16/03/2011. BARLETTA - I PENDOLARI... SCARICATI DAI BUS SOSTITUVI DI TRENITALIA ALLE SPALLE DELLA STAZIONE. DISAGI, PERICOLO E PROTESTE CONTINUE.
"Violare o non violare", questo è dilemma dei pendolari che alle 6.37 del mattino arrivano dall’entroterra murgiano a bordo del pullman sostitutivo di Trenitalia.
Dal 13 dicembre scorso, ogni mattina, "raccolti" a Spinazzola, Minervino e Canosa, i malcapitati pendolari timbrano il biglietto ferroviario ma arrivano a Barletta a bordo di un pullman. Fin qui nulla di strano.
La stranezza è invece nella fermata di arrivo: non già il piazzale della stazione ma esattamente l’altra parte dei binari, via Vittorio Veneto.
I viaggiatori vengono lasciata davanti alla porticina che si affaccia sui binari della "Bari Nord" e che porta al sottopasso ferroviario, e quindi ai binari di Trenitalia. Il dilemma nasce davanti al cartello posto all’ingresso dove campeggia la scritta: "Area Ferroviaria - Vietato l’accesso alle persone non autorizzate". E sotto, non meno evidente, la indicazione della sanzione: "I trasgressori saranno soggetti alla sanzione da 258 euro a 1.549 euro", e giù con le disposizioni di legge.
Un cartello intimidatorio e chiaro che non dovrebbe far nemmeno esitare sulla eventualità di varcare quell’ingresso vietato, se non per il fatto che non farlo significherebbe percorrere quasi 800 metri a piedi, con relativo bagaglio, per raggiungere l’ingresso “regolare”.
Un’assurdità per i viaggiatori che invece di scendere davanti all’ingresso della stazione dell’azienda (Trenitalia) a cui pagano il biglietto, si vedono ogni mattina all’arrivo a Barletta “costretti” ad una scelta: violare la legge attraversando la porticina, rischiando la pesante multa, e raggiungendo dal sottopasso quindi gli altri binari per eventuale altre destinazioni (soprattutto Bari), o percorrere via Vittorio Veneto, un tratto di viale Marconi, entrare nel sottovia e uscire in via Torino per raggiungere piazza Conteduca, cioè la stazione dalla parte "giusta".
Ma non solo. "La discesa dal pullman avviene su una strada(Via Veneto) a doppia corsia di transito dove i veicoli vanno a velocità sostenuta con il pericolo di essere investiti in fase di attraversamento della sede stradale - scrive Aldo Roselli, a nome dei pendolari - in caso di partenza da Barletta l’attesa del pullman avviene su un piccolo marciapiede e non esistono le condizioni di ripararsi sia dal caldo che dal freddo. Cosa ben diversa quando il pullman sostava nel piazzale antistante la stazione dove l’attesa avveniva all’interno della stazione munita anche di panchine".
Non solo: "Per raggiungere i binari per la partenza - dice Rosaria Sciascia - è necessario attraversare alcuni binari della ferrovia Bari Nord, mentre si ascolta la vocina che ricorda “che è severamente vietato attraversare i binari, e che l’infrazione comporta una multa”.
La situazione appare più tragi-comica in presenza di soggetti disabili o anziani con bagagli, tanto che spesso i più volenterosi si sobbarcano l’onere di trasportare dall’altra parte dei binari sia l’anziano che il relativo bagaglio".
Dal 13 dicembre a questo disguido si aggiunge la mancata fermata in città dei bus sostitutivi a Canosa e Minervino (non però a Spinazzola): un vantaggio per i viaggiatori che è durato pochissimo tempo e che è svanito, questa volta sì, alla fatidica "alta velocità".
PAOLO PINNELLI
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese Martedì 15 marzo 2011
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