«Siamo danneggiati dalla istituzione di un parco disegnato senza criterio e su carte topografiche vecchie. Le nostre proprietà sono a rischio di svalutazione e le colture diventano sempre più complicate». Reagiscono così gli agricoltori di Canosa all’istituzione del parco. Una situazione in grande fermento che sarebbe per coinvolgere e mobilitare gli agricoltori della città di Barletta, San Ferdinando e Cerignola. I proprietari terrieri lamentano «una perimetrazione troppo ampia che non ha tenuto conto della peculiarità delle coltivazioni e delle esigenze dell’agricoltura». Chiesta la convocazione di un consiglio comunale monotematico che coinvolga anche le altre città interessate
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Agricoltori sul piede di guerra contro il parco dell’Ofanto. O, meglio, contro soprattutto la nuova perimetrazione del parco che, in molte zone, abbandona il corso del fiume, e si inoltra nell’entroterra. «Senza criterio» sostengono i proprietari terrieri della zona canosina, ma anche quelli della zona barlettana e dell’altra sponda ofantina.
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Paolo Pinnelli sulla Gazzetta del Nord Barese