21/11/2022. BARLETTA - NEL SETTANTESIMO DELLA SCOMPARSA BENEDETTO CROCE DIMENTICATO A BARLETTA DOVE DOMENICA 30 GENNAIO 1944 FU OSPITE IN CASA DEL PROF. MICHELE CASSANDRO PER IL PRIMO CONGRESSO ANTIFASCISTA DI BARI. UNA PAGINA DELLA RECENTE STORIA CONTEMPORANEA.
Nel settantesimo della scomparsa, Benedetto Croce dimenticato a Barletta dove fu ospite della famiglia Cassandro. La nota del giornalista Nino Vinella.
“Mentre a Bari oggi, domenica 20 novembre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro partecipano alla commemorazione della figura di Benedetto Croce nel giorno del settantesimo anniversario dalla sua scomparsa durante la cerimonia presso la lapide affissa in via Dante (angolo via Sparano), sede della Libreria Laterza, è l’Amministrazione comunale di Barletta a dimenticare una pagina storica importante della vita di questa illustre figura della Cultura italiana legata alla storia politica cittadina. Domenica 30 gennaio 1944, il filosofo Benedetto Croce, che aveva presieduto a Bari il primo congresso antifascista dell'Italia liberata (al sud) dagli Alleati mentre durava ancora il secondo conflitto mondiale, fece tappa nel viaggio di ritorno verso Napoli a Barletta”.
Prosegue Vinella: “Fu ospite dell'amico prof. Michele Cassandro, personalità di quella Barletta che ne condivideva le idee liberali, nella casa che si trovava in piazza Sant'Antonio: quasi una riunione di famiglia, in quella stessa famiglia che avrebbe illustrato la Città con un'intera generazione di barlettani nelle istituzioni, in politica, nella cultura. Ricordiamo Giovanni, docente universitario di diritto e giudice della Corte Costituzionale, e Paolo Emilio, anch’egli docente universitario e studioso di economia.
Demolito il palazzo verso la fine degli Anni Sessanta, sul nuovo fabbricato costruito ad angolo con Via dei Greci nell'attuale medesima piazza intitolata a Federico II di Svevia, la prof.ssa Anna Cassandro Sernia, consigliere comunale del Partito Liberale Italiano, autrice e ricercatrice storica, sorella dell'on. Manlio Livio anch’egli militante nello stesso partito e promotore della prima legge per l’istituzione della Provincia di Barletta ma poi prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1974, figlia del professor Cassandro ed all'epoca presidente della Sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia, scoprì giusto cinquant’anni fa nel novembre 1972, la lapide di cui parliamo in questo articolo con la seguente epigrafe: “Il 30 gennaio 1944 al ritorno dal Congresso antifascista di Bari da lui presieduto Benedetto Croce sostò in questa piazza presso la casa amica di Cassandro fatto segno a manifestazioni di simpatia e di reverente ammirazione dal popolo accordo. La Sezione di Storia Patria di Barletta alla memoria di Lui che la lunga feconda fatica iniziò dallo studio della Storia locale”.
LA NOTA STORICA...
«Il primo congresso democratico che si raduni nel continente europeo dal giorno in cui Hitler vi spense il lume della democrazia». Così Radio Londra diffuse la notizia del congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale che si svolse nel Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio 1944, settant’anni fa, aperto da un discorso di Benedetto Croce.
Le forze dell’antifascismo che si riconoscevano nei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) si dettero appuntamento nel capoluogo pugliese, a distanza di pochi mesi dalla caduta di Mussolini (25 luglio 1943), in un contesto caratterizzato dall’occupazione militare anglo-americana e dalla sopravvivenza della monarchia e del governo Badoglio transfughi a Brindisi dopo subito dopo l’armistizio.
