomics.it/IT/AUTORI/Albertini.html

http://www.renoircomics.it/IT/AUTORI/Casertano.html


CANNE DELLA BATTAGLIA - LA REPUBBLICA, TUTTO L'ARCHIVIO DELLE NOTIZIE SUL WEB


Per consultare direttamente tutto l'archivio in progress delle notizie pubblicate su Canne della Battaglia, LA REPUBBLICA.IT mette a disposizione dei navigatori Internet il proprio sito web consultabile al seguente indirizzo:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=canne%20della%20battaglia&view=archivio

BUONA LETTURA PER SAPERNE SEMPRE DI PIU'!


PUGLIA IMPERIALE - IN EDICOLA IL NUMERO DELL'ESTATE 2008

E' in edicola il numero di luglio-agosto 2008 del magazine di Puglia Imperiale Turismo. Col titolo "2008, nuovi frammenti di storia a Canne della Battaglia" é pubblicato l'articolo a firma del Presidente del Comiato Italiano Pro Canne della Battaglia, Nino Vinella, che da il benvenuto a turisti, visitatori e studiosi per questa prossima stagione dominata da grandi anniversari ma anche da nuove, stimolanti scioperte che gettano nuova luce sul celebre sito archeologico sempre legato alle gesta di Annibale. Per leggere la rivista: http://www.pugliaimperiale.com/turismo/pugliaimperiale/magazine/content.asp?art=1063 Per scaricare l'articolo completo (formato PDF) con testo in italiano ed inglese: http://www.pugliaimperiale.com/contents/doc/ArtCanneBattaglia.pdf


L'ARCHEOLOGO MICHELE GERVASIO E GLI SCHELETRI DELLA BATTAGLIA DI CANNE: ERANO GLI ANNI TRENTA...


Un interessante doppio articolo di Giuseppe Josca pubblicato come réportage "La nuova Battaglia di Canne" sul Corriere della Sera il 17 e 18 aprile 1961 (poi raccolto dall'Autore insieme ad altri servizi firmati da inviato speciale nel suo libro "C'era una volta il Sud. Sogni, streghe, eroi, miracoli nell'Italia che voleva cambiare") rievoca l'atmosfera culturale di quell'epoca riproponendo l'attualità di notizie che ancora oggi, a quasi mezzo secolo, spiegano il clima che circondava l'origine degli scavi del Prof. Michele Gervasio, pioniere delle scoperte a Canne della Battaglia, e che poi hanno accompagnato le successive fasi senza mai dissolvere misteri e segreti raccontati con l'accuratezza e lo stile preciso di un giornalista di razza. Google Book



 
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