SPINAZZOLA - Disservizio per i viaggiatori che ieri mattina hanno utilizzato le Ferrovie dello Stato per raggiungere da Spinazzola, Barletta.
Il pullman sostitutivo previsto alle 7,11 non si è presentato in stazione e dopo averlo atteso invano, per i pendolari che dovevano recarsi a lavoro e per quanti invece erano obbligati a raggiungere Barletta per proseguire il loro viaggio, non è rimasto altro che rimediare chiedendo in extremis aiuto a parenti e amici. «I più, viene affermato, si erano assicurati sin dal giorno prima sul sito internet delle Ferrovie che la corsa non aveva subito variazioni, recandosi così in stazione. Dove comunque non hanno ricevuto dal personale, nessuna assistenza, nè informazioni su quanto stava succedendo».
La tratta Barletta-Spinazzola non è nuova a creare disagio ai viaggiatori. E all'elenco mancava il bidonedel mancato arrivo del pullman che sostituisce alcune corse del treno, di cui specie d'estate vengono soppresse le corse.
Proprio quando il treno della tratta Barletta-Spinazzola, potrebbe essere utilizzato anche come mezzo per raggiungere e conoscere aree archeologiche come quella di Canne della Battaglia o città a vocazione turistica come: Canosa, Minervino, Spinazzola e ovviamente Barletta. Sul sito internet delle Ferrovie dello Stato si legge: «il treno 22339 in partenza da Spinazzola alle 7.11 con arrivo a Barletta rientra tra i treni garantiti in caso di sciopero come da estratto della legge 17 Giugno 1990 n.146.
Servizi minimi garantiti del trasporto locale nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 dei giorni feriali). I servizi minimi garantiti per legge, nei soli giorni feriali, sono individuati per linea, numero di treno e orario effettivo di partenza». Questa volta a tenere appiedati in stazione i viaggiatori non è stato uno sciopero improvviso. Ma evidentemente qualcosa di cui le Ferrovie dello Stato, ci si augura, sapranno dare agli sfortunati viaggiatori, esaustiva spiegazione.
COSIMO FORINA
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Martedì 31 agosto 2010
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http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=362422&IDCategoria=1