Barletta, 20 novembre 2022
EMILIANO ALLA CELEBRAZIONE DEI 70 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BENEDETTO CROCE: “FU RIFERIMENTO DELL’ANTIFASCISMO, LA COMUNITÀ DEV’ESSERNE ORGOGLIOSA” “La Regione Puglia ha voluto fortemente celebrare proprio qui in via Sparano a Bari, dove sorge la Libreria Laterza, il settantesimo anniversario dalla morte di Benedetto Croce. Un filosofo che in tempi difficili, sulla base di una convinzione che partiva da uno dei suoi grandi maestri Giambattista Vico che la storia fosse una maestra di vita, scrisse pagine straordinarie dal punto di vista filosofico, storico e anche politico, nonostante il suo spirito libero l’avesse portato a guardare negli occhi le novità che man mano emergevano nella storia italiana. Benedetto Croce diventa il punto di riferimento non marxista, non comunista, non socialista, non basato sul materialismo storico, dell’antifascismo liberale italiano”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la cerimonia per i 70 anni dalla scomparsa di Benedetto Croce, organizzata dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, svoltasi questa mattina a Bari tra via Sparano e via Dante, dove è collocata la targa in sua memoria.
“La Regione Puglia Puglia – ha affermato Emiliano – insieme al Comune di Bari, alla famiglia Laterza, all’Osservatorio per l’Antifascismo, all’Anpi, è qui per celebrare questa personalità che ha contribuito, in momenti così complessi e insieme a una schiera di grandi intellettuali, a costruire l’Italia repubblicana e democratica. Croce era legatissimo alla città di Bari non solo perché la casa editrice ebbe il coraggio, anche a pena di qualche arresto familiare, di pubblicare i suoi libri e di riunire dentro la libreria i momenti di pensiero che erano vietati a quel tempo, ma anche e soprattutto per l’orgoglio con il quale questa città ospitò il primo Congresso dei Comitati di liberazione nazionale, Radio Bari. Una storia bellissima nella quale intellettuali di diversi orientamenti dissero la loro in un momento difficilissimo consentendo, sia pure con ritardo, nel 2006 al Presidente della Repubblica di insignire la Città di Bari della Medaglia d’oro al valor civile. Una medaglia alla resistenza lunga cominciata in una libreria, proseguita nelle carceri dove furono detenute tante persone, passata dalla strage di via Nicolò dell’Arca e poi finalmente dopo il referendum costituzionale arrivammo a costruire questo Paese fondato sull’antifascismo e sulla resistenza. La cosa più importante oggi è ricordare che l’antifascismo non è una cosa solo della sinistra, tra i più fermi avversari del fascismo durante la seconda guerra mondiale è stato Winston Churchill. E dobbiamo a questa grande alleanza democratica la resistenza dell’Europa, la costruzione del disegno europeo e il fatto che ancora oggi siamo un punto di riferimento in momenti difficili. Ricordare Benedetto Croce non è una semplice ricorrenza, ma è un momento in cui quella resistenza comune degli uomini e delle donne che amano la libertà, la fraternità, l’uguaglianza si riuniscono a prescindere dalle reciproche appartenenze. Quindi viva Benedetto Croce, la Città di Bari, la Libreria Laterza, viva l’antifascismo, la democrazia, la Costituzione, la Repubblica italiana”.
Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha aggiunto: “Oggi siamo qui per ricordare il 70° anniversario della scomparsa di Benedetto Croce, uno dei più grandi intellettuali del 900 e con lui un pezzo della storia antifascista della nostra città. Il suo legame con Bari e con la casa editrice Laterza, per decenni punto di riferimento importante per la militanza culturale antifascista di tutta Italia è testimoniato oltre che dalle tante sue opere edite proprio da Laterza anche dalla sua partecipazione al congresso nazionale di liberazione che si svolse nel nostro teatro Piccinni a fine gennaio del 1944 dove ebbe impulso il percorso per la costituente e la nascita della Repubblica Italiana.
Qualsiasi nostro commento oggi sullo straordinario contributo morale, culturale e politico che Benedetto Croce ha dato al nostro Paese sarebbe certamente parziale e incompleto perché parliamo di una figura che oggi viene riconosciuta tre le più autorevoli e importanti del pensiero moderno. Celebrarlo qui a Bari è per noi un onore e un importante esercizio di memoria collettiva sul ruolo della nostra città negli anni della liberazione e della lotta al nazifascismo. Non a caso, questa giornata e questa tappa sono state inserite nel percorso dei luoghi della memoria nella guida “Puglia In Viaggio nella Memoria” promossa da Pugliapromozione e dalla Regione Puglia che ringrazio perché appuntamenti come questo, come anche la strage di Nicolò dell’Arca, la difesa del porto, il ricordo dell’uccisione di Benedetto Petrone di cui tra qualche giorno ricorrerà l'anniversario ci aiutano a ricordare il passato e cioè da dove veniamo e soprattutto ci aiutano a capire dove andare. È importante oggi ricordare alla città e alla nostra comunità che l’antifascismo non è un vessillo ideologico di cui vergognarsi né tantomeno da relegare ai libri di storia ma l'antifascismo è carne viva, è pensiero e azione quotidiana perché non esiste solo il fascismo del ventennio, esistono tanti nuovi fascismi, apparentemente silenti, più subdoli perché si mascherano di normalità. Ed è per questo – ha concluso Decaro - che ancora oggi è importante nutrire quegli anticorpi che la storia ci ha lasciato per permettere a noi e alle nuove generazioni di riconoscere i nuovi fascismi e di contrastarli con il coraggio della forza del pensiero e delle parole, come Benedetto Croce ci ha insegnato”.
La libreria Laterza è inserita tra i luoghi della memoria nella guida “Puglia In viaggio nella memoria” promossa da Regione Puglia, Pugliapromozione e dall’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea consultabile su:
https://viaggiareinpuglia.it/multimedia/in_viaggio_nella_memoria_con_copertina_doppia_1633438818253.pdf “È una giornata molto importante – ha spiegato Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea – perché proprio la Regione Puglia ha sollecitato il recupero dei luoghi della memoria in una prospettiva italiana e europea. E i luoghi della memoria rappresentano oggi, soprattutto per i più giovani, gli aspetti più profondi del passato. La guida della Regione, che contempla anche questa vicenda di resistenza culturale straordinaria, ha un valore internazionale. Il recupero della memoria di queste vicende, rappresenta un forte elemento di civiltà e anche di attenzione nei confronti delle nuove generazioni”. “Noi siamo qui perché la memoria e la storia hanno ancora un valore – ha detto Antonella Morga, coordinatrice Osservatorio Antifascimi - E mai come in questo momento è bene ed è giusto che si facciano iniziative come questa perché nessuno deve dare per scontato niente. A cominciare dal tema della libertà che sembra una conquista a noi consegnata dalla resistenza e dalla lotta di liberazione che ci ha lasciato in dote una Costituzione che, dobbiamo ricordarlo sempre, è una delle pagine più belle della nostra storia. E che noi dobbiamo difendere”. Per l’editore Alessandro Laterza “mantenere viva la memoria della città è un'operazione importante. Ringrazio le Istituzioni per aver deciso di dedicare un ricordo di Benedetto Croce sulle strade di questa città. Croce è stato un punto di riferimento imprescindibile per coltivare quella che lui chiamava religione della libertà, di cui lui è stato un sacerdote laico”.
Pasquale Martino a nome dell’Anpi ha ricordato che “con il congresso del Cln qui a Bari furono gettate le basi della nostra Costituzione. Molti ricorderanno le parole di Calamandrei quando disse "se volete sapere dove è nata la Costituzione venite sulle montagne" perché la resistenza è la principale artefice del cambiamento dell'Italia. Ma parte di quel percorso è nato qui a Bari, ne dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo custodire questa memoria”.
Link video dichiarazione Emiliano http://rpu.gl/Z0O5w
Link video dichiarazione Decaro http://rpu.gl/D18Sc
Link video dichiarazione Leuzzi http://rpu.gl/CB7du
Link video immagini cerimonia http://rpu.gl/3N9hS
